Un geologo in ogni Comune: la proposta del CNG
Un geologo in ogni Comune: la proposta del CNG
Il Consiglio Nazionale dei Geologi chiede una nuova legge che disciplini meglio un settore strategico per la sicurezza dei territori.
Un geologo in ognuno dei 6.633 comuni italiani con edifici e infrastrutture in aree ad alto rischio idrogeologico. E’ quello che chiede il Consiglio Nazionale dei Geologi, ritenendo maturi i tempi per il varo di una legge che disciplini meglio un settore strategico per la sicurezza della popolazione e dei territori. L’appello parte dal presidente del CNG, Francesco Peduto, in un comunicato stampa nel quale si legge che “il 90 per cento del territorio italiano è a rischio sismico, due regioni presentano estese aree a rischio vulcanico e quasi nessun comune ha in organico un geologo”. Sono maturi i tempi, dunque, secondo il CNG, per avere “una presenza stabile di geologi, alla pari di altri professionisti come geometri, architetti e ingegneri, negli enti locali, per garantire la sicurezza del costruito e delle persone nelle aree a rischio, come adeguata misura da affiancare a Casa Italia e a Italiasicura per realizzare la Prevenzione Civile come auspicato dallo stesso Governo”.
L’appello del numero uno del CNG si fonda anche sulla considerazione che in Parlamento oggi sono fermi ben due disegni di legge che prevedono il ‘geologo di zona’ o il ‘presidio territoriale’, perché entrambe presuppongono l’impegno di ingenti risorse economiche. Una legge in materia permetterebbe, tra le altre cose, di sanare anche una situazione anomala. “Oggi – aggiunge nella nota stampa Raffaele Nardone, tesoriere del CNG – per l’esecuzione dei lavori in zona sismica non è sufficiente il solo titolo abilitativo edilizio, ma è indispensabile il rilascio della specifica autorizzazione, ma in Italia su circa 152 sedi preposte al rilascio delle autorizzazioni sismiche/depositi sismici, sono presenti solo 35 geologi. In dieci Regioni viene rilasciata l’autorizzazione sismica solo per opere strategiche, mentre in cinque si procede con il solo deposito sismico dei progetti. Solo sei Regioni prevedono la dichiarazione di conformità anche da parte del geologo, al pari degli altri progettisti”.
La messa in sicurezza dell’Italia, per il CNG, è una priorità che i comuni italiani non possono rimandare: ecco perché è necessario che gli uffici tecnici si dotino anche di “quei profili tecnici necessari per definire, con maggiore efficacia, la programmazione e la priorità degli interventi di messa in sicurezza, il controllo del territorio e della progettazione, la gestione e il monitoraggio”.