Professionisti: tariffe come garanzia delle prestazioni
La tariffa professionale dovrebbe essere derogabile, ma rimanere come riferimento e garanzia delle prestazioni erogate. È l’idea lanciata in un’audizione in Commissione Industria del Senato dall’associazione italiana commercialisti.
Come chiesto da più associazioni professionali, la tariffa potrebbe essere uno strumento interno al sistema degli ordini. Una sorta di base di riferimento, ma non un parametro obbligatorio e vincolante.
La tariffa indica infatti la complessità dell’incarico e, a detta dell’associazione, dovrebbe conservare la sua utilità nelle prestazioni svolte nei confronti delle pubbliche amministrazioni, ma anche nelle contestazioni.
Con la liberalizzazione, nel momento in cui le parti diventano libere di stabilire il compenso a fronte di una determinata prestazione, dovrebbe poi essere preso come riferimento il sistema dei contratti, disciplinato dal Codice Civile.
L’associazione dei commercialisti fa però notare che, pur in presenza della liberalizzazione, permangono sempre i riferimenti al codice deontologico.
A parere dei commercialisti, si dovrebbe inoltre evitare una situazione di squilibrio in termini di concorrenza tra i professionisti iscritti in un albo e gli autonomi non regolamentati.