Permesso abitativo: Il Comune è sempre responsabile
Il Consiglio di Stato con la sentenza 5475/2017 ha deciso che il Comune è sempre responsabile per danni causati legati al rilascio di un permesso abitativo.
Il Consiglio di Stato con la sentenza 5475/2017 ha deciso che il Comune è sempre responsabile per danni causati legati al rilascio di un permesso abitativo.
Novità per i periti con una specializzazione in edilizia. Un provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate ha chiarito che periti industriali e periti industriali laureati in possesso di specializzazione in edilizia, anche riuniti in forma associativa, possono essere abilitati al servizio Entratel di registrazione telematica dei contratti di locazione e del versamento delle relative imposte.
Di conseguenza, gli utenti obbligati alla registrazione dei contratti di locazione e di affitto di beni immobili e al pagamento delle imposte relative alla registrazione, ai canoni per le annualità successive alla prima, alle proroghe, anche se tacite, alle cessioni e risoluzioni dei contratti possono rivolgersi anche agli iscritti all’albo professionale dei periti.
Il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate modifica il decreto dirigenziale 31 luglio 1998 ed è stata motivata con l’osservazione che i periti possiedono i necessari requisiti tecnici ed organizzativi, ma svolgono anche un ruolo significativo nella diffusione e nell’applicazione delle nuove tecnologie e delle procedure informatiche nei rapporti tra cittadini e pubblica amministrazione.
L’obbligo è contenuto in un ddl, il cui iter sta per partire alla camera
Ci vorrà la laurea per esercitare la professione di geometri. Raccogliendo i dettami dell’Unione Europea, sta per iniziare alla Camera l’iter del disegno di legge, firmato dalla deputata Pd Simona Malpezzi e depositata l’otto settembre scorso, che prevede l’obbligo di laurea triennale abilitante per i geometri.
Secondo questo ddl, per accedere alla professione di geometra sarà obbligatorio il possesso della laurea triennale, da conseguire attraverso un percorso con insegnamenti e attività formative in grado di far acquisire le competenze per l’esercizio della libera professione e la padronanza e la conoscenza dei metodi scientifici generali.
Il corso di laurea sarà abilitante, il che significa che l’esame finale sarà considerato equivalente ad un esame di stato, sostenuto e passato il quale i laureati saranno abilitati all’esercizio della professione.
Oggi, un geometra può esercitare la professione solo dopo essersi diplomato in un Istituto tecnico, aver superato l’Esame di Stato e poi svolto un tirocinio di 18 mesi nello studio di un geometra professionista, o di un ingegnere civile, o di un architetto. Col nuovo ddl, tutto questo non servirà più: la legge che verrà discussa istituisce una laurea triennale con il tirocinio già compreso all’interno (vale 30 crediti sui 180 totali), il che rappresenta una novità assoluta tra i titoli professionalizzanti e abilitanti.
L’obbligo non sarà immediato. Il ddl, infatti, prevede la possibilità per coloro che si iscrivono all’istituto tecnico nell’anno scolastico 2017/2018, con preiscrizione nel 2017, potranno scegliere se abilitarsi dopo il diploma, svolgendo i 18 mesi di tirocinio e poi sostenendo l’esame finale – questi studenti si diplomeranno nel luglio 2022 e sosterranno l’esame di stato a novembre 2024 – , o se continuare gli studi. Da gennaio 2025, in ogni caso, l’esame di stato sarà soppresso e si potrà diventare geometra solo con la nuova laurea triennale.
Si delinea sempre più la riforma del lavoro. Nei giorni scorsi è stato stabilito che se i professionisti guadagnano più di 18 mila euro all’anno possono essere considerate vere partite Iva. Si ammorbidiscono quindi le previsioni del testo del disegno di legge, in base al quale il rapporto di lavoro regolato da Partita Iva viene considerato collaborazione coordinata e continuativa se l’ottanta per cento dei corrispettivi dell’anno derivano dallo stesso datore di lavoro, se si possiede una postazione fissa di lavoro presso la sede dell’azienda e se la durata del rapporto è superiore agli otto mesi.
La presunzione che si tratti di finta partita iva non opera però se la prestazione lavorativa è caratterizzata da elevate competenze tecniche e teoriche, acquisite attraverso percorsi formativi o precedenti esperienze.
Allo stesso tempo, non si può passare automaticamente dal rapporto con partita Iva al contratto di collaborazione se le prestazioni sono svolte nell’esercizio di attività per le quali è richiesta l’iscrizione ad un ordine professionale o ad un albo.
Per monitorare l’utilizzo delle false Partite Iva in edilizia il Ministero del Lavoro ha emanato la circolare 16/2008 con cui fornisce le indicazioni utili a fare un distinguo tra chi svolge effettivamente un lavoro autonomo e chi, al contrario, dovrebbe essere inquadrato con un rapporto di lavoro dipendente.
A detta del Ministero, la verifica può essere fatta sul possesso o sulla disponibilità di macchine e attrezzature, come ponteggi, macchine edili ed escavatori, che provi non solo la capacità organizzativa e la possibilità di realizzare le opere in autonomia, ma anche che i macchinari costituiscono un investimento da parte del lavoratore autonomo.
Al contrario, non possono provare l’autonomia del lavoro attrezzature di minore valore come funi, martelli o carriole.
La circolare considera autonome tutte le lavorazioni che avvengono nella fase di completamento dell’opera edile, come i lavori idraulici ed elettrici, i decori, la posa in opera dei rivestimenti, mentre sono quasi sicuramente da regolarizzare con un contratto da dipendente i lavori effettuati durante la realizzazione di opere strutturali del manufatto.
Dopo aver accertato la presenza di una falsa Partita Iva, gli ispettori del Ministero devono verificare anche le violazioni contributive e gli illeciti nell’ambito della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Secondo l’analisi del Centro Studi CNI basata sui dati del Sistema Informativo Excelsior, di fronte ad un trend in crescita di domanda delle imprese continua ad esserci una difficoltà a reperire professionisti sul mercato.
La tutela del paesaggio è al centro dell’attività dei Governo. Lo ha affermato il Ministro Ornaghi, intervenuto in Commissione Territorio del Senato. Come riferito dal ministro, le superfici artificiali sono aumentate del 500 per cento per lo sviluppo demografico, per gli investimenti immobiliari e per le politiche degli enti locali. Il sistema degli espropri per pubblica utilità sembra inoltre favorire il consumo di territorio agricolo.
Il Ministro ha reso noto il suo impegno per l’emanazione di nuovi piani paesaggistici in grado di recuperare il territorio e stabilire specifiche prescrizioni per l’uso delle aree vincolate. Con i nuovi piani dovrebbe diventare operativa la semplificazione prevista dal Decreto legge Sviluppo 70/2011 in base al quale il parere della Soprintendenza sarà obbligatorio, ma non vincolante e dopo 90 giorni si considera comunque favorevole.
Ornaghi ha sottolineato che il Ministero è impegnato anche a promuovere l’iniziativa legislativa per la riqualificazione dei centri urbani e periferici. Passi avanti potranno essere compiuti con le leggi regionali emanate ai sensi del Dl 70/2011, che prevede incentivi volumetrici e delocalizzazione degli edifici incongrui per la razionalizzazione del patrimonio edilizio esistente e delle aree degradate. Si attende inoltre la presentazione di una nuova legge quadro, annunciata dall’Esecutivo, che dovrebbe lanciare il nuovo Piano Città.
Da mercoledì 3 a venerdì 5 novembre 2021 si è tenuto OrientaSud, il più grande evento di orientamento dedicato ai giovani del Sud.
Un’edizione, la 22esima, in modalità completamente digitale in considerazione della situazione epidemiologica del nostro Paese e del target specifico coinvolto.
I giovani hanno potuto visitare l’area espositiva “entrando” virtualmente negli stand per raccogliere tutte le informazioni utili e richiedere un videocolloquio con i referenti per approfondimenti. Hanno inoltre partecipato a tutte le attività̀ in “aula”.
Tra i vari interventi molto interessante quello dell’INPS in materia di contratti di lavoro
“L’Inps è un ente che si occupa di tante cose. Molti di voi diventeranno clienti assicurati Inps, parte dei 23 milioni di clienti che fanno parte del 92% della forza lavoro”, dice la Dottoressa Francesca Belloni dell’INPS.
Nel workshop sono state presentate ai giovani le possibilità che possono avvenire durante il corso dell’età lavorativa delle situazioni più disparate per cui non si può percepire più un reddito
“Il tirocinio o stage non è un rapporto di lavoro ma è un periodo di orientamento e formazione. Solitamente si è inseriti o durante o dopo il rapporto scolastico, non c’è retribuzione (nessuna busta paga) e non c’è contribuzione. Ma c’è la tutela sugli infortuni”. Quando invece si viene assunti come dipendenti, quindi con un contratto di lavoro, gli obblighi previdenziali sono a carico del dato di lavoro. “A volte succede che i versamenti contributivi e gli altri oneri non sono totalmente allineati ma l’importante è che vengano versati”. Di questa tipologia di contratto fa parte l’apprendistato che è rivolto ad una fascia di popolazione giovane, dai 15 ai 29 anni, garantisce una formazione durante il periodo lavorativo ed è a tempo indeterminato (fino alla durata per legge prevista dell’apprendistato cioè dai 4 ai 5 anni). Questa tipologia prevede tutti gli obblighi contrattuali di versamento sia previdenziale, sia riguardo ammortizzatori sociale come malattia e disoccupazione.
Obbiettivi
Il corso è rivolto a coloro che, al fine di mantenere l’abilitazione al ruolo di Coordinatore della sicurezza nei cantieri edili, necessitano di aggiornare il proprio profilo secondo quanto stabilito dal D.Lgs. 81/08. Il Coordinatore della sicurezza è una figura indispensabile per garantire lasicurezza sul lavoro nei cantieri edili in fase di progettazione e realizzazione.
Parte teorica
Corso Aggiornamento Coordinatore Sicurezza 40 ore
Ordine degli Ingegneri di Brindisi
inizio corso 19/03/2012
Fornire adeguata preparazione e aggiornamento in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro.
Il corso è rivolto ai professionisti che soddisfano i requisiti di cui all’art. 98. Comma 1 del D.Lgs. 81/08.
Con l’iscrizione il partecipante dichiara di essere in possesso dei requisiti necessari per partecipare al corso e si esonera Beta Formazione S.r.l. da ogni responsabilità.
Betaformazione s.r.l.
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