Programma triennale dei lavori pubblici: ecco le priorità
La programmazione triennale dei lavori pubblici, dal 2019, dovrà dare la priorità alla ricostruzione post-calamità naturali e al completamento delle opere incompiute.
Nell’Allegato del Decreto Ministeriale 16/01/2018 n. 14, la tabella D3 indica i tre livelli di priorità dei lavori: massima, media e minima. Sono considerati prioritari i lavori di ricostruzione, riparazione e ripristino conseguenti a calamità naturali, di manutenzione, di recupero del patrimonio esistente, di completamento delle opere incompiute, i progetti definitivi o esecutivi già approvati, i lavori cofinanziati con fondi europei, nonché i lavori per i quali ricorra la possibilità di finanziamento con capitale privato maggioritario.
I lavori di ricostruzione, riparazione e ripristino conseguenti a calamità naturali hanno la priorità massima, e, in subordine, i lavori di completamento di opere pubbliche incompiute.
Le Amministrazioni, per inserire un intervento nel programma triennale o nell’elenco annuale, devono approvare preventivamente il progetto di fattibilità tecnica ed economica dell’intero lavoro se l’importo è pari o superiore a un milione di euro.
Nel caso in cui l’importo complessivo sia inferiore a un milione di euro, l’Amministrazione deve approvare il documento di fattibilità delle alternative progettuali dell’intero lavoro.
Prima che possa partire la programmazione triennale è necessario effettuare il censimento preventivo delle opere incompiute. Le Amministrazioni devono decidere, in base alla stima dei costi necessari, se completare le opere incompiute, se ridimensionare il loro utilizzo oppure demolirle.
La nuova programmazione triennale riguarderà gli anni 2019-2021. Il decreto inoltre regola la programmazione degli acquisti di servizi e forniture, che dovrà riferirsi al biennio 2019-2020.