Reddito professionisti, dal Fisco chiarimenti sulla contabilità semplificata

Chiarimenti del Fisco per i professionisti che utilizzano la contabilità semplificata. L’Agenzia delle Entrate con la Risoluzione 80/E/2012 ha spiegato che il documento riepilogativo, contenuto nell’articolo 6 del Dpr 695/1996, può essere utilizzato non solo per annotare le fatture attive o passive di importo inferiore a 300 euro, ma anche ai fini delle imposte sui redditi.
contabilitaNel documento riepilogativo devono essere indicati i numeri delle fatture, l’ammontare complessivo imponibile delle operazioni e l’ammontare dell’imposta distinto per aliquota applicata.
In altre parole, è possibile usare il documento riepilogativo per la registrazione degli incassi e dei pagamenti ai fini della determinazione del reddito professionale. A patto che, precisa la risoluzione delle Entrate, le fatture emesse o ricevute, annotate nel documento, siano state saldate.
Ciò significa che, ad esempio, non contribuiscono a formare reddito e non valgono per la determinazione delle imposte le fatture emesse,ma per le quali non è stato ancora incassato il pagamento.
Le fatture emesse o ricevute nel periodo di riferimento del documento riepilogativo, ma non ancora incassate, dovranno quindi essere annotate separatamente anche se il loro importo non supera i 300 euro.

Realtà Aumentata per professionisti: il corso Beta Formazione

Realtà Aumentata per professionisti: il corso Beta Formazione.

Applicazioni e Tecnologie nel corso online “Augmented Reality: Teoria ed Applicazioni”.

La realtà aumentata, conosciuta anche come Augmented Reality (AR), è una tecnologia che sta riscuotendo molto successo. Le sue applicazioni pratiche (pensiamo ad esempio al campo dell’ingegneria, dell’architettura, la navigazione satellitare) fanno sì che sia un settore in forte espansione. Il fascino e la complessità di questa tecnologia la rendono di fatto un oggetto di studio molto interessante per i professionisti. Per questo Beta Formazione ha deciso di dedicarvi un corso introduttivo: “Augmented Reality: Teoria ed Applicazioni”.

Il corso pone le basi e introduce agli strumenti fondamentali dell’AR. Rivolto ad architetti, ingegneri, geometri, geologi periti industriali e agrari e presente sulla piattaforma di Formazione Continua Illimitata, il programma si snoda tra gli aspetti teorici e pratici, partendo dalle tappe fondamentali dell’Augmented Reality fino alle diverse tipologie di tracking.

Ma che cos’è, di preciso, la Realtà Aumentata?

La Realtà Aumentata: una delle nuove frontiere della tecnologia digitale.

Come suggerisce il nome, la Realtà Aumentata è una particolare tecnologia che permette di potenziare o aumentare la percezione di determinati elementi della nostra realtà fisica: oggetti che sono stati manipolati o modificati attraverso il ricorso a software specifici, dotati di dispositivi di tracciamento e rendering. Il risultato che si ottiene è quindi una grafica interattiva, virtuale, che arricchisce il mondo fisico reale di nuovi dati (immagini, modelli 3D, elementi multimediali). Un esempio molto semplice è proprio il navigatore satellitare, che permette di avere una visione di un percorso reale arricchito con dati e informazioni. Le possibilità di impiego di questa tecnologia sono in realtà molteplici e ancora non del tutto esplorate: ed è proprio questo a renderla ancora più affascinante.

Visita il link per maggiori informazioni sul corso “Augmented Reality: Teoria ed Applicazioni”.
Per altri dettagli, puoi scrivere scrivi una mail a assistenza@betaformazione.com o chiamare il numero 0545 916279.

Razionalizzazione spesa pubblica, il Governo cerca di non aumentare l’Iva

Governo al lavoro per evitare l’aumento dell’Iva che dovrebbe scattare da ottobre. L’esecutivo ha emanato nei giorni scorsi un nuovo decreto sulla revisione della spesa, che integra la legge recentemente approvata con nuove misure per il contenimento dei costi.

Il nuovo decreto propone di far slittare al 30 settembre il termine per il riconoscimento del requisito di ruralità degli immobili appartenenti all’azienda agricola, che serve a evitare il pagamento dell’Ici riferita al 2011. Il decreto prevede inoltre la nullità dei contratti stipulati da centrali di committenza diverse dal Consip, il divieto di inserimento di clausole arbitrali nei contratti di servizio e, dal 2014, l’affidamento diretto solo nei confronti di società a capitale interamente pubblico per valori inferiori a 200 mila euro. Proposta inoltre la vendita degli alloggi di servizio appartenenti al Ministero delle Difesa. Le misure dovrebbero consentire un risparmio di 4.5 miliardi per il 2012, 10.5 miliardi nel 2013 e 11 miliardi per il 2014, che consentirà di evitare l’aumento dell’Iva per la fine del 2012 e per il primo trimestre del 2013.

Quinto conto energia, lunedì via alle nuove tariffe

fotovoltaicoEntra in vigore lunedì 27 agosto il nuovo sistema di incentivazione per gli impianti fotovoltaici previsto dal Quinto Conto Energia. La sua applicazione terminerà dopo 30 giorni dal raggiungimento di un tetto di 6,7 miliardi di euro di costo cumulato degli impianti.
Analogamente, il Quarto Conto Energia ha avuto la sua fine a metà luglio, quando è stata raggiunta la soglia di 6 miliardi di euro, segnalata dal Gse, Gestore dei servizi energetici, all’Aeeg,  Autorità per l’energia elettrica e il gas, che ha fissato l’inizio del nuovo sistema. La nuova procedura prevede infatti che l’applicazione del nuovo sistema inizi dopo 45 giorni dall’adozione della delibera con cui l’Autorità per l’energia elettrica e il gas individua la data in cui il tetto di 6 miliardi di euro è stato raggiunto.
Nel nuovo sistema di incentivi alvune tipologie di impianto non hanno l’obbligo di iscriversi al registro. Si tratta di quelli di potenza fino a 50 kW, realizzati su edifici con moduli installati al posto di coperture in eternit o amianto, quelli di potenza fino a 12 kW, inclusi gli impianti costruiti dopo una ristrutturazione e i potenziamenti per incrementi di potenza inferiore a 12 kW. Sono esenti anche gli impianti integrati con caratteristiche innovative, gli impianti di potenza compresa tra 12 e 20 kW e quelli realizzati dal settore pubblico con procedure di pubblica evidenza.
Gli altri impianti per usufruire degli incentivi devono invece iscriversi in appositi registri in modo da rientrare nei limiti massimi di costo indicativo cumulato annuo degli incentivi, fissati in 140 milioni di euro per il primo registro, 120 milioni di euro per il secondo e 80 milioni per quelli successivi.
Per gli impianti entrati in esercizio prima di lunedì 27 continua invece ad applicarsi il vecchio sistema di incentivazione.

Quinto conto energia, Gifi Anie: entrata in vigore a ottobre per salvaguardare i diritti acquisiti

Il Quinto conto energia è un provvedimento miope che non valorizza, ma danneggia la filiera produttiva del fotovoltaico italiano. Lo ha affermato il presidente di Gifi – Anie Valerio Natalizia sostenendo che a marzo il 6.4% della domanda elettrica è stata soddisfatta dal fotovoltaico, contribuendo parallelamente a calmierare il prezzo dell’elettricità nelle ore di picco per effetto peak shaving. Nel 2011 in questo modo sono stati risparmiati 400 milioni di euro, ma i vantaggi riguardano anche i livelli occupazionali crescenti.
Secondo Natalizia oggi è ancora necessario incentivare la produzione di energia da fotovoltaico
per traghettare la tecnologia verso la piena competitività. Per salvaguardare i diritti acquisiti, quindi, il Quinto conto energia dovrebbe entrare in vigore non prima del primo ottobre ed essere strutturato senza registri ma con un sistema che al crescere della potenza installata preveda la diminuzione dell’incentivo. Gifi Anie nei giorni scorsi ha inoltre proposto l’esenzione IMU per tutti gli edifici fotovoltaici ed un credito fiscale per famiglie e imprese che producono energia fotovoltaica ed altri strumenti che vanno nella direzione di una piena liberalizzazione del mercato elettrico e una competizione libera da incentivi.

Quinto Conto Energia, dal Gse le regole applicative

Il  Gse, Gestore dei servizi energetici, ha pubblicato le regole applicative per l’iscrizione ai registri e il riconoscimento delle tariffe incentivanti previste dal Quinto Conto Energia.

Come stabilito dal Decreto Ministeriale del 5 luglio 2012, che ha introdotto il nuovo sistema di incentivi, il Gse entro trenta giorni dall’entrata in vigore del decreto è stato tenuto a spiegare come accedere agli incentivi ed eventualmente iscriversi al registro degli impianti.

Oltre a fornire un quadro normativo di riferimento, il documento spiega la procedura per la richiesta degli incentivi e la verifica dei requisiti generali perché gli impianti siano ammessi agli incentivi.

Come richiesto dalla delibera Aeeg Arg/elt 4/10, per gli impianti fotovoltaici e gli impianti fotovoltaici a concentrazione di potenza uguale o superiore a 200 Kw è richiesta la compilazione di un modello online per la raccolta delle informazioni tecniche dell’impianto e l’indicazione dei parametri elettrici.

 

Pubblicata la prima nota dei Lavori Pubblici sulle NTC 2018

Il 22 marzo è entrato in vigore l’aggiornamento delle NTC 2018, le Norme Tecniche per le Costruzioni. Il Consiglio Superiore dei lavori Pubblici ha pubblicato la prima Nota

Pubblicata la nuova norma UNI 10200:2018

Lo scorso 11 ottobre è stata pubblicata la nuova versione della norma UNI 10200 relativa ai criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione invernale, estiva e di acqua calda sanitaria per gli edifici dotati di impianto centralizzato.

Pubblicata la legge Sblocca Cantieri

Lo Sblocca Cantieri è legge: è stata infatti pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge 55/2019, che detta nuove regole per la disciplina delle gare.

Manutenzione (KPI) su tutti i beni fisici

Pubblicata da UNI la nuova prassi di riferimento sugli indicatori di prestazione della manutenzione (KPI) su tutti i beni fisici

È Stata di recente pubblicata una nuova norma UNI relativa alle manutenzioni.
In un mondo sempre più attento ai consumi diventa essenziale applicare una corretta manutenzione a tutti i beni.
Ecco che troviamo una nuova prassi con indicatori di prestazione della manutenzione
Tali indicatori (KPI) della Funzione di Manutenzione si applicano a tutti i beni fisici, siano essi industriali, infrastrutture, edifici civili, sistemi di trasporto, ecc.

Questi indicatori dovrebbero essere usati per:

  1. misurare lo stato;
  2. effettuare confronti (benchmark interni ed esterni);
  3. fare diagnosi (analisi dei punti di forza e di debolezza);
  4. identificare obiettivi e definire i traguardi da raggiungere;
  5. pianificare le azioni di miglioramento;
  6. misurazione regolare dei cambiamenti nel tempo.

In ambito normativo è la commissione Manutenzione che si è occupata di recente di recepire anche in lingua italiana la EN 15341.
Questo documento descrive un sistema per la gestione degli indicatori di manutenzione atti a misurarne le prestazioni nel quadro di fattori d’influenza quali gli aspetti economici, tecnici ed organizzativi, per valutare e migliorare la sua efficienza ed efficacia al fine di raggiungere l’eccellenza nella manutenzione dei beni tecnici.
La manutenzione di software non è trattata nella norma; è tuttavia considerata la manutenzione di entità e sistemi contenenti software.
La funzione di manutenzione opera in diversi impianti industriali, insediamenti, infrastrutture, agendo in diversi ambienti di riferimento e contesti di diverse dimensioni, strutture, obiettivi, vincoli specifici e fattori di influenza. In questo contesto, è opportuno definire un modello organizzativo della funzione di manutenzione, come riferimento da implementare in relazione agli obiettivi richiesti, alle risorse disponibili e ai vincoli esistenti.
Il modello considera che, per il raggiungimento degli obiettivi assegnati e dell’eccellenza, la funzione di manutenzione deve utilizzare un’appropriata combinazione o parti di varie discipline quali HSE (Salute-Sicurezza-Ambiente), Amministrazione, ICT (Tecnologie informatiche e di comunicazione), ecc.

È compito della direzione:

a) implementare appropriate risorse, conoscenze, regole, procedure e attività;

b) selezionare il modo in cui la manutenzione deve costruire e organizzare le varie materie e discipline nelle seguenti sottofunzioni/aree:

  •  HSE sulla manutenzione;
  • direzione della manutenzione;
  • competenza del personale di manutenzione;
  • ingegneria della manutenzione;
  • organizzazione e supporto della manutenzione;
  • amministrazione e forniture.

All’interno della UNI EN 15341 sono riportati i seguenti riferimenti normativi:

1. EN 13306 Maintenance – Maintenance terminology;
2. EN 15628 Maintenance – Qualification of maintenance personnel;
3. IEC 60050-192 lnternational Electrotechnical Vocabulary (IEV) – Part 192: Dependability.

Fonte UNI