decreto cura italia

Decreto “Cura Italia” – Misure per condomini, aziende e famiglie

Decreto Cura Italia, quali sono le misure adottate per i condomini le aziende e le famiglie? Qui un breve riassunto di tutte le misure di emergenza adottate in vari ambiti. Continua a leggere

Fiume

Ddl Cantiere Ambiente: richiesto finanziamento 25 milioni di euro per prevenire il dissesto geologico e manutenere i fiumi.

Il ministro Costa ha presentato al Senato la richiesta di finanziamento di 25 milioni di euro per prevenire il dissesto geologico e manutenere i fiumi. L’importante prevenzione dei rischi idrogeologici richiede l’approvazione immediata della norma Cantiere Ambiente. Continua a leggere

Dal GSE un documento per i certificati bianchi

Dal GSE un documento per i certificati bianchi

Permetterà di evidenziare i progetti che consentono risparmi energetici. E intanto nei primi sei mesi del 2017, si è avuto un +30% di TEE riconosciuti.

In questi giorni il GSE, il Gestore Servizi Energetici, responsabile operativo dello strumento dei certificati bianchi, ovvero di quei titoli di efficienza energetica che certificano il conseguimento di risparmi energetici, ha reso noto un documento che contiene i chiarimenti operativi per la presentazione dei progetti di efficienza energetica per poter avere accesso agli incentivi previsti. Il documento evidenzia come questi progetti di efficienza energetica possono essere realizzati da soggetti, pubblici e privati, che sono in possesso della certificazione secondo la norma Uni Cei 11352, oppure hanno nominato un esperto in gestione dell’energia o ancora possiedono un sistema di gestione dell’energia certificato in base alla norma Iso 50001. Tra coloro che possono realizzare tali progetti ci sono anche le imprese di distribuzione dell’energia elettrica e del gas naturale. Per tutti, i requisiti richiesti devono essere mantenuti per tutta la durata della vita utile dell’intervento presentato. Gli enti pubblici, a loro volta, possono presentare progetti per l’efficientamento di reti di teleriscaldamento e/o tele-raffreddamento, di reti elettriche, del gas e idriche.

Contestualmente, il GSE ha anche fornito il dato complessivo delle istruttorie tecniche concluse positivamente nei primi sei mesi del 2017: si tratta di 2.677 istruttorie. In particolare sono 207 le Proposte di Progetto e Programma di Misura (PPPM) e 2.470 le Richieste di Verifica e Certificazione dei Risparmi (RVC), per le quali ha riconosciuto complessivamente 3.432.796 TEE.

E’ stato quindi registrato un notevole incremento (+30%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente durante il quale erano stati riconosciuti circa 2,66 milioni di TEE.

Dal 2019 sarà obbligatoria la dichiarazione di successione per via telematica

Il provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate del 28 dicembre 2017, ha stabilito che dal 2019 la dichiarazione di successione dovrà essere obbligatoriamente presentata online

Da oggi potrai scegliere il BIM – Building Information Modeling

A partire da oggi, sarà possibile acquistare da Beta Formazione il corso in e-learning su BIM, acronimo di Building Information Modeling: un unico contenitore di dati grafici e attributi riguardanti l’intero ciclo di vita di un progetto, strutturato in forma di database.

Progettare in modalità BIM supera la modellazione tridimensionale: è un vero e proprio metodo di lavoro collaborativo che coinvolge tutti i professionisti.

Con il BIM, è possibile dunque comunicare, senza perdita qualitativa, con colleghi e partner coinvolti allo stesso progetto, garantendone maggiori controlli sul progresso e la validità dei dati inseriti in ogni momento del suo ciclo di vita.

Il Bim dunque riguarda non solo gli architetti, gli strutturisti e i componenti degli uffici tecnici, ma anche chi si occupa di costruzione, gestione del cantiere e di manutenzione: consentendo di ridurre notevolmente gli errori di gestione del cantiere e di progettazione e dunque dei costi.

In molti paesi europei, la progettazione in modalità Bim è già obbligatoria specie nelle gare di appalti pubbliche: in Italia, nell’ambito delle amministrazioni pubbliche durante le gare, è già ritenuto un elemento favorevole.

Vuoi avere informazioni più approfondite sul corso? Scopri il corso

D-day delle costruzioni, le imprese minacciano decreti ingiuntivi

Imprese e professionisti pronti alla class action contro i ritardati pagamenti. Lo hanno ribadito gli addetti ai lavori al D-day delle costruzioni organizzato a Roma dall’Ance, Associazione nazionale costruttori edili. Il presidente dell’Ance Paolo Buzzetti ha affermato che la manifestazione vuole essere un avvertimento per il rispetto dei principi della legalità, in base ai quali i debiti vanno evasi nei tempi previsti. Dopo l’iniziativa, se nulla accadrà, inizieranno a partire i decreti ingiuntivi.
Nella situazione tracciata durante il D-day emerge un quadro preoccupante, con un numero crescente di fallimenti e conseguenti perdite di posti di lavoro. Molto spesso le imprese si trovano a fronteggiare ritardi che, come mostrato dagli studi dell’Ance, arrivano anche a toccare punte di due anni.
Per risolvere il problema sono state prospettate varie soluzioni, come l’allentamento del patto di stabilità degli enti locali e l’aumento della quota di gettito Imu da far rimanere nelle casse dei Comuni. In questo modo gli enti locali, che spesso non possono spendere le risorse in loro possesso, potrebbero iniziare a sbloccare i pagamenti.

CTU (Consulente Tecnico di Ufficio)

CTU – La riforma Cartabia

Con la Riforma Cartabia vengono introdotte alcune importanti novità per i CTU (Consulente Tecnico di Ufficio), tra cui la nascita dell’albo nazionale, la mobilità e l’introduzione delle sezioni specialistiche.
Il D.Lgs, 149-2022 che riguarda la riforma del processo civile è entrato in vigore il 18 ottobre 2022, ma le modifiche in esso contemplate si applicheranno a partire dal 30 giugno 2023.

Vediamo nel dettaglio le principali novità.
Pur restando preferibile che il giudice affidi l’incarico ad un Consulente Tecnico di Ufficio iscritto nell’albo del tribunale di competenza (anche per limitare le spese di procedura), fino a ieri per incaricare un professionista iscritto in un diverso tribunale, o non iscritto in alcun albo, occorreva la previa autorizzazione del presidente del tribunale. Ora, invece, il giudice dovrà solo emettere un provvedimento motivato e comunicarlo al presidente del tribunale.
Questa modifica è molto positiva sia per i CTU che avranno così maggiori occasioni di lavoro, sia per i giudici che potranno attingere a competenze che – specie per i piccoli tribunali – non sempre sono presenti nell’albo.
Coerentemente, viene istituito finalmente l’albo nazionale dei CTU.
I giudici potranno nominare il professionista che meglio risponde alle competenze richieste emettendo un provvedimento motivato e comunicato al Presidente del Tribunale. Tale modifica è positiva sia per i CTU che potranno ottenere più incarichi sia per i giudici per disporre di competenze che a volte, come talvolta nei piccoli tribunali accade, non sono a disposizione.
È stata introdotta la vigilanza sugli incarichi per l’equa distribuzione tra gli iscritti all’albo con la precisazione che nessun CTU può superare il 10% di quelli affidati dallo specifico tribunale. Inoltre, i relativi compensi saranno liberamente consultabili in un apposito registro (in coerenza con l’art. 23 Vigilanza sulla distribuzione degli incarichi- del Disposizioni di attuazione del Cpc). Gli incarichi affidati e i compensi liquidati dal giudice agli iscritti nell’albo sono annotati nei sistemi informatici regolamentati secondo le regole tecniche per l’adozione nel processo civile delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
I CTU potranno ora essere nominati dai giudici delle sezioni specializzate (tribunali delle imprese) facendo riferimento all’intero distretto, intendendosi di fatto ad un’estensione a livello regionale, eccezion fatta per le sezioni più grandi: Roma, Milano e Napoli che hanno competenza intraregionale.
Ancora una volta la riforma non ha considerato la riforma dei compensi ancora fermi al DM del 30 maggio 2002 pubblicato nella G.U. n. 182 del 5/8/2002 con i limiti stabiliti da fissi e tabelle percentuali risalenti agli anni ’80.

Criteri Ambientali Minimi – Beta Tour Cosenza 2017

Criteri Ambientali Minimi – Beta Tour Cosenza 2017

Il Beta Tour 2017 procede con la seconda tappa a Cosenza.

Il format gratuito di Beta Imprese, rivolto a professionisti e imprese, dopo il primo appuntamento di successo a Catania approda ora a Cosenza. L’appuntamento è il 20 aprile all’Hotel Europa, per un nuovo incontro dedicato alle novità normative sull’acustica ambientale, ed in particolare ai “CRITERI AMBIENTALI MINIMI – DD MM 24/12/2015 e 11/01/2017“.

Il convegno di Beta Tour rappresenterà un grande momento di aggiornamento professionale e di dibattito: un’occasione che vuole muovere il confronto imprese, produttori e istituzioni sui temi più importanti del panorama italiano. Per questo saranno presenti diverse figure autorevoli, che si renderanno disponibili al dibattito con il pubblico.

Beta Formazione di nuovo sponsor di Beta Tour 2017.

Ancora una volta, Beta Formazione sarà main sponsor dell’evento, e riconoscerà l’acquisizione di Crediti Formativi a tutti i professionisti che prenderanno parte alla giornata. Le categorie coinvolte sono:
– Ingegneri
– Architetti
– Geometri
– Geologi
– Periti Industriali
– Periti Agrari
– Chimici.

Beta Formazione, inoltre, rilascerà in omaggio un corso accreditato in e-learning, secondo le seguenti modalità: Ingegneri (8 CFP), Architetti (8 CFP), Geometri (16 CFP), Periti Industriali (11 CFP), Geologi (12 CFP), Periti Agrari (12 CFP).

Se vuoi partecipare alla seconda tappa del Beta Tour 2017, consulta il link di Event Brite.
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Crisi nei bandi di ingegneria e architettura: il punto del CNI sulle nuove norme

Continua ad essere dura la crisi nel settore dei bandi pubblici di ingegneria e architettura. Secondo il centro studi del Cni, Consiglio nazionale degli ingegneri, nell’ultimo trimestre del 2011 è stato registrato un calo del 29,5% rispetto allo stesso periodo del 2010.

Tra i settori colpiti ci sono progettazione, direzione dei lavori, coordinamento per la sicurezza, collaudo, misura e contabilità.

La contrazione riguarda anche le aggiudicazioni, che nonostante siano raddoppiate rispetto al precedente trimestre, fanno registrare un calo superiore al 90% se confrontate con l’anno precedente.

Il Cni spiega che la situazione è in parte dovuta all’entrata in vigore del regolamento attuativo del Codice appalti, in base al quale nei bandi deve essere indicato il ribasso massimo consentito e l’utilizzo delle tariffe professionali per la definizione del prezzo a base d’asta. In linea con le nuove disposizioni, il ribasso medio è sceso dal 48% al 32,3%, mentre quello massimo è passato dall’86% al 55,2%.

Il panorama, conclude il Cni, potrebbe ulteriormente peggiorare con l’abrogazione delle tariffe contenuta nel decreto sulle liberalizzazioni. Secondo il Consiglio nazionale degli ingegneri, il mercato dei bandi della progettazione  potrebbe tornare ad una “selvaggia autonomia, con effetti devastanti sulla sicurezza e sulla qualità delle opere pubbliche”.

 Scritto da Paola Mammarella

Crescono le gare relative ai servizi di ingegneria e architettura

L’osservatorio fornito dal centro Studi del Cni conferma una crescita costante in atto dall’anno scorso

Segno + anche a gennaio 2017 per le gare per i servizi di ingegneria e architettura: stando ai dati rilevati ed elaborati dal Centro studi del Cni (Consiglio Nazionale degli Ingegneri), nel primo mese del 2017 sono state bandite gare (senza esecuzione) per un importo complessivo che supera i 30 milioni di euro, 3 volte e mezzo superiore a quanto rilevato nel mese di gennaio del 2016. Si conferma, dunque, il trend id crescita avviato nel 2016 che a ragione può essere definito l’anno di svolta e di rilancio del settore.
Nel caso specifico del mese di gennaio, un grosso impulso alla crescita è stato fornito dall’entrata in vigore del nuovo Codice degli appalti pubblici, ovvero il DLgs 50/2016, che, limitando di molto il ricorso all’appalto integrato, ha portato le stazioni e i soggetti appaltanti ad incrementare i bandi per i soli servizi di ingegneria.
Dal rapporto del Centro Studi del Cni emerge anche come continui ad essere oltre il 40% la quota di bandi in cui non è indicato il criterio utilizzato per il calcolo del corrispettivo posto a base d’asta, ma anche come stia andando a progressivo esaurimento il numero di bandi da rendere nulli a causa dell’utilizzo di criteri di calcolo diversi da quelli previsti: 1,8% per quanto concerne il 2017.
Un altro dato significativo che emerge dal Rapporto è il valore dei ribassi: a gennaio 2017, il 
ribasso massimo registrato è stato pari al 68,7%.