Boom degli avvalimenti negli appalti, Finco commenta la relazione dell’Authority

Ritardo dei pagamenti e grado di concorrenza del mercato. Sono alcuni degli aspetti toccati dalla relazione annuale dell’Autorità di vigilanza dei contratti pubblici, che ha tracciato una panoramica sul mercato degli appalti.

Tra gli aspetti analizzati spicca l’incremento dell’uso dell’avvalimento come strumento per poter accedere alla partecipazione delle gare. In base al quadro descritto dall’Authority e commentato da Finco, dal 2010 al 2011 la percentuale delle dichiarazioni di avvalimento è aumentata del 355%, passando da 1.695 a 6.026. Il picco è stato registrato nel settore dei lavori pubblici.

Grazie a questo meccanismo, le imprese prive di requisiti tecnico‐economico‐finanziari per poter partecipare alle procedure di affidamento, si avvalgono dei requisiti posseduti da altre imprese, bypassando quindi il sistema che impedirebbe loro l’accesso alle gare.

L’avvalimento è stato pensato a livello comunitario come uno strumento di apertura del mercato a favore degli operatori che altrimenti sarebbero esclusi. A detta di Finco, sono tuttavia presenti delle distorsioni che renderebbero lo strumento inappropriato per la realtà italiana. Il sistema dell’avvalimento è per Finco capace di incidere profondamente su settori delicati, quali ad esempio il sistema di qualificazione nazionale delle imprese.

Bonus Verde: come ottenerlo

È stata introdotta per il 2018 una nuova detrazione IRPEF, nella misura del 36%, su una spesa massima di € 5.000 per abitazioni, fruibile dal proprietario/detentore dell’immobile, per le seguenti tipologie

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Bonus Verde 2018: alcuni chiarimenti

Ecco alcuni chiarimenti dell’Agenzia dell’Entrate relativi a quali interventi sono detraibili e quali no per il Bonus Verde 2018.

Bonus ristrutturazioni, il Fisco spiega chi ne usufruisce

Non tutti gli interventi di messa in sicurezza dell’immobile possono beneficiare del bonus sulle ristrutturazioni. È la risposta che l’Agenzia delle Entrate ha dato ad un contribuente, spiegando che la messa in sicurezza ha molteplici sfaccettature. Tra questi interventi rientra ad esempio l’acquisto di apparecchiature o elettrodomestici dotati di meccanismi di sicurezza, che non può però essere considerato alla stregua di una riqualificazione edilizia dal momento che non integra un intervento sugli immobili.
Al contrario, può essere agevolata con la detrazione fiscale sulle ristrutturazioni la riparazione di un impianto insicuro realizzato in un immobile, ad esempio attraverso la sostituzione del tubo del gas o di una presa mal funzionante.
Secondo l’Agenzia delle Entrate sono possono essere agevolate le spese per l’installazione di apparecchi di rilevazione di presenza di gas inerti, il montaggio di vetri anti-infortunio e l’installazione del corrimano.
L’attenzione ai bonus sulle ristrutturazioni è tornato all’avanguardia dal momento che il Decreto per lo sviluppo e la crescita ha elevato dal 36% al 50% la detrazione sulle spese sostenute fino al 30 giugno 2013.

Bonus ristrutturazioni anche con cessione a titolo gratuito

L’Agenzia delle Entrate torna a pronunciarsi sulle agevolazioni fiscali riconosciute agli interventi di ristrutturazione edilizia. Gli esperti del Fisco hanno chiarito chi può beneficiare della detrazione in caso di vendita dell’immobile o della sua cessione a titolo gratuito.
RistrutturazioneLe Entrate hanno ricordato che nel contratto di vendita di un immobile le parti possono stabilire a chi spetti il diritto di detrarre il 36% per gli interventi di riqualificazione edilizia.
In mancanza di indicazioni precise nell’atto di vendita, la detrazione residua non utilizzata si trasferisce automaticamente all’acquirente.
Secondo le precedenti pronunce del Fisco, questa possibilità non vale solo per le vendite in senso stretto, ma anche in tutti i casi in cui si verifica una cessione dell’immobile, quindi anche per le cessioni a titolo gratuito.
Ricordiamo che fino al 30 giugno 2013 la detrazione fiscale riconosciuta alle ristrutturazioni non è più ferma al 36%, ma sale al 50%. L’innalzamento temporaneo del bonus è stato deciso on finalità anticongiunturali durante la stesura della legge per lo sviluppo e la crescita.

Bonus Idrico

Bonus Idrico: 1000 euro per la sostituzione di rubinetti

La nuova legge di bilancio prevede 20 milioni di euro per l’acquisto di attrezzatura che fa risparmiare acqua.

Quello che prevede la legge di bilancio 2021 è legato alle spese da compiere entro il 31 dicembre 2021, per sostituire Sanitari con nuovi santiru che abbiano scarico ridotto e per sostituire rubinetti e/o soffioni della doccia e colonne della doccia con applicativi che limitino l’erogazione acqua.

Il bonus idrico strizza dunque l’occhio all’efficientamento energetico.

Vediamo nello specifico per cosa sarà riconosciuto:

 

  • Fornitura e posa di vasi sanitari in ceramica che hanno un volume di scarico massimo che non supera i sei litri, compreso anche i sistemi di scarico e le opere idrauliche o murarie necessarie. E’ compreso nel bonus anche lo smaltimento del sistema precedente.
  • Fornitura e installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi dispositivi per controllo del flusso che non abbiano una portata massima superiore ai sei litri al minuto.
  • Fornitura di soffsioni e/o colonne per la doccia, che abbiano una portata acqua uguale o inferiore a 9 litri minuto.

    Per ogni installazione ricordiamo che è compreso nel bonus l’opera muraria, idraulica di installazione e lo smaltimento e dismissione del sistema pre-installato.

 

Beneficiari di questo bonus sono le persone fisiche che risiedono in Italia. Il Bonus idrico inoltre non costituirà reddito imponibile del beneficiario e no dipenderà dalla situazione economica del beneficiario stesso.

Come si può ottenere il bonus idrico?

Le modalità di ottenimento del bonus idrico sono ancora da definirsi e spetterà al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio stabilirne i termini entro Febbraio 2021.

 

 

 

bonus facciate

Bonus facciate,tutto quello che c’è da sapere sulla finanziaria 2020

Dal 1° gennaio 2020 è in vigore la Legge di Bilancio 2020 che in tema di detrazioni fiscali per interventi finalizzati ad incrementare il risparmio energetico degli edifici, contiene importanti conferme ed alcune interessanti novità.

Bonus 55%, Finco: dagli edifici italiani un giacimento energetico

È ormai confermata la proroga del 55% al 30 giugno 2013, decisa dalla legge per lo sviluppo e la crescita. Dopo una serie di richieste da parte degli operatori del settore e di segnali negativi, dovuti ad esigenze di copertura economica, il bonus per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici è slittato al 30 giugno 2013. Ciò significa che gli interessati avranno a disposizione altri sei mesi per effettuare i lavori; ai sensi della normativa precedente, l’agevolazione sarebbe infatti scaduta il 31 dicembre 2012.
Sulla decisione di prorogare gli incentivi hanno pesato vari fattori, tra cui anche il rapporto Giavazzi, diffuso e commentato da Finco, che nel quadro di giudizi negativi sui contributi pubblici ha introdotto una parziale favorevole deroga per le agevolazioni di carattere automatico e per le detrazioni fiscali.
Secondo Confindustria Finco, nelle case italiane si trova un giacimento energetico da sfruttare per disegnare una nuova politica orientata all’efficientamento e al risparmio energetico. Il parco residenziale italiano è caratterizzato da una bassa qualità e da un basso livello delle prestazioni energetiche. Gli interventi agevolati con la detrazione del 55% secondo Finco hanno però inciso in modo positivo. A fronte di circa 1 milione e mezzo di domande presentate per accedere al 55% nei 4 anni di attività, si sono realizzati circa 17 miliardi di fatturato, oltre 50mila nuovi posti di lavoro specializzati.
Secondo Finco, per procedere in questo trend positivo bisognerebbe mappare il territorio per capire dove agire con gli interventi di riqualificazione, ma anche di messa in sicurezza, e rendere automatiche le detrazioni, così come affermato nel rapporto Giavazzi. A detta di Finco, inoltre, la copertura finanziaria potrebbe essere trovata grazie ai proventi dell’Imu.

Bonus 55%, per ottenerlo necessario l’accatastamento

Le detrazioni del 55% per gli interventi di riqualificazione energetica sono applicabili agli immobili esistenti regolarmente accatastati o per i quali è stata presentata domanda di accatastamento. Lo hanno chiarito gli esperti del Fisco, interpellati sul caso da un contribuente, che aveva chiesto se per ottenere il Continua a leggere

Bonus 36% sulle ristrutturazioni, chiarimenti dal Fisco

Il bonus del 36% per gli interventi di ristrutturazione deve essere ripartito in dieci rate annuali. L’Agenzia delle Entrate ha fornito una spiegazione a un contribuente sulla base della normativa in vigore. A partire dall’anno in cui è stata sostenuta la spesa, la detrazione va quindi suddivisa in dieci quote annuali di pari importo. Dal primo gennaio 2012, quindi dalla dichiarazione dei redditi 2012, la detrazione continua a spettare fino a un ammontare complessivo delle spese non superiore a 48mila euro per ciascuna unità immobiliare. Dato che la manovra Salva Italia ha reso la detrazione permanente, non è più prevista nessuna scadenza.
Per le spese effettuate entro il 31 dicembre 2011, i contribuenti di età non inferiore a 75 e 80 anni possono ripartire la detrazione secondo il criterio previgente ossia, rispettivamente, in cinque o tre rate annuali di pari importo.