Fondo Kyoto e Solare Termico: le Osservazioni di Assotermica

Il Solare termico potrebbe essere svantaggiato dal Fondo Kyoto. È quanto emerge dalle dichiarazioni di Cassandrini, responsabile per Assotermica del settore rinnovabili, che ha lamentato come il solare termico possa beneficiare degli incentivi solo passando attraverso una Esco.

Come riportato da più fonti, a detta di Assotermica, le Esco possono già accedere ai finanziamenti grazie alla loro natura. Al contrario, imprese e condomini potrebbero restare esclusi.

Il responsabile di Assotermica ha inoltre sottolineato che tra gli interventi che possono accedere al fondo compare il fotovoltaico, che già usufruisce di altre agevolazioni, così come trigenerazione teleriscaldamento.

Secondo le stime di Cassandrini, il solare termico è efficace per il raggiungimento degli obiettivi di efficientamento energetico. È quindi importante che chi realizza questi interventi non incappi in tempi lunghi per l’ammortizzazione dei costi.

Edifici a Basso Consumo Energetico: Mercato in Crescita

Convengono gli investimenti nell’industria dell’edilizia sostenibile. Lo sostiene Pike Energy Research, gruppo di ricerca e marketing che prevede una crescita del mercato degli edifici a energia quasi zero, cioè ad altissime prestazioni energetiche. Secondola Direttiva2010/31/CE, dal 2021 tutti gli edifici, sia pubblici che privati, dovranno essere realizzati secondo criteri in grado di rendere i consumi prossimi allo zero.

Dato che sempre più realtà, come ad esempio Stati Uniti e Giappone, si stanno sensibilizzando al tema dell’efficienza e del risparmio energetico, le stime emerse lasciano presupporre che il mercato degli immobili efficienti frutterà circa 700 miliardi nel 2020 e più di mille nel 2035.

Previsioni simili potrebbero fare da traino agli investimenti, che al momento devono fare i conti con gli alti costi iniziali. Anche se la tecnologia per realizzare edifici al alte prestazioni è disponibile in diverse zone, e se i bassi consumi consentono di ripagare gli investimenti iniziali, il mercato sembra ancora essere frenato dai costi di avvio.

Ristrutturazioni e Riqualificazioni Energetiche: Agevolazioni solo con Fedele Ricostruzione

Le ristrutturazioni edilizie implicanti la demolizione dell’edificio godono delle detrazioni del 36% solo in caso di fedele ricostruzione. Lo hanno chiarito gli esperti del Fisco rispondendo alla domanda di un contribuente che aveva chieste se fossero o meno agevolabili i lavori “innovativi”di demolizione e ricostruzione per la riqualificazione.

L’Agenzia delle Entrate, richiamando altre pronunce degli anni precedenti, ha nuovamente affermato che le detrazioni del 36% per le ristrutturazioni e quelle del 55% sugli interventi di riqualificazione energetica spettano solo nel caso in cui si rispetti la volumetria e la sagoma dell’edificio preesistente.

Di conseguenza, non potranno essere agevolati gli interventi di demolizione e ricostruzione con ampliamento volumetrico. L’ampliamento si configura infatti come nuova costruzione, mentre la detrazione si applicherà solo alle spese riferite alla parte ricostruita fedelmente all’edificio preesistente.

 

 

Accesso alle professioni, tirocini e preventivi, pronto il quadro normativo

Le professioni sono in fase di trasformazione dopo il decreto sulle liberalizzazioni. Tra i cambiamenti, intervenuti durante la discussione della norma in Senato, c’è la cancellazione dell’obbligo del preventivo scritto su richiesta del cliente, che è stato sostituito dal preventivo di massima, in grado di prendere in considerazione aspetti che al momento del conferimento dell’incarico possono risultare imprevedibili.

Novità ed idee sono confluite nel Professional Day del primo marzo.

Il presidente del Cni, Consiglio nazionale degli ingegneri, Armando Zambrano, propone che chi abbia svolto un tirocinio possa sostenere un esame di stato più semplice per accedere alla professione di ingegnere. Come emerge da agenzie e fonti di stampa, dato che al momento che il tirocinio non è necessario per accedere all’esame di stato, si potrebbe creare un doppio binario.

Secondo il presidente del Cnappc Leopoldo Freyrie, ci sarebbe ancora da lavorare sulle reti professionali, che dovrebbero essere equiparate alle reti di impresa.

 

Efficienza Energetica in Edilizia: Legambiente Elegge i Comuni più Meritevoli

Legambiente ha lanciato il regolamento edilizio d’Italia. In occasione del settimo anniversario del Protocollo di Kyoto, l’iniziativa spinge i Comuni a investire in innovazioni energetiche e ambientali. Il presidente Edoardo Zanchini spiega che si cerca di mettere insieme le parti migliori dei regolamenti edilizi italiani in modo da crearne uno che punti all’eccellenza azzerando i consumi energetici, ma anche migliorando il comfort degli spazi pubblici e delle abitazioni.

Tra gli obiettivi più importanti ci sono infatti la riduzione dei consumi energetici col miglioramento dell’efficienza, l’utilizzo delle rinnovabili, le azioni sul ciclo dell’acqua, l’impiego di materiali sostenibili, l’isolamento acustico e la permeabilità dei suoli.

Nella classifica di Legambiente, per l’isolamento termico spicca il comune di Collegno (TO), per i serramenti Bassano del Grappa e per l’integrazione delle rinnovabili Lignano Sabbiadoro. A Modena va il premio per le tecnologie al servizio dell’efficienza energetica, a Bergamo quello per l’orientamento degli edifici e a meratese il primo posto per il risparmio idrico.

Fotovoltaico: Ifi Propone la Selezione per gli Incentivi

Il fotovoltaico italiano chiede tutela nei confronti delle produzioni esterne. Il Comitato Ifi, Industria fotovoltaica italiana, propone l’abolizione delle norme che riconoscono il premio “Made in Eu” anche ai moduli non europei, realizzati con almeno un componente prodotto in Europa. Disposizioni che, sottolinea Ifi, concedono le tariffe incentivanti emesse dal Gse anche a questi prodotti.

Ifi mette in guardia dal rischio che proliferino le importazioni di prodotti extra Ue, che pur essendo riconosciuti in dogana come non europei, avrebbero comunque accesso al premio di qualità di prodotto europeo. In questo modo, a parere del comitato l’industria nazionale potrebbe rischiare il collasso, soprattutto considerando i prezzi più bassi e l’eventualità che vengano praticate politiche commerciali di dumping.

Appalti, iniziative a favore della trasparenza

Appalti pubblici più trasparenti. Possibile con gli Open Data, seguendo un modello già consolidato a livello internazionale. Gli open data forniscono ai cittadini informazioni sulla gestione degli appalti pubblici e sulla presenza di possibili conflitti di interesse, tentando di mettere il sistema al riparo dalla corruzione.

Come emerge da fonti di stampa, le banche dati on line sugli appalti pubblici sono numerose, ma normalmente non sono open data. Significa cioè che anche quando l’accesso è gratuito e il servizio non è pensato solo per le aziende in cerca di appalti, i dati non sono disponibili con licenze aperte. Ad esempio, il servizio Visto, Visualizzazione interattiva della stima dei tempi delle opere, calcola le fasi di attuazione dei lavori. In Italia al momento esistono programmi per la verifica delle spese nei Comuni. Non sembrerebbero esserci invece iniziative per contro il conflitto di interesse.

 

Riforma Professioni: il Cnappc Spiega come muoversi tra le Novità

Travagliato il percorso della riforma delle professioni. Tra i diversi obblighi degli addetti ai lavori c’è la cancellazione delle tariffe, con tutte le considerazioni in termini di parametri di riferimento e rischi per la qualità, che nei giorni scorsi hanno infiammato il dibattito politico.

Il Cnappc interviene quindi in questo panorama confuso con un vademecum che ripercorre i passi fondamentali della riforma, iniziata su iniziativa del Governo Berlusconi per attuare le indicazioni date dall’Unione Europea nel 2004. Finora l’iter di modifica degli ordini professionali si è inserito in diversi provvedimenti: il Dl 138/2011, il Dl 148/2011,la legge di stabilità 183/2011, il Dl alva Italia 201/2011 e il decreto sulle liberalizzazioni 1/2012.

Il Cnappc specifica che dal 24 gennaio sono operativi l’obbligo del contratto scritto e dell’assicurazione, introdotte dal Dl 1/2012, ma la situazione potrebbe anche cambiare con la conversione in legge. Le novità su tirocinio, formazione, organi di disciplina e pubblicità dovranno essere integrati negli ordinamenti professionali entro il 13 agosto 2012. Le società tra professionisti dovranno invece essere regolamentate entro il 12 maggio 2012.

Le misure, specifica il Cnappc, integrano e correggono, ma non stravolgono gli ordinamenti professionali. Continua infatti ad essere necessaria la laurea. Allo stesso modo, la professione di architetto mantiene la sua specificità perché, pur essendo considerata dall’Unione Europea una attività di impresa, deve salvaguardare l’interesse pubblico.

Tra i nuovi obblighi compaiono il tirocinio di 18 mesi, di cui 6 nel periodo universitario, corsi di formazione permanente, la presentazione ai clienti di una assicurazione di responsabilità e l’indicazione del livello di complessità dell’incarico all’interno del contratto, che deve essere scritto.

Le tariffe non costituiranno più un parametro di riferimento per la contrattazione. Si potranno creare società tra professionisti che, in attesa di un regolamento ad hoc, potranno rifarsi alle norme del Codice Civile.

Il Consiglio nazionale dovrà infine redigere nuove regole deontologiche, che saranno approvate dal Ministero della Giustizia e verificate dall’Antitrust.

Impatto Acustico e Gestione Acque Reflue, Meno Adempimenti per le PMI

In arrivo semplificazioni per le piccole e medie imprese. È entrato in vigore il 18 febbraio il DPR 227/2011, che semplifica gli adempimenti amministrativi in materia ambientale a carico delle piccole e medie imprese ai sensi del Decreto Legge 78/2010.

Lo snellimento delle procedure riguarda in primo luogo l’impatto acustico e l’autorizzazione agli scarichi. Secondo la nuova norma, nelle piccole e medie imprese, seguendo alcuni criteri gli scarichi possono essere assimilati alle acque reflue domestiche.

Il nuovo provvedimento, inoltre, prevede che le attività a bassa rumorosità non hanno l’obbligo di presentare i documenti previsti dal DPR 447/1993. Allo stesso tempo, entro i limiti prestabiliti dalla legge, la documentazione di impatto acustico può essere resa con dichiarazione sostitutiva di atto notorio.

Rinnovabili: fissati i criteri per verificare il raggiungimento degli obiettivi UE

Approvata la metodologia per verificare il raggiungimento degli obiettivi europei del 20-20-20. È stato pubblicato di recente un decreto ministeriale che attua il Decreto legislativo 28/2011 per il recepimento della normativa europea e il raggiungimento dell’obiettivo comunitario in base al quale, entro il 2020, il 17% dell’energia elettrica dovrà essere prodotta da fonti rinnovabili.

Il decreto fissa la metodologia per il calcolo della quota di energia da fonti rinnovabili per il riscaldamento e raffrescamento sul consumo finale e della quota di rinnovabili nei trasporti.

I dati saranno raccolti dal Gse e usati per l’elaborazione del Bilancio energetico nazionale.