Il formatore della sicurezza
Alla scoperta delle nuove figure professionali e dei requisiti necessari, analizziamo oggi la figura del formatore della sicurezza.
Alla scoperta delle nuove figure professionali e dei requisiti necessari, analizziamo oggi la figura del formatore della sicurezza.
Abbiamo sottolineato più volte durante i nostri approfondimenti, il ruolo chiave dei tecnici all’interno del complesso scenario dei bonus fiscali ed in particolare del superbonus.
Come si redige una Diagnosi Energetica? È questa una domanda che ci viene posta molto di frequente durante i nostri corsi
Uso più accorto delle risorse, efficienza energetica, recupero dei materiali e modernizzazione dei trasporti. Sono i cardini della strategia per il rilancio del Paese, basato sulla green economy, che è allo studio del Ministero dell’Ambiente. La crescita sostenibile, si apprende da fonti di stampa specializzata, potrebbe contare su un fondo da un miliardo, che sarà molto probabilmente pronto a fine anno. Una parte dovrebbe arrivare dal 50 per cento delle quote che le industrie sono tenute a versare per pagare i danni all’ambiente. Il Governo potrebbe continuare a seguire il modello delle detrazioni fiscali sugli interventi di riqualificazione, che hanno già fatto emergere molte risorse dal lavoro nero e creato posti di lavoro.
Il GSE “Gestore Servizi Energetici” ha pubblicato due studi dedicati alle energie rinnovabili: “Fonti Rinnovabili in Italia e in Europa, verso gli obiettivi al 2020″
Più partecipazione per la realizzazione delle grandi gare. Il Governo ha deciso di seguire il modelli francese della consultazione, in grado di ridurre dell’80% i contenziosi sull’impatto ambientale delle gare. Su queste basi potrebbe essere redatto un testo di legge entro la fine del mese.
Il debat public dovrebbe garantire la democrazia partecipativa. Prima di avviare l’iter per la realizzazione di un’opera, il promotore deve presentare uno studio di fattibilità che consideri le possibili tensioni socioeconomiche e ambientali, i costi, i tempi di consegna e le conseguenze per l’occupazione. Successivamente, un’autorità di controllo convoca i possibili interessati, i sindaci, gli abitanti e le associazioni ambientaliste ed entro 6 mesi si effettuano le consultazioni. Se il promotore non accetta i suggerimenti emersi, deve essere consapevole che non potrà contare sull’appoggio delle istituzioni in caso di contestazioni.
Se vi state chiedendo se esista un metodo che certifichi i risparmi energetici e faccia economizzare anche sulla bolletta, non potete non conoscere i certificati bianchi o titoli di efficienza energetica. Tali documenti si ottengono mediante specifici interventi realizzati negli impianti di casa, tra cui quelli di riqualificazione energetica.
Attestato il risparmio di energia, questi titoli prevedono il riconoscimento di un contributo economico per l’utente, che si realizza in una bolletta economicamente meno pesante. Secondo ciò che il decreto ministeriale prevede, sono i gestori dei mercati energetici a rilasciare i certificati bianchi, sulla base di risparmi ottenuti e sulle certificazioni.
Ma cosa si intende per riqualificazione energetica e quali possono essere altre opportunità di ricavo?
Se parliamo di riqualificazione energetica di un edificio intendiamo tutte quelle operazioni di tipo tecnico e gestionale che vanno a migliorare la qualità dell’immobile stesso sotto un profilo strettamente energetico. Qualsiasi tipo di accorgimento che migliori la prestazione dell’edificio e che sia quindi volto ad ottimizzare la sostenibilità ambientale, è ben accolto dalle politiche internazionali che, in ambito edilizio, promuovono la salvaguardia dell’ambiente e la salute dell’essere umano. In linea generale, gli interventi che si adoperano sull’edificio hanno lo scopo di migliorarne la qualità dell’ambientazione interna, ridurre gli sprechi di energia, contenere l’inquinamento ed usufruire delle risorse energetica in maniera più consapevole mediante l’uso di fonti rinnovabili.
E’ bene sapere che, per gli interventi volti a migliorare la prestazione energetica di un edificio, si può beneficiare di agevolazioni fiscali vantaggiose. Infatti, di recente sono state introdotte alcune novità, come la detrazione fiscale che passa dal 55% al 65%. Esiste però una distinzione tra privati e condomini. I primi possono sfruttare la detrazione fiscale 65% già dal primo luglio fino al 31 dicembre dell’anno corrente. I condomini che invece vorranno usufruire di questa agevolazione per le parti comuni dell’edificio, avranno tempo fino a tutto il mese di giugno 2014. La detrazione del 65% si suddivide in dieci quote all’anno, tutte del medesimo importo.
Tra gli incentivi per la riqualificazione energetica spunta anche il conto termico, un meccanismo diverso ed alternativo rispetto agli incentivi fiscali. Si tratta di un nuovo strumento che può dare impulso all’uso dell’energia rinnovabile. In questo caso, gli investimenti che si sosterranno verranno rimborsati del 40%, con quote ogni sei mesi. Possono usufruire di questi benefici sia i privati sia coloro che abitano in un condominio, nonchè le imprese. Ogni anno, il Decreto prevede un tetto di 900 milioni di euro a cui si potrà attingere.
Beta Formazione propone un nuovo corso, diviso in 3 moduli, per fare chiarezza sulle normative e sulle modalità di sfruttamento di incentivi e detrazioni, intitolato “La riqualificazione energetica: certificati bianchi, conto termico e detrazione al 65%“.
Beta Formazione
Lo scorso 21 febbraio a Roma, in occasione di una conferenza organizzata dal Comitato Unitario delle professioni (CUP) e dalla Rete delle Professioni Tecniche (RPT) riuniti nell’Alleanza “Professionisti per l’Italia”, sono nate alcune “Idee per la modernizzazione del Paese”…
Regime agevolato per i giovani professionisti. Gli esperti del Fisco hanno spiegato che il professionista che intraprende l’attività per la prima volta usufruisce di un regime fiscale agevolato per il primo periodo di imposta e per i due successivi. Chi inizia l’attività paga l’imposta sostitutiva dell’Irpef, pari al 10 per cento del reddito da lavoro autonomo prodotto al netto delle spese inerenti all’attività.
Per poter accedere al regime agevolato, il professionista non deve aver esercitato negli ultimi tre anni l’attività professionale. Allo stesso tempo, l’attività da esercitare non deve costituire in nessun modo la mera prosecuzione di un’altra attività precedentemente svolta.
I compensi annui non possono superare i 30.987,41 euro, perché il superamento fa cessare automaticamente le agevolazioni. Devono inoltre essere rispettati gli obblighi previdenziali, assicurativi e amministrativi.
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