Smart City, un osservatorio per la riqualificazione e modernizzazione delle città

Trainare le città verso la modernità attraverso una riforma dal basso. È l’obiettivo dell’osservatorio nazionale sulle Smart City, che secondo il presidente dell’Anci, Graziano Delrio, mette insieme le migliori pratiche per farle diventare modelli in grado di attivare collaborazioni con i privati.
Nel progetto per la riqualificazione delle città l’Associazione nazionale dei comuni italiani avrà una funzione di raccordo in cui da una parte registrerà le buone pratiche dei comuni e dall’altro le diffonderà per fornire consulenza alle amministrazioni interessate ad effettuare scelte in linea con il raggiungimento degli obiettivi della riqualificazione.
Secondo l’Anci è necessario mettere a sistema le migliori pratiche, ma anche fare rete, mappare le diverse esperienze, individuare e rimuovere i principali ostacoli normativi in campo, classificare tutte le soluzioni tecnologiche esistenti e fare il punto sugli strumenti di programmazione disponibili.
È possibile partecipare all’Osservatorio nelle categorie di fondatore, promotore e sostenitore, prevedendo la partecipazione di aziende e realtà private.
Per riuscire nel proposito è stata attivata una collaborazione con il Ministero dell’Università e della Ricerca.
Al momento segnali positivi e politiche propositive sono partiti da Napoli, Genova, Firenze, Bari, Venezia e Torino che hanno partecipato ai bandi Smart Cities europei ottenendo, in alcuni casi, dei finanziamenti.

Smart Cities: per l’Anci il rilancio passa attraverso ricerca e sostenibilità

È l’innovazione delle città il segreto per far ripartire il Paese. Lo sostiene Graziano Delrio, presidente dell’Anci, Associazione nazionale comuni italiani, secondo il quale è necessario partire dal basso facendo rete per creare lavoro e nuove prospettive grazie alle Smart cities. Si tratta di città intelligenti, in cui la tecnologia migliora la qualità della vita.
Al momento, afferma Delrio, i fondi europei sono utilizzati solo al 7 per cento. Spesso, inoltre le risorse ci sono, ma non possono essere spese per il patto di stabilità.
Per rilanciare lo sviluppo, a detta di Delrio, occorre investire nella ricerca e semplificare le procedure che possono impedire il pieno utilizzo dei fondi europei. A tal proposito l’Anci ha manifestato l’intenzione di definire un nuovo modello di gestione e pianificazione urbana, con servizi legati alla sostenibilità.

Slitta al 1° ottobre l'entrata in vigore del nuovo APE unico

L’ennesimo slittamento al 1° ottobre 2015 per l’entrata in vigore del nuovo APE 2015, l’Enea aggiornerà Docet (il software per il calcolo delle prestazioni energetiche) e avranno due anni di tempo le Regioni per conformarsi ad un’analoga metodologia di calcolo.

L’attestato unico semplificato racchiuderà la prestazione energetica globale dell’edificio (sia per ciò che concerne l’energia primaria totale che quella non rinnovabile) e la qualità energetica; saranno 10 le classi energetiche (A4 la migliore e G la peggiore) e sarà necessario almeno un sopraluogo presso l’edificio da parte del Certificatore.

Da 700 a 4.200 euro, la sanzione prevista per il Certificatore energetico; da 3.000 a 18.000 euro la sanzione per il costruttore/proprietario e da 1.000 a 6.000 euro per il Direttore dei Lavori.

A 90 giorni dall’entrata in vigore del decreto, l’Enea avrà predisposto il SIAPE: un sistema informativo che in seguito si integrerà con il catasto degli edifici, nel quale saranno visibili i dati di ogni attestato al fine di semplificarne eventuali controlli e che, Regioni e province autonome, dovranno obbligatoriamente adoperare.
Nel decreto è stato anche definito uno schema di annuncio di vendita e locazione che uniformerà tutte le informazioni sulla qualità energetica degli edifici e che attraverso l’utilizzo di emoticon, metterà a disposizione del cittadino un quadro completo dell’immobile, accessibile dunque non solo ai tecnici.
Disponibile on line sul sito di Enea (entro 180 giorni a decorrere dal decreto) sarà non solo la registrazione del numero di APE che saranno controllati e convalidati, ma innanzitutto sarà indicata una stima dei costi medi della stesura dell’APE.

Stefania Valtancoli

Slitta a fine anno l’albo dei commissari

Slitta a fine anno l’albo dei commissari

La proposta arriva dall’Anac e riguarda l’aggiornamento delle linee guida n. 5 sui criteri di scelta dei commissari di gara e di iscrizione degli esperti nell’Albo nazionale obbligatorio dei componenti delle commissioni giudicatrici

E’ slittata a fine 2017 la scadenza per mettere a punto l’albo dei commissari di gara di appalti e concessioni pubbliche, inizialmente fissata al 28 giugno. Lo ha proposto l’Anac (Associazione nazionale anticorruzione), a cui le stazioni appaltanti dovranno segnalare la nomina dei commissari di gara entro tre giorni dall’avvenuta pubblicazione. La decisione si spiega – come si legge sul sito dell’Anac – con l’entrata in vigore del dlgs 56/2017, delle richieste di chiarimenti pervenute e delle esigenze di realizzazione del sistema informatico di gestione dell’Albo dei Commissari di gara, in virtù del quale l’Anac ha ritenuto opportuno procedere all’aggiornamento delle linee guida n. 5/2016 sulla disciplina dei commissari di gara, uno dei cardini della riforma del nuovo codice appalti, per tenere conto sia delle modifiche normative apportate dal decreto 56 sia di alcuni suggerimenti pervenuti da operatori del settore.

Il testo in consultazione prevede la possibilità da parte della stazione appaltante di scegliere i propri commissari tra gli esperti interni nei contratti di servizi e forniture di elevato contenuto scientifico tecnologico o innovativo. per i lavori di importo inferiore a un milione di euro o per quelli che non presentano particolare complessità. Inoltre, fra i requisiti per l’iscrizione all’albo c’è l’eventuale formazione specifica dei professionisti (si valuteranno master e dottorati non solo nelle materie relative alla contrattualistica pubblica, ma anche allo specifico settore di appartenenza). Si prevede inoltre la possibilità dell’assenza di una copertura assicurativa nei casi in cui i commissari siano dipendenti della stazione appaltante che li richiede come componenti interni. Nel testo è poi specificato l’obbligo di segnalazione all’Anac, da parte delle stazioni appaltanti, de mancato possesso dei requisiti o della mancata dichiarazione di incompatibilità dei candidati, accertata in fase di verifica. Il termine del 31 dicembre, tuttavia, specifica l’Anac, non è perentorio né, tantomeno, dipendente esclusivamente dalla volontà dell’Autorità, in quanto l’adozione dello stesso è subordinata alla previa emanazione di un decreto da parte del Ministero delle Infrastrutture che fissi la tariffa di iscrizione all’albo e il compenso massimo per i commissari.

Sistri, tracciabilità dei rifiuti sospesa fino al 30 giugno 2013

Ancora tempo per la tracciabilità dei rifiuti. Il decreto legge per lo sviluppo e la crescita, dopo una serie di proroghe, ha sospeso il Sistri fino al 30 giugno 2013. Lo stop dovrebbe consentire tutti gli accertamenti sul funzionamento del sistema. La tracciabilità dei rifiuti entrerà quindi in vigore dal primo luglio 2013 e potrà beneficiare delle modalità semplificate previste dal DL 138/2011.  Oltre ai termini sono stati sospesi anche i contributi annuali per il 2012.

Secondo Confartigianato, il Sistri si sta rivelando un sistema troppo complesso, soprattutto per le piccole imprese. La sospensione di un anno potrebbe inoltre non essere sufficiente a gestire la burocrazia connessa al sistema.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Confagricoltura, che spera che l’informatizzazione delle procedure si traduca in una semplificazione per tutti gli operatori, in grado di soddisfare sia l imprese sia le istituzioni.

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