Post-sisma, dai professionisti tecnici grande impegno
Post-sisma, dai professionisti tecnici grande impegno .
I Consigli Nazionali di Ingegneri, Architetti e Geometri hanno reso note le cifre del loro fattivo contributo nella gestione dell’emergenza.
A quasi sette mesi dal sisma del 24 agosto che ha devastato l’Italia centrale, continua il rapporto di collaborazione dei professionisti tecnici italiani con le istituzioni e, in particolar modo, con la Protezione Civile, concretizzatosi nella fase d’emergenza con la mobilitazione da parte dei rispettivi Consigli Nazionali, di professionisti e numerosi tecnici (architetti, ingegneri e geometri) per valutare i danni e verificare l’agibilità delle abitazioni, e successivamente nella definizione del numero dei senza tetto, delle case e dei fabbricati danneggiati.
Sono gli stessi ordini nazionali a divulgare le cifre di questo impegno fattivo nel corso di una riunione dei Consigli Nazionali degli Ingegneri, degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e dei Geometri, nonché dell’IPE, associazione degli ingegneri per la prevenzione e le emergenze: nel periodo che va dai giorni successivi al sisma alla fine di febbraio 2017 sono stati impiegati, ciascuno per almeno sette giorni di attività, ben 6.655 professionisti tecnici (3133 ingegneri, 2677 geometri e 845 architetti) impegnati nella redazione delle schede AeDES e FAST, più di 730 geometri e 250 ingegneri nel data entry (digitalizzazione informatica delle schede validate) e 600 professionisti, impegnati nei comuni nell’attività di supporto alla Pubblica Amministrazione. In sostanza, i tecnici liberi professionisti hanno già garantito oltre il 70% dell’intera attività di verifica, nonostante alcune problematiche evidenziate più volte dai vari Consigli, i quali chiedono a gran voce di partecipare costantemente al tavolo decisionale che sta a monte dell’emanazione delle varie ordinanze.