Giornata Nazionale Ingegneria Sicurezza
Venerdì 20 ottobre a Roma la quinta giornata organizzata dal Consiglio Nazionale Ingegneri.
Venerdì 20 ottobre a Roma la quinta giornata organizzata dal Consiglio Nazionale Ingegneri.
Il 5 febbraio 2019 è stato pubblicato il Decreto del Ministero dell’Interno 25 gennaio 2019 “Modifiche ed integrazioni all’allegato del decreto 16 maggio 1987, n. 246 concernente norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione.
Una proposta di legge in Parlamento
E’ in via di discussione in parlamento una proposta di legge volta ad istituire un percorso di laurea triennale, obbligatorio e abilitante, per esercitare la professione di geometra. Se venisse approvata, la legge cambierebbe dunque in maniera strutturale l’approccio alla professione di geometra, che a quel punto sarebbe possibile solo dopo aver frequentato il corso di laurea triennale (al quale si potrebbe accedere dopo l’apposito diploma rilasciato da un istituto tecnico CAT).
Secondo la proposta, il corso di laurea conterrà anche un tirocinio professionale semestrale, e servirà come abilitazione all’esercizio della professione: al termine dell’intero percorso, cioè, non ci sarà più (come oggi accade) l’esame di Stato.
Va detto che la proposta di legge parte dalla normativa comunitaria: l’Unione Europea stabilisce che per poter esercitare la professione di geometra a livello trasnazionale sia obbligatoria la laurea.
E alcune università italiane (nello specifico, l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, l’Università di Siena, l’Università di San Marino e l’ateneo telematico Uninettuno) hanno già avviato “esperienze pilota” di corsi di laurea per geometri.
Ma tra i temi al centro della prima assemblea nazionale della federazione c’è anche la proposta di legge della laurea esclusiva e abilitante
E’ un’assemblea nazionale molto importante quella che si terrà a Roma venerdì 14 e sabato 15 ottobre: in quel contesto, la Federazione Nazionale dei Geometri e Geometri Laureati Mobilitati (Geomobilitati) analizzerà e parlerà di alcuni temi di grande rilevanza e attualità per la propria professione e discuterà sulle tante problematiche che attanagliano la categoria e sulle azioni da compiere per la sua difesa.
Sono almeno tre i temi al centro del dibattito, a cominciare dal nuovo Regolamento professionale. E’ stato elaborato un nuovo testo, che va a modificare e sostituire quello vigente, che risale addirittura al 1929. Trasmessa ai vertici della categoria e agli novantamila iscritti ai collegi provinciali, la bozza del testo è arrivato alla sua stesura definitiva. Dopo la conclusione dell’assemblea verrà inoltrato al Governo e al Parlamento per la sua approvazione. Altro tema importante è quello di una Cipag (ovvero la Cassa di Previdenza dei geometri) più equa e solidale: oggi sempre più iscritti alla Cipag, a causa della perdurante crisi economica, non riescono a pagare i contributi minimi annuali: verrà pertanto da un lato chiesta una maggiore equità e solidarietà intergenerazionale nella gestione della Cassa e dall’altro lato saranno presentate proposte di modifica ai regolamenti della Cassa stessa.
Terzo, ma non meno importante, tema al centro dei lavori è la proposta di legge della laurea esclusiva e abilitante per Geometri, una proposta che la stragrande maggioranza della base non condivide perché non dà, a suo dire, una definizione certa delle competenze e soprattutto non può attirare il numero di giovani studenti necessario ad un ricambio generazionale, proprio in virtù di un regolamento professionale ormai troppo datato.
In un convegno, tecnici, scienziati e professionisti del settore hanno affrontato i temi caldi della tutela dei cittadini mediante una nuova politica di prevenzione e di messa in sicurezza del territorio
Casa Italia, il nuovo Codice degli Appalti, le nuove norme tecniche per le Costruzioni, il fascicolo del fabbricato, la Rete delle Professioni Tecniche, la Tutela Ambientale e la Gestione del Territorio, la Protezione civile e la certificazione di eccellenza degli studi di geologia. Sono questi i temi al centro dell’importante convegno organizzato dal Consiglio Nazionale dei Geologi e svoltosi nella giornata di mercoledì 15 marzo a Bari, in cui i geologi si sono confrontati su sicurezza e prevenzione, con l’obiettivo di definire le strategie da mettere in atto per la prevenzione dai disastri naturali e per la messa in sicurezza del Paese.
Sicurezza e prevenzione sono due temi sensibili in un Paese come l’Italia che ha speso circa 150 miliardi di euro negli ultimi 50 anni per riparare i danni da terremoto, in media tre miliardi all’anno, ma anche in un Paese dove, stando ai dati contenuti nel rapporto Ispra 2015 sullo stato di dissesto della nazione, si contano anche 530mila frane, “vale a dire il 70% di tutte quelle censite nel continente europeo che in totale ammontano a 700mila”, sostiene Francesco Peduto, presidente del Consiglio nazionale dei geologi, in una nota stampa. Per il numero uno del CNG sarebbe auspicabile che “georischi e prevenzione siano sempre al centro dell’agenda di governo ma in realtà la prevenzione è ancora solo un auspicio”. Un cambiamento di rotta è necessario, anche mediante un diverso approccio culturale che inevitabilmente deve porre il geologo al centro di ogni scelta progettuale e di pianificazione.
Estendere la semplificazione introdotta negli appalti dalle nuove norme sulla semplificazione anche ai professionisti che partecipano alle gare per l’affidamento dei servizi di ingegneria e architettura. Continua a leggere
Continuano a diminuire i prezzi dei pannelli fotovoltaici. Secondo fonti di stampa specializzata, che riportano i dati di IMS Research, a luglio è stato registrato un meno 2,4% rispetto al mese precedente e -44% su base annuale, mentre per la fine dell’anno ci si aspetta che si arrivi a 0,70 $/Wp.
Il calo si è arrestato nel mese di giugno, quando il prezzo dei moduli in silicio è salito del 3% rispetto al mese precedente per un’impennata della domanda proveniente da Italia e Germania, dove tutti i soggetti interessati hanno fatto una vera e propria corsa alle installazioni e alla messa in esercizio degli impianti per rientrare nel vecchio sistema di incentivazione.
Nel mese di luglio, riferiscono i dati, è stato registrato un calo dei prezzi della componentistica di produzione occidentale, con prezzi che hanno toccato il 44% in meno rispetto all’anno precedente.
Secondo IMS Research il calo dovrebbe continuare. Tra le cause ci sarebbe la sovrapproduzione dei pannelli, che porta a una competizione in termini di convenienza e abbassamento dei prezzi.
Sono molte le voci che si rincorrono si rinnovabili e fotovoltaico. Secondo fonti di stampa specializzata, per i prossimi due anni si prevede un ulteriore calo del prezzo del silicio, materia prima utilizzata per la produzione dei pannelli.
Gli esperti del settore hanno più volte evidenziato che nell’ultimo peridodo la domanda nell’industria fotovoltaica è stata di gran lunga superata dall’offerta, facendo abbassare i prezzi. A giocare un ruolo fondamentale non sarebbe però solo la quotazione della materia prima. Il calo dei prezzi sarebbe infatti dovuto ai contratti di lungo periodo che non sono cambiati nel 2011. Per il futuro si pensa quindi che gli effetti si ripercuoteranno su tutta la filiera, portando a prezzi inferiori ai costi di produzione. Una situazione che, a fronte della crescita del fotovoltaico, stimata tra il 10% e il 20%, porterà molto probabilmente all’uscita dal mercato di molti produttori.
Gli incentivi al fotovoltaico italiano potranno durare al massimo altri tre anni, o dovranno comunque essere rimodulati. È quanto si apprende da fonti di stampa specializzata. Il fotovoltaico avrebbe coperto il 3,5% della richiesta di energia elettrica e si suppone che arriverà al 6% nel 2012, con 300 mila installazioni sugli edifici.
Gli esperti mettono in evidenza però la sproporzione tra domanda e offerta. L’anno scorso a fronte di una capacità produttiva di 50 Gw c’è stata la metà delle installazioni. Situazione che ha fatto lavorare poco le imprese, facendo anche calare i prezzi e andando in molti casi a compensare la riduzione degli incentivi.
Nei prossimi mesi dovrebbe inoltre scendere ulteriormente il prezzo del silicio. In uno scenario del genere la via per la sopravvivenza delle piccole e medie imprese del settore sembrano essere le soluzioni innovative. Che potranno costituire un volano di sviluppo anche in un panorama caratterizzato dall’incertezza degli incentivi.
Gli impianti fotovoltaici incentivati ai sensi del DM 28 luglio 2005, per i quali è stata inoltrata domanda di ammissione agli incentivi entro il 15 febbraio 2006, il tasso di variazione annuo relativo al 2011 registra un aumento del 2,7 per cento.
Lo comunica il Gse, Gestore dei servizi energetici, che ha pubblicato sul proprio sito web l’aggiornamento delle tariffe.
Per l’anno 2012, la tariffa aggiornata sarà pari a 0,5091 euro/KWh per lo scambio sul posto e 0,5262 euro/KWh per quanto riguarda la cessione in rete. Invece gli impianti che hanno usufruito della maggiorazione del 10 per cento relativa all’integrazione architettonica.
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