Come si ottiene il sisma bonus?

È necessario certificare il miglioramento della classe di rischio

Per ottenere il sisma bonus è necessario far calcolare a un professionista la classe di rischio pre e post-intervento con lo stesso metodo e certificare l’efficacia dei lavori.

Architetti e ingegneri potranno determinare la classe di rischio attraverso due metodi: quello “convenzionale”, applicabile a qualsiasi tipologia di costruzione, e quello semplificato, con un ambito applicativo limitato. Si può utilizzare anche il metodo semplificato che si basa su una classificazione macrosismica dell’edificio ed è indicato per una valutazione speditiva della classe di rischio dei soli edifici in muratura; può essere utilizzato sia per una valutazione preliminare indicativa, sia per valutare, limitatamente agli edifici in muratura, la classe di rischio in relazione all’adozione di interventi di tipo locale. Le Linee Guida specificano che quando si prevede l’esecuzione di interventi volti alla riduzione del rischio, l’attribuzione della classe di rischio pre e post intervento deve essere effettuata utilizzando il medesimo metodo e con le stesse modalità di analisi e di verifica.

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Come formare gli addetti antincendio

Ci occupiamo ancora di sicurezza, con particolare attenzione alla formazione degli addetti antincendio.

Collegio dei Geometri di Bari


Il Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Bari, in collaborazione con Beta Formazione srl, ha organizzato il “Corso di aggiornamento per Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione ed Esecuzione – D.Lgs. 81/08”.

Il corso, articolato in nr. 5 incontri della durata di 8 ore ciascuno, si svolgerà presso l’Hotel Majesty, via G.Gentile 97/b – Bari secondo il seguente calendario:

  • 04 Marzo 2013 – dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00
  • 06 Marzo 2013 – dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00
  • 11 Marzo 2013 – dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00
  • 13 Marzo 2013 – dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00
  • 18 Marzo 2013 – dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00

Le adesioni dovranno pervenire tassativamente entro il giorno 20/02/2013.

Si evidenzia che, ai sensi dell’art. 98, 2° comma e dell’allegato XIV del D.Lgs. n. 81/2008, il 15 maggio 2013 scadono i cinque anni assegnati ai professionisti abilitati al ruolo di coordinatore per la sicurezza per effettuare l’aggiornamento obbligatorio (40 ore). Ne consegue che – dal 16 maggio – quanti non avranno adempiuto alle norme innanzi richiamate non potranno più rivestire il ruolo di coordinatori per la sicurezza.

Programma delle Lezioni

Lezione 1: dalle 9.00 alle 13.00 – 25/02/2013.

  • La legislazione di base in materia di sicurezza e di igiene sul lavoro; la normativa contrattuale inerente gli aspetti di sicurezza e salute sul lavoro;
  • Il Testo Unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro con particolare riferimento al Titolo I.
  • I soggetti del Sistema di Prevenzione Aziendale: i compiti, gli obblighi, le responsabilità;
  • Definizione dei requisiti dei RSPP e degli ASPP alla luce del D.Lgs 81/08 e le responsabilità civili e penali;
  • Analisi di problematiche relative al sistema di prevenzione aziendale.

Lezione 2: dalle 14.00 alle 18.00 – 25/02/2013.

  •  La legislazione specifica in materia di salute e sicurezza nei cantieri temporanei o mobili e nei lavori in quota. Il titolo IV del “Testo Unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”;
  • Le figure interessate alla realizzazione dell’opera: i compiti, gli obblighi, le responsabilità;
  • Relazioni tra Titolo IV e corpo del D.Lgs 81/08.

Lezione 3: dalle 9.00 alle 13.00 – 27/02/2013.

  • Il rischio di caduta dall’alto;
  • Ponteggi e opere provvisionali. Il PIMUS;
  • Il rischio negli scavi e nelle opere di demolizione;
  • I Dispositivi di protezione individuale e la segnaletica di sicurezza.

Lezione 4: dalle 14.00 alle 18.00 – 27/02/2013.

  • I rischi connessi all’utilizzo di macchine e attrezzature di lavoro in cantiere
  • Il rischio elettrico in cantiere e la protezione contro le scariche atmosferiche.
  • Gestione della documentazione, verifiche e controlli periodici;

Lezione 5: dalle 9.00 alle 13.00 – 04/03/2013.

  • Metodologia e criteri di individuazione, analisi e valutazione dei rischi alla luce del D.Lgs 81/08;
  • Il Documento di Valutazione dei Rischi;
  • I rischi da interferenza (DUVRI) nel contratto di appalto;
  • La formazione e l’informazione dei lavoratori.

Lezione 6: dalle 14.00 alle 18.00 – 04/03/2013.

  • I rischi connessi all’uso degli apparecchi di sollevamento (elevatori, gru, piattaforme elevatrici, ponteggi mobili motorizzati);
  • Le denuncie, le verifiche periodiche e gli obblighi documentali del committente, dell’impresa e del Coordinatore.

Lezione 7: dalle 9.00 alle 13.00 – 06/03/2013.

  • I contenuti minimi del PSC, del PSS e del POS ai sensi del D.Lgs 81/08;
  • Criteri metodologici legati alla redazione dei piani e loro integrazione;
  • Il fascicolo della sicurezza ai sensi del D.Lgs 81/08.

Lezione 8: dalle 14.00 alle 18.00 – 06/03/2013.

  • L’organizzazione dei cantieri per lavori in sicurezza, lay-out e norme di buona tecnica;
  • La stima degli oneri della sicurezza e la loro liquidazione nel SAL;
  • Esempi di calcolo dei costi della sicurezza e dell’incidenza della mano d’opera nei lavori pubblici e privati.

Lezione 9: dalle 9.00 alle 13.00 – 11/03/2013.

  • Il coordinamento dei lavori in fase di esecuzione;
  • Le denuncie, le verifiche periodiche e gli obblighi documentali del committente, dell’impresa e del Coordinatore;
  • La documentazione in materia di sicurezza e i riferimenti di legge.
  •  Gli Organi di Vigilanza, la disciplina sanzionatoria e le procedure ispettive;

Lezione 10: dalle 14.00 alle 18.00 – 11/03/2013.

  • Teorie e tecniche di comunicazione alla sicurezza e salute sui luoghi di lavoro;
  •  Informazione e formazione in materia di sicurezza.
  • Il ruolo del Coordinatore della Sicurezza in fase di esecuzione dei lavori;
  • Modulistica utile per la gestione del cantiere.

Collegio Dei Geometri dell' Aquila

Corso: CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI CON LINEE GUIDA NAZIONALI “

Durata del corso: 80 ore

Finalità del Corso :

Fornire una panoramica della legislazione e normativa vigente sulla qualificazione e certificazione energetica degli edifici. Il corso è finalizzato all’analisi della qualificazione e certificazione energetica degli edifici ed alle opportunità inerenti l’incentivazione economica degli interventi di risparmio energetico (certificazione energetica – conto energia). Saranno affrontati gli aspetti sui fondamenti di energetica edilizia, sulle tecniche di indagine in campo e sulle metodologie per la valutazione dei consumi energetici degli edifici. Il “Bilancio energetico dell’edificio”: come si fa, come si legge e quali sono le soluzioni da proporre e adottare. Inoltre si valuteranno le basi delle procedure di analisi e le loro applicazioni pratiche.

Programma :

Il Corso si articola in numero 20 lezioni da 4 ore, suddivise nelle fasce orarie che vanno dalle 14:30 alle 18:30 il venerdì, e dalle 9:00 alle 13:00 il sabato.

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Cogenerazione ad alto rendimento, più accessibili gli incentivi

Il Gse ha pubblicato le linee guida per l’accesso ai certificati bianchi. Redatte dal Ministero dello Sviluppo Economico, il documento è stato pensato per l’attuazione del DM 5 settembre 2011 sulla cogenerazione ad alto rendimento (CAR).
Le linee guida cercano di semplificare il riconoscimento del Car e l’accesso ai certificati bianchi, o titoli di efficienza energetica, che sono riconosciuti per dieci anni sugli impianti di produzione e per quindici anni sugli impianti abbinati al teleriscaldamento.
Il documento spiega che al certificato bianco è associato un coefficiente in base a cinque scaglioni di potenza, a seconda del rendimento.
In Italia il Decreto legislativo 20/2007 ha inserito altri parametri in base al rendimento globale. Per calarsi nella realtà degli impianti sono però necessari diversi accorgimenti. Motivo per cui si è resa necessaria l’emanazione delle linee guida.
Il documento del Ministero è composto da due parti. Nella prima sono indicati i criteri di calcolo, nella seconda i parametri per il calcolo delle grandezze. Nonostante fossero già disponibili i moduli per la richiesta degli incentivi, molti interessati lamentavano la mancanza di criteri di calcolo di riferimento.

Codice dei contratti: in attesa di linee guida precise

Dal 19 aprile 2016, data di entrata in vigore del Nuovo Codice dei contratti, l’esecuzione dei lavori è soggetta a un vuoto legislativo: l’apposita Commissione (cosiddetta “Commissione Manzione”) del Dipartimento affari giuridici e legislativi della Presidenza del Consiglio dei Ministri, abrogò l’intero Titolo VIII della Parte II del Regolamento n. 207/2010

Codice Appalti, pronti i correttivi

Codice Appalti, pronti i correttivi

Cosa cambia per professionisti e tecnici.

E’ attesa entro il 19 aprile la pubblicazione in Gazzetta del Correttivo del Codice Appalti; si tratta di un centinaio di correzioni e modifiche al testo entrato in vigore un anno fa che riguardano alcuni importanti aspetti, a cominciare dalle procedure per consentire alla PA di acquistare innovazione digitale. Poi c’è l’appalto integrato per cui si vieta di ricorrere all’affidamento di progettazione ed esecuzione lavori quando ci sono necessità di urgenza e si fissa a 12 mesi il termine per mandare in gara i progetti definitivi già approvati. E ancora, i vincoli sul subappalto: il Parlamento ha chiesto che la terna dei subappaltatori sia indicata obbligatoriamente per i contratti di importo superiore alle soglie comunitarie e nei settori a rischio infiltrazione criminale, mentre le Commissioni si sono dette favorevoli al mantenimento del tetto del 30% al subappalto, calcolato sull’intero importo del contratto.

Infine, l’apertura ai tecnici diplomati dipendenti pubblici non abilitati, che potranno firmare i progetti, nei limiti previsti dagli ordinamenti professionali, se in possesso di un’esperienza di cinque anni, e risultano inquadrati in un profilo professionale tecnico e hanno svolto o collaborato ad attività di progettazione. Sembra quindi scartata l’ipotesi di richiedere ai dipendenti pubblici l’iscrizione all’Albo professionale, una richiesta arrivata dai Consigli professionali per garantire la qualità della progettazione e assicurare parità di trattamento tra i professionisti.

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Codice appalti cosa c’è di nuovo?

Codice appalti, cosa c’è di nuovo dopo la pandemia e la non pubblicazione a dicembre 2019 de il Regolamento unico del codice dei contratti? Continua a leggere

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Codice appalti: cosa cambia con il decreto semplificazioni

Codice appalti, cosa cambia con Il Decreto Semplificazioni.

Il decreto semplificazioni è diventato legge (120/2020) e fino al 31 dicembre 2021 vi saranno semplificazioni per l’esecuzione e la progettazione di lavori di ristrutturazione che prima non erano consentiti e modifiche alle norme per la demolizione degli edifici abusivi e della rigenerazione urbana.

Incarichi senza gara fino a 75mila euro

Per gli incarichi di progettazione, architettura e ingegneria, fino ad un valore di 75mila euro, la nuova legge consente l’affidamento diretto. Oltre tale soglia e fino alle soglie comunitarie, si utilizza la procedura negoziata con almeno 5 operatori economici.

Appalti fino a 150mila euro

Per i lavori fino a 150mila euro si può utilizzare l’affidamento diretto, mentre invece oltre questo importo e fino ai limiti comunitari, si utilizza la procedura negoziata.

Opere complesse

Entro il 31 dicembre 2020 il Presidente del Consiglio dovrà individuare le opere che presentano determinate complessità, che possono riguardare la progettazione, la realizzazione, l’impatto economico o sociale. Per tali opere, la legge prevede la nomina di commissari con poteri di deroga rispetto alle norme, per fronteggiare eventuali criticità operative.

Dibattito pubblico

Per velocizzare le grandi opere che hanno un rilevante impatto sull’ambiente, fino al 31 dicembre 2023, le amministrazioni aggiudicatrici, dopo aver ottenuto la maggioranza delle amministrazioni interessate, possono aggirare le regole previste dall’art. 22, c.2 del Codice Appalti e dal dpcm 76/2018 e procedere agli studi di prefattibilità e alle successive fasi progettuali.

Demolizioni, ricostruzioni e ristrutturazioni

Per gli interventi di demolizione e ricostruzione di edifici, vanno rispettate le distanze previste dalla legge, mentre, nelle aree dove è concesso, è possibile l’ampliamento volumetrico rispetto all’edificio preesistente sempre mantenendo le distanze preesistenti. Nei casi in cui gli edifici vengono ricostruiti fuori sagoma rispetto ai precedenti, viene considerata ristrutturazione edilizia. Tale denominazione viene assunta anche dagli edifici soggetti ad adeguamenti antisismici, interventi volti all’efficientamento energetico o alla rivalutazione del bene.

Limiti e deroghe: zone A e stadi

Nelle zone A, nei centri storici, in caso di edifici di pregio architettonico, saranno necessari appositi piani di riqualificazione comunali per poter demolire e ricostruire.

In tali zone, per poter essere considerato come ristrutturazione, gli edifici devono rispettare le caratteristiche tipologiche e volumetriche degli edifici precedenti.

Per gli impianti sportivi, gli interventi possono essere realizzati in deroga alle norme dei Beni Culturali che regolano gli edifici di interesse pubblico e culturale.

Autorizzazione antisismica

In caso di richiesta di autorizzazione antisismica, gli organi regionali competenti sono tenuti a dare il loro parere entro 30 giorni, trascorsi i quali, si applica il silenzio assenso, certificato tramite un documento consegnato al richiedente entro 15gg.

Verifica della progettazione

Il Codice appalti, all’art. 26 prevede che per la costruzione, o adeguamento di dighe, ponti e le opere di sostegno dei terreni come da DM 26 giugno 2014, sia soggetta ad una verifica preventiva dei progetti, per accertarne la conformità alle norme tecniche.

Per la progettazione di interventi di riduzione del rischio idrogeologico, le regioni possono avvalersi di società in house delle amministrazioni dello Stato ed interessa tutti gli interventi finanziati con fondi regionali, nazionali o europei.

 

Scia: quando per le opere pubbliche

Nella riqualificazione di scuole, università, strutture sanitarie, alloggi studenti e strutture sportive, è possibile usufruire della SCIA.

Abusi edilizi

In caso di abusi edilizi, la demolizione degli edifici, da parte dei Comuni, va eseguita entro 180giorni dall’accertamento, altrimenti diventa di competenza del prefetto che si avvale del personale dei Comuni

Uso temporaneo degli immobili

Il Comune può destinare edifici ad usi diversi da quelli previsti e concederne un utilizzo temporaneo, qualora questo favorisca la nascita di iniziative culturali, promuova una rivalutazione del territorio ed il recupero ambientale.

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Codice Appalti: approvate le modifiche urgenti

Le modifiche urgenti al Codice Appalti sono già in vigore: il decreto Salva Cantieri è infatti stato approvato ed è già pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Vediamo le novità introdotte.