Inquinamento Acustico: nuove norme

Ecco i parametri per i nuovi tecnici e le procedure di infrazione

Sono stati approvati dal Consiglio dei Ministri due decreti per la tutela dall’inquinamento acustico. Il primo disciplina la figura professionale di tecnico competente in materia di acustica. Il secondo mira a prevenire possibili procedure di infrazione nei confronti dell’Italia.

Nel dettaglio il decreto istituisce un elenco dei tecnici competenti in acustica, tenuto dal ministero dell’Ambiente, e un tavolo tecnico nazionale di coordinamento per la valutazione dell’impatto creato dalle norme sull’abilitazione alla professione. Viene inoltre precisato che la professione di tecnico competente in acustica rientra tra quelle non organizzate in ordini e collegi, ai sensi della Legge 4/2013.
In base alla bozza entrata in Consiglio dei Ministri, il tecnico deve essere in possesso di una laurea o laurea magistrale a indirizzo tecnico scientifico (compresa tra quelle indicate nell’Allegato 2) e possedere almeno uno di questi requisiti: aver superato un master universitario da 12 crediti, di cui almeno 3 di laboratori di acustica; aver superato un corso in acustica, aver ottenuto 12 crediti universitari in materie di acustica; avere conseguito il titolo di dottore di ricerca con una tesi in acustica ambientale. Per un periodo transitorio di cinque anni, potranno iscriversi all’elenco anche i diplomati ad indirizzo tecnico o in possesso della maturità scientifica che abbiano almeno quattro anni di esperienza non occasionale alle dipendenze di strutture pubbliche o in collaborazione con un tecnico competente e abbiano superamento di un corso in acustica.

La bozza prevede inoltre che gli organismi chiamati a certificare la conformità delle macchine siano accreditati dal Ministero dell’Ambiente, definisce i requisiti minimi della strumentazione tecnica che i certificatori devono possedere e fissa ad un minimo di 2,5 milioni di euro il massimale della polizza di assicurazione per la responsabilità civile. Il personale incaricato dei controlli dovrà conseguire la qualifica di tecnico competente in acustica ambientale o aver frequentato con profitto un corso di formazione in acustica ambientale, compresa l’applicazione della direttiva 2000/14/CE, che attribuisca almeno tre crediti. Sarà il Ministero dell’Ambiente a definire argomenti e struttura dei corsi con un decreto ad hoc da emanare entro 120 giorni dall’entrata in vigore del decreto legislativo. Sono infine previste multe per chi immette in commercio o mette in servizio macchine o attrezzature per le quali è stato accertato il superamento del livello di potenza sonora garantito.

Innovazione tecnologica, ecco l’iper ammortamento che fa gola alle imprese

La nuova Legge di Stabilità prevede per le aziende che investono in ricerca, sviluppo e innovazione la possibilità di ammortizzare i beni al 250% del loro valore anzichè al 100%

C’è una grande opportunità per aziende, imprese e professionisti contenuta nella Legge di Stabilità 2017 approvata definitivamente al Senato lo scorso 7 dicembre 2016. Si tratta dell’incentivo all’acquisto di nuovi beni strumentali utili allo svolgimento della propria attività grazie alla proroga del superammortamento al 140%, che riguarda soprattutto le automobili, ma anche della possibilità di usufruire di un iperammortamento al 250% per l’acquisto di beni finalizzato alla digitalizzazione dell’azienda e per gli investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione. In pratica si tratta di un’agevolazione legata all’acquisto di beni – ci sono almeno 50 categorie di beni interessati – che favoriscono i processi di trasformazione tecnologica e/o digitale rientranti nel cosiddetto piano industria 4.0, ovvero quel piano da 13 miliardi di euro dal 2017 al 2020 per sostenere le aziende italiane nel processo di digitalizzazione e robotizzazione dei sistemi produttivi.
Tale agevolazione permette, inoltre, di beneficiare del super ammortamento al 140 per i software, precedentemente esclusi dall’agevolazione in quanto beni immateriali.
Naturalmente, l’iper ammortamento è sottoposto a particolari condizioni: il funzionamento dei beni strumentali dovrà essere controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite sensori e le imprese dovranno produrre una perizia tecnica giurata, rilasciata da un perito industriale o da un ingegnere qualificato, che dovrà attestare che il bene in esame possiede tutte le caratteristiche richieste per poter accedere alle agevolazioni.

Iniziato il cammino verso Edilizia 4.0

Assimpredil Ance e Confindustria Digitale hanno sancito un accordo finalizzato alla trasformazione digitale delle imprese del settore

Non c’è solo Industria 4.0. Nell’immediato futuro delle imprese si staglia, come sinonimo di cambiamento radicale del modello di filiera, anche Edilizia 4.0. E risale a queste ore l’avvio della prima iniziativa italiana per avviare il settore delle costruzioni verso Edilizia 4.0. Si tratta dell’accordo di collaborazione sancito tra Assimpredil Ance e Confindustria Digitale, finalizzato a costruire un percorso che permetta alle imprese della filiera di recuperare produttività ed efficienza attraverso processi di trasformazione digitale.

Questo accordo, che parte dalla consapevolezza che il modo in cui si progettano, si costruiscono e si gestiscono le strutture edilizie e urbane, non può prescindere dal digitale, dai sensori intelligenti, dall’iperconnessione, dalla stampa 3D, si incentrerà su iniziative di informazione, formazione, aggiornamento e di studi.

Fra queste sono previste la realizzazione di una guida operativa sull’obbligo di cablaggio per i nuovi edifici (un obbligo che peraltro è in vigore dall’1 luglio 2015), che dovranno riportare un’etichetta con su scritto “edificio predisposto alla banda larga”, l’organizzazione di seminari/workshop sull’impatto delle tecnologie digitali, incluso il Bim (Building Information Modelling) nella gestione dell’impresa di costruzione, negli edifici per renderli smart buildings e nella realizzazione delle smart cities e delle smart communities, e ancora il coinvolgimento di esperti di Confindustria Digitale nei percorsi di formazione che Assimpredil Ance, in collaborazione con ESEM, l’Ente Scuola, sta progettando per le imprese a valere sui bandi Fondimpresa.

Un accordo, dunque, che va verso una radicale trasformazione del settore puntando su innovazione delle competenze, qualificazione degli imprenditori e manager, formazione di nuovi profili professionali, per far sì che l’edilizia continui ad essere in Italia uno dei motori dell’occupazione.

Ingenio al femminile: iniziativa CNI

“Ingenio al femminile”, l’iniziativa ideata e promossa dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri giunta alla quarta edizione, si terrà il 12 ottobre a Roma.

Ordine degli Ingegneri di Campobasso

Logo Ordine Ingegneri CampobassoCorso di Certificazione Energetica degli Edifici linee guida Nazionali

A cosa serve

Al di là dell’ adempimento burocratico, la certificazione energetica serve ad etichettare le caratteristiche del “sistema edificio-impianto”, ovvero quanta energia serve per riscaldare e raffrescare, produrre acqua calda e illuminarle. In sostanza, attraverso una serie di calcoli effettuati da tecnici specializzati e accreditati, si può scoprire prima dell’acquisto di un edificio, quanto consumerà e quindi quanto costerà la gestione dell’immobile. Al sistema delle certificazioni si associa un meccanismo di etichettatura che riporta la classe di prestazione energetica su una scala che va da “A” (massima prestazione) a “G” (minima prestazione), resa evidente da un documento rilasciato dal tecnico certificatore, in oggetto “l’attestato di certificazione energetica”, esposto solitamente da una targa sull’edificio.

Cosa propone

Il corso di certificazione energetica degli edifici propone:

  • l’implementazione delle competenze tecniche dei partecipanti con conoscenze tecnico-operative specialistiche necessarie per una corretta esecuzione degli interventi audit e di diagnosi energetica degli edifici;
  • conoscenza della normativa regolamentare e tecnica di riferimento: disposizioni e applicazioni;
  • capacità di proposizione di soluzioni tecniche progettuali, costruttive e impiantistiche di riduzione dei consumi energetici.

Al termine di ogni modulo professionalizzante i partecipanti sono stati sottoposti a prove teorico-pratiche in grado di evidenziare il livello di apprendimento delle principali nozioni trasmesse, di acquisire specifiche competenze, di testare l’autonomia operativa concretamente raggiunta per l’applicazione pratica delle abilità acquisite.

Ingegneri, attenzione alle clausole di responsabilità solidale

Il professionista, in caso di eventuali danni commessi nell’esercizio della sua attività, rischia di rispondere, personalmente e illimitatamente, con il proprio patrimonio personale

C’è una circolare – inviata dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri – che da qualche giorno non lascia tranquilli gli ingegneri iscritti all’ordine professionale. Si tratta della 804/2016 e in pratica regola il tema delicato della responsabilità civile e solidale del professionista che, in caso di eventuali danni commessi nell’esercizio della sua attività, rischia di rispondere, personalmente e illimitatamente, con il proprio patrimonio personale.
Il problema è stato sollevato dal gruppo di lavoro “Ingegneria forense” il quale ricorda come il professionista in molte vertenze può essere gravemente penalizzato dalle norme che, nella realizzazione di opere pubbliche o private, regolano la responsabilità solidale fra l’impresa, il professionista e gli altri soggetti coinvolti.

La circolare rimanda in sostanza a due articoli del Codice Civile, il 1292 (nozione della solidarietà) e il 2055 (responsabilità solidale), che, intrecciati con le caratteristiche delle polizze assicurative, possono produrre effetti molto pericolosi per i professionisti. Secondo questi articoli, in pratica, in caso di risarcimento del danno, se esistono più corresponsabili, il danneggiato ha la facoltà di rivolgere le sue pretese risarcitorie anche ad un solo soggetto, il quale avrà poi diritto di regresso sugli altri soggetti coobbligati in proporzione alle loro rispettive quote di responsabilità.

Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha invitato gli iscritti a verificare che la propria polizza assicurativa preveda la copertura anche per la quota di responsabilità solidale dell’assicurato con altri soggetti, dal momento che molte compagnie di assicurazione prevedono una copertura assicurativa collegata al “vincolo di solidarietà” esclusivamente per la sola quota di danno direttamente e personalmente imputabile all’assicurato. I professionisti che hanno sottoscritto una clausola del genere, in caso di richiesta, dovranno garantire con le proprie risorse anche per i danni procurati dagli altri. Firmare contratti con leggerezza, all’atto pratico, può allora portare gravi problemi.
Nella circolare, allora, si suggerisce al professionista di inserire nella polizza una clausola che preveda la copertura assicurativa anche per la quota di responsabilità solidale dell’assicurato con altri soggetti, fermo il diritto di regresso nei confronti di altri terzi responsabili e inoltre auspica che si possa prevedere una clausola cosiddetta di “maggior termine per la notifica delle richieste di risarcimento” che garantisca un periodo di tempo (almeno 10 anni), immediatamente successivo alla scadenza del periodo di assicurazione, entro il quale l’assicurato (o l’erede) può notificare all’assicurazione richieste di risarcimento manifestatesi per la prima volta dopo la scadenza del periodo di assicurazione ma riferite ad un atto commesso durante il periodo di assicurazione. Solo così il professionista potrà essere sicuro di avere una piena protezione.

Infrastrutture idriche potenziate con nuovo Fondo di Garanzia

Il Decreto Crescita ha introdotto diverse novità in materia di sismabonus, che l’Agenzia delle Entrate ha raccolto in una guida aggiornata. Vediamo insieme le nuove disposizioni.

Indice di prestazione energetica

Indici di prestazione energetica (EPGL, IPE, EPGL,NREN), di cosa parliamo?

Indici di prestazione energetica o Indici di Consumo sono valori che esprimono in architettura il consumo totale di energia per la climatizzazione espresso in kwh/mq. Continua a leggere

Incentivi fotovoltaico, Azione energia solare: puntare sui piccoli impianti

fotovoltaico Nuove proposte da Azione energia solare. Secondo l’associazione, i grandi impianti vengono progettati con finalità speculative, quindi per aumentare il loro rendimento devono essere realizzati con materiali a basso costo, che nella maggior parte dei casi non sono fabbricati in Italia, ma percepiscono ugualmente gli incentivi.
A detta di Azione energia solare, gli impianti sugli edifici residenziali hanno invece aperto il mercato ai piccoli installatori che hanno fatto sviluppare il concetto di smart grid. L’associazione osserva quindi che in Italia esistono due mercati del fotovoltaico, uno dei quali usa prodotti prevalentemente italiani e crea posti di lavoro. Per Azione energia solare occorre quindi cambiare impostazione e non incentivare più i grandi impianti, ma puntare su quelli piccoli, permettendo la stabilizzazione degli impianti a prescindere dalla presenza degli incentivi. Parallelamente, dovranno essere semplificate le procedure burocratiche in modo da mettere in condizione le imprese di operare in modo efficiente abbattendo i costi.

 

In vigore i nuovi regolamenti per la Formazione Professionale di Geometri e Geologi

Sono stati pubblicati sul bollettino ufficiale del Ministero della giustizia n. 1 del 15 gennaio 2018 il Regolamento del Consiglio nazionale dei Geologi