Legge-per-larchitettura

In arrivo una nuova Legge per l’architettura

Il CNAPPC sta lavorando alla nuova Legge per l’architettura, la bozza del documento ha già messo in allarme la categoria degli ingegneri.

In arrivo oltre 2 milioni per l’efficienza energetica nelle aziende

La misura riguarda le piccole e medie imprese. Dal 10 aprile sarà possibile inoltrare domanda.

2 milioni e 288 mila euro: è questo l’ammontare delle risorse che la Regione Emilia-Romagna mette a disposizione delle piccole e medie imprese che realizzano diagnosi energetiche o adottino sistemi di gestione dell’energia. A partire dal 10 aprile – e fino al 30 giugno – sarà possibile inoltrare la domanda di accesso alle risorse, a copertura del 50% dei costi ammissibili sostenuti per migliorare o aumentare l’efficienza energetica, per l’esecuzione di diagnosi energetiche, finalizzate alla valutazione del consumo di energia e al risparmio energetico conseguibile con specifici interventi (il contributo massimo è di 5 mila euro al netto dell’Iva), ma anche per l’attuazione di sistemi di gestione dell’energia, comprensivi di diagnosi energetiche, e rilascio della certificazione di conformità del sistema (il contributo massimo è di 10 mila euro al netto dell’Iva).

Le richieste dovranno essere inviate esclusivamente online, attraverso l’applicativo web “Pride” (Programma regionale diagnosi energetiche) che sarà messo a disposizione delle imprese a partire dalla data di apertura dello sportello. I contributi verranno assegnati fino a esaurimento delle risorse e secondo l’ordine cronologico dell’invio della richiesta.

“Questa misura contribuisce al risparmio energetico delle imprese emiliano-romagnole – dice l’assessore regionale alle Attività produttive e Piano energetico, Palma Costi, nel comunicato diramato dalla Regione – ed è in grado di favorirne lo sviluppo rendendole sempre più attrattive, più green e per questo più competitive”.

Nuove norme in arrivo per gli appalti all’estero

Focus sul decreto 02/11/2017 n. 192 che disciplina le procedure di scelta del contraente e l’esecuzione del contratto da svolgersi all’estero.

ENEA

In arrivo il portale ENEA per trasmettere i dati sulle ristrutturazioni edilizie

L’ENEA (l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) sta definendo la procedura di trasmissione dei dati relativi agli interventi di ristrutturazione edilizia che comportano risparmio energetico.

In arrivo 47,5 miliardi di euro per sicurezza antisismica

Il fondo sarà per edilizia pubblica e viabilità, ma non solo

Sono stati inseriti d’urgenza nel disegno di Legge di Bilancio 2017, che è andato in discussione il 2 febbraio alla Commissione Bilancio della Camera, 47,5 miliardi di euro per sicurezza del territorio, antisismica, trasporti e nuove tecnologie per il nuovo Fondo per lo sviluppo infrastrutturale.

Il Fondo finanzierà lo sviluppo infrastrutturale del Paese nei seguenti settori: trasporti e viabilità, infrastrutture, ricerca, difesa del suolo e dissesto idrogeologico, edilizia pubblica, compresa quella scolastica, attività industriali ad alta tecnologia e sostegno alle esportazioni, informatizzazione dell’amministrazione giudiziaria, prevenzione del rischio sismico.

La dotazione complessiva sarà di 47,5 miliardi di euro ripartiti in questo modo: 1,9 miliardi per il 2017, 3,15 miliardi nel 2018, 3,5 miliardi nel 2019 e 3 miliardi di euro all’anno dal 2020 al 2032. La novità, rispetto ad altri Fondi, sta nel fatto che le risorse potranno essere gestite in modo flessibile, cioè non saranno vincolate su capitoli di spesa definiti, ma saranno assegnate ai programmi man mano proposti dalle Amministrazioni centrali e giudicati realizzabili.

Imu, sulla detrazione per i figli decide la proprietà

È ai nastri di partenza la nuova imposta municipale sugli immobili. La prima rata dell’Imu dovrà essere pagata entro lunedì 18 giugno e intanto i contribuenti chiedono agli esperti del Fisco nuove delucidazioni.

I proprietari di un immobile destinato ad abitazione principale oltre alla detrazione di 200 euro possono usufruire di uno sconto di 50 euro per ogni figlio convivente di età non superiore ai 26 anni. Non è necessario che il figlio sia fiscalmente a carico del genitore. Le uniche condizioni previste dalla normativa sono l’età, la dimora abituale e la residenza anagrafica nell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale.

La detrazione aggiuntiva di 50 euro per figlio è collegata alla proprietà, indipendentemente dalla quota detenuta. Ad esempio, due coniugi proprietari al 50 per cento dell’abitazione usufruiscono entrambi del bonus. La situazione non cambia se uno dei due coniugi possiede una quota di proprietà minore, ad esempio il 25 per cento.

Al contrario, come specificato di recente in una circolare esplicativa del Ministero dell’Economia, non gode di nessun beneficio il proprietario di un’abitazione che vi risiede e dimora con la convivente non proprietaria, neanche in quota parte, e il figlio di lei.

Imu, scaduto ieri il termine per il pagamento

E’ scaduto ieri il termine ultimo per il pagamento della prima rata dell’Imu. I proprietari di prima casa corrisponderanno una quota pari al 50 per cento o a un terzo, a seconda che scelgano l’opzione in due o tre rate. Ma mentre il tempo stringe, i contribuenti continuano a chiedere chiarimenti al Fisco. Se due coniugi risiedono in due immobili diversi dello stesso comune, uno di questi sarà considerato seconda casa e non godrà delle agevolazioni previste. La situazione cambia se gli immobili si trovano in due comuni diversi, quindi se i due coniugi risiedono in due case diverse non per eludere le norme tributarie, ma per esigenze lavorative. In presenza di figli di età inferiore a 26 anni, godrà delle detrazioni aggiuntive il coniuge col quale ifigli dimorano e risiedono.

Nel caso in cui due persone siano comproprietarie di un immobile, ma una viva in un’altra abitazione, solo quella che vi risiede e dimora potrà usufruire delle detrazioni come prima casa. L’altro comproprietario dovrà corrispondere l’imposta piena per la quota di sua competenza.

 

 

Imu, per Confedilizia danneggia le compravendite

Riduzione dei contratti di locazione e ristagno nelle compravendite. Sono le previsioni di Confedilizia, presentate nel Borsino immobiliare.

Per la redazione delle previsioni per il 2012, sono state prese in considerazione i valori delle compravendite in 105 capoluoghi.

Dalle rilevazioni effettuate è emerso un calo di circa il 3% nel 2011, che lascia prevedere una stasi per il 2012. Colpa, secondo Confedilizia, delle voci che si sono susseguite sull’introduzione di una possibile imposta patrimoniale, ma anche dell’Imu. Incertezze che, sommate alla crisi, provocano una stasi nelle compravendite.

Confedilizia sottolinea  infatti che l’imposta municipale unica avrebbe fatto calare anche il mercato delle locazioni dal momento che i Comuni non hanno determinato l’importo dell’aliquota. Tra le strategie per innescare una ripresa, potrebbero essere introdotte misure per una maggiore flessibilità contrattuale.

IMU, per Ance il peso dell’imposta non provocherà una bolla immobiliare

L’Imu potrebbe penalizzare il settore delle compravendite di immobili, ma non al punto da creare una bolla immobiliare. Lo sostiene l’Ance, associazione nazionale costruttori edili, che vede nella casa un bisogno ancora elevato, con prezzi tendenzialmente stabili.
I dati del settore costruzioni riportati dall’Ance sono ancora negativi. Dal 2008 al 2012 c’è stata una perdita del 24,1% degli investimenti. Nello stesso periodo i livelli produttivi della nuova edilizia abitativa si sono ridotti del 40,4%. I permessi di costruire sono calati del 53%. La situazione è bilanciata da un aumento del numero delle famiglie, che mantiene stabili i prezzi dal momento che è espressione di una domanda potenziale di alloggi.
Sulla base di queste rilevazioni, l’Ance fin dallo scoppio della crisi ha affermato quindi che l’Italia non corre il rischio di una bolla immobiliare. Anche l’Imu, che peserà sui bilanci delle famiglie, quasi sicuramente non provocherà un crollo dei prezzi.

Imu, i Comuni chiedono aggiustamenti

senatoResta acceso il dibattito sull’Imu, imposta municipale unica anticipata in via sperimentale dalla Manovra Salva Italia. L’Anci Toscana ha affermato di non essere convinta dalla soluzione prospettata dal Governo, in base alla quale a giugno il pagamento della prima rata dell’imposta sarà calcolata sulle aliquote base e pagata a titolo di acconto.
Con questo sistema, ha spiegato il presidente Alessandro Cosimini, i comuni potrebbero trovarsi in una crisi di cassa, aggravata dal fatto che il pagamento con F24 potrebbe implicare la corresponsione dell’imposta attraverso la compensazione con i crediti di imposta che alcuni contribuenti vantano nei confronti dello Stato. Per questo motivo l’Anci propone di far rimanere interamente ai Comuni il ricavato delle imposte sulle seconde case, che secondo la normativa al momento vigente va invece divisa con lo Stato.