Si può cedere il Conto Termico
Si può cedere il Conto Termico
Mentre le domande di incentivo economico hanno superato quota 15mila, si evidenzia come il contributo possa essere incassato dalla ditta che esegue i lavori.
Cominciano a farsi notare e sentire gli effetti del nuovo Conto Termico, vale a dire il pacchetto di incentivi e agevolazioni al fine di promuovere interventi per il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici già esistenti ed incentivare la produzione di energia da fonti rinnovabili. I beneficiari sono Pubbliche Amministrazioni, imprese e privati che possono accedere a fondi per 900 milioni di euro, di cui 200 destinati alle PA.
Sulla base delle novità introdotte nella Legge di Stabilità 2016, oggi anche per il conto termico è possibile effettuare i lavori e “scaricare” sull’impresa che li esegue l’onere di incassare l’incentivo economico legato all’intervento, in cambio di uno sconto equivalente sul prezzo di esecuzione dell’intervento. La domanda per l’accesso diretto al nuovo conto termico va inoltrata entro 60 giorni dalla conclusione dell’intervento e dal collaudo dell’impianto. Ma già in fase di preventivo, è possibile per l’installatore calcolare con un buon margine di approssimazione quale sarà il contributo economico che verrà erogato dal Gse (Gestore Servizi Energetici), l’ente che gestisce la misura. Tale contributo potrà essere scontato dal costo finale dei lavori, con un meccanismo che richiama, nelle sue linee generali, il principio della cessione a terzi del credito fiscale. La cessione del credito può avvenire solo per le domande di accesso diretto: esiste, infatti, per la pubblica amministrazione anche la possibilità di prenotare in anticipo l’incentivo, ricevendo anche un anticipo sui lavori che saranno effettuati.
Per le PA sono due le procedure previste per la presentazione della domanda conto termico: un accesso diretto – per cui la PA deve presentare la richiesta al GSE compilando la domanda entro 60 giorni dalla fine dei lavori, specificando il tipo di intervento per cui è richiesto l’incentivo e la documentazione che attesta la realizzazione dell’intervento – e la prenotazione, compilando cioè prima della realizzazione dell’intervento la domanda di accesso all’incentivo.
Per persone fisiche, privati, imprese e condomini l’unica modalità di accesso agli incentivi è quella dell’accesso diretto. Il Gse, in fase di esame istruttorio del contributo, valuterà se tutti i documenti risulteranno in regola ed erogherà i fondi. Dal 31 maggio 2016 all’1 marzo 2017 al GSE sono arrivate più di 15mila domande, per un totale di 73 milioni di inventivi, 44 dei quali riguardano richieste inviate ad accesso diretto e 29 attraverso le prenotazioni.