Annunci immobiliari, Anit: non può essere autocertificata la classe G

Anit chiarisce che negli annunci immobiliari non può essere auto dichiarata la classe G. Secondo la normativa in vigore, dal primo gennaio 2012 negli annunci deve essere indicata la prestazione energetica dell’edificio. A tal proposito, però, l’associazione nazionale per l’isolamento termico e acustico chiarisce che sono escluse le locazioni. L’unica eccezione al momento è costituita dalla Lombardia, che ha esteso l’obbligo per gli affitti. Il D.lgd 28/2011 richiede un indice di prestazione energetica, non specificando se globale o parziale. Secondo Anit, però, il D.lgs 192/2005 afferma che l’indice di prestazione energetica Ep è il consumo di energia primaria totale riferito all’unità di superficie utile o al volume lordo. Ne consegue che bisogna indicare l’indice globale, mentre non è richiesta la classe energetica, il che dà una maggiore idea dei consumi, evitando il confronto tra le classi energetiche, che nelle Regioni cambiano in base alle diverse normative. Dato che negli annunci immobiliari è richiesto l’indice e non la classe, non può quindi essere autocertificata la classe G.

 

Limiti di capitale nelle società di progettazione, l’Oice fa il punto della situazione

Secondo il Presidente dell’Oice Gabriele Giacobazzi i progettisti dovrebbero avere una visione più imprenditoriale del loro ruolo. Secondo indiscrezioni di stampa, la libertà di impresa è un principio irrinunciabile, quindi non si può pretendere di limitare il contributo di capitale nelle società di progettazione. Gli ordini professionali, secondo Giacobazzi, dovrebbero essere più aperti verso le società di progettazione, la cui attività dovrebbe essere assimilata a quella di impresa, anche se rimangono alcuni nodi aperti, come le forme societarie o la responsabilità personale.
Per Giacobazzi, l’opposizione che gli ordini opposero alla Legge Merloni contribuì alla disgregazione della centralità del progetto e fece in modo che le imprese di costruzione si riappropriassero di alcune parti del processo progettuale. Tra gli aspetti da considerare per ottenere il quadro completo della situazione c’è anche la dimensione ridotta dei progettisti italiani, con le sue ripercussioni sul mercato internazionale. Approfondisci l’argomento su : OICE: no a limiti di capitale nelle Società di progettazione

 

 

Iva agevolata per la manutenzione degli impianti tecnologici condominiali

Nuove spiegazioni dall’Agenzia delle Entrate sulle agevolazioni fiscali per gli interventi di manutenzione svolti all’interno del Condomini.
Gli esperti del Fisco hanno affermato che l’aliquota Iva agevolata al 10 per cento può essere applicata alle prestazioni che riguardano gli interventi di manutenzione delle parti comuni di condomini destinati prevalentemente ad abitazione, cioè edifici la cui superficie totale dei piani fuori terra è destinata per oltre il 50% a uso abitativo. Secondo l’Agenzia delle Entrate, l’Iva al 10 per cento vale anche alle prestazioni di manutenzione di impianti tecnologici, quali ascensori, impianti di riscaldamento.
Al contrario, l’agevolazione non può essere applicata alle prestazioni dei professionisti, come geometri, ingegneri, architetti e a quelle che non possono inquadrarsi nell’edilizia, come la pulizia delle aree comuni condominiali.

 

Imposte e Edilizia : in Dirittura d’arrivo la Legge sulle Liberalizzazioni

È in dirittura d’arrivo l’approvazione del ddl sulle Liberalizzazioni, contenente diverse misure che incidono sul settore edile. Confermato il ripristino dell’imponibilità ad Iva su opzione, per le sole cessioni e locazioni di alloggi sociali, così come la possibilità, per le imprese, di separare contabilmente e fiscalmente le operazioni di cessione di abitazioni esenti da quelle imponibili ad IVA. I Comuni potranno introdurre aiuti alle imprese di costruzioni abbassando l’aliquota Imu sugli immobili invenduti. L’agevolazione, che non può avere una durata maggiore a tre anni, rappresenta una facilitazione non indifferente per il mondo imprenditoriale, che a causa della crisi e del crollo delle compravendite ha visto aumentare il numero di immobili presenti nel proprio magazzino. D’altra parte bisogna però considerare che, in base alle norme vigenti, i proventi dell’Imu vanno suddivisi tra Stato e Comune. Se un ente locale opta per l’abbassamento delle aliquote, le sue entrate diminuiranno, ma questo sarà sempre tenuto a versare la quota di competenza dello Stato. Leggi il decreto sulle liberalizzazioni

Certificazione Energetica negli Annunci Immobiliari, a che punto siamo

E’ quasi a metà strada l’indicazione dell’indice di prestazione energetica negli annunci immobiliari. Il Gruppo Tecnocasa ha stimato che su 95.625 annunci immobiliari, il 48,92% riportano il valore di Ipe, ossia l’Indice di prestazione energetica. Secondo l’attuale normativa, dal primo gennaio 2012 tutti gli annunci di vendita di edifici o singole unità immobiliari devono infatti riportare l’Ipe, contenuto nell’Ace, Attestato di certificazione energetica dell’immobile, e la classe di prestazione energetica.

Secondo Marco Prosdocimi, responsabile servizi informativi Tecnocasa, è necessario fare attenzione alle singole normative che in ogni Regione applicano le disposizioni nazionali. Il Lombardia ad esempio, riporta Prosdocimi, l’obbligo di riportare indice di prestazione e classe energetica vale anche per le locazioni. Allo stesso tempo, non si può auto dichiarare la classe G, cioè la più bassa, divieto vigente anche in Piemonte ed Emilia Romagna.

Approfondisci l’argomento:  Classe energetica solo negli annunci immobiliari

Iva Agevolata per le Ristrutturazioni, Chiarimenti dal Fisco

Le ristrutturazioni godono dell’aliquota Iva agevolata. Ad affermarlo sono gli esperti del Fisco, che hanno risposto alle domande di un contribuente che, dopo aver acquistato un immobile, aveva affidato a una ditta i lavori di ristrutturazione, pagando e fatturando a suo nome i materiali necessari.

L’Agenzia delle Entrate
ha affermato che l’aliquota agevolata al 10 per cento si applica anche ai lavori di recupero del patrimonio edilizio realizzati su fabbricati residenziali. Per usufruirne non occorre indicare in fattura il costo della manodopera utilizzata. Al contrario, fino al 13 maggio 2011, l’indicazione era obbligatoria per beneficiare del 36% sulle spese di recupero del patrimonio edilizio e del 55% sulle spese per la riqualificazione energetica.
L’Iva agevolata, spiegano le Entrate, si applica a prestazioni di servizi dipendenti da contratti di appalto o d’opera relativi alla realizzazione degli interventi di restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione, acquisto di beni, con esclusione di materie prime e semilavorati, forniti per la realizzazione degli stessi interventi di restauro, risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia.
Sono inoltre agevolate le forniture dei beni finiti, cioè porte, infissi esterni, sanitari, e caldaie, che nonostante incorporati nella costruzione, conservano la propria individualità.
L’agevolazione spetta sia quando l’acquisto è fatto direttamente dal committente dei lavori, sia quando ad acquistare i beni è la ditta o il prestatore d’opera che li esegue.  Approfondisci l’argomento  Iva agevolata per i lavori di ristrutturazione edilizia

 

Professionisti laureati: in calo occupazione e retribuzioni

Preoccupanti i bilanci del consorzio universitario Almalaurea, che ha tracciato un quadro della disoccupazione nelle professioni ad alta specializzazione. Secondo quanto emerge dal rapporto stilato da Almalaurea e da fonti di stampa, prima del 2008, cioè precedentemente allo scoppio della crisi economica, il numero di occupati altamente qualificati è calato, ponendosi in controtendenza rispetto al resto d’Europa.
Il livello di disoccupazione sembra colpire maggiormente i laureati specialistici e quelli a ciclo unico, come quelli in architettura. Il mercato, però fa fatica anche ad assorbire i laureati in ingegneria, che tradizionalmente hanno sempre avuto meno difficoltà a trovare lavoro dopo il completamento del loro ciclo di studi.
Ad emergere sono anche l’aumento del precariato, con contratti a tempo determinato o interinale, e l’abbassamento del livello delle retribuzioni. In particolare, a 10 anni dalla laurea un ingegnere guadagna in media 2.018 euro al mese, mentre lo stipendio di un architetto si aggira intorno ai 2.018 euro mensili.
Secondo le stime di Almalaurea, le donne sono ulteriormente penalizzate dal sistema, sia in termini di livelli retributivi che di percentuali di lavoratrici con contratti stabili. Approfondisci l’argomento :  Occupazione e redditi in calo: laureati, aumentano i disagi

Sicurezza edifici: mercato in espansione

Anciss, associazione aderente a Confindustria Anie, che rappresenta le associazioni operanti nella sicurezza e automazione degli edifici, presenta una analisi sulla situazione dell’industria italiana del settore.

Nel 2011 il fatturato è aumentato del 4,9%. Ad aumentare sono state sia le vendite interne che le esportazioni in Europa.

Il mercato della sicurezza ha avuto origine negli anni ’70, momento in cui si sono delineate anche figure professionali specifiche, per raggiungere il massimo sviluppo negli anni ’80. nel 2000 il giro d’affari è cresciuto del 5% per estendersi anche alla protezione dei beni culturali. Nel frattempo i cambiamenti investono anche il settore della normativa tecnica.

Nell’ultimo periodo, un nuovo impulso è dato dallo sviluppo della home automation. Per il futuro si stima una ulteriore crescita nel senso dell’integrazione dei sistemi per la razionalizzazione complessiva del sistema urbani e il ripensamento dell’edilizia con il concetto di edificio intelligente.

 

Cnappc, il Pgt di Milano come esempio di sviluppo sostenibile

Il Pgt di Milano può essere una occasione perché la città esca dalle logiche urbanistiche regolatorie per incidere sulla qualità dell’habitat e della vita quotidiana. È il monito di Leopoldo Freyrie, presedente del Cnappc, Consiglio nazionale architetti pianificatori paesaggisti e conservatori.

Così come dovrebbe avvenire anche nelle altre città, il Pgt dovrebbe introdurre norme innovative sulla rigenerazione urbana, azzerrare il consumo di suolo e puntare sul recupero di case e quartieri, con edifici in classe A, capaci di utilizzare materiali ecologici, riciclare l’acquaseparare i rifiuti.

L’incentivo dovrebbe essere costituito dai premi volumetrici e dallo sconto sugli oneri di urbanizzazione per le ristrutturazioni e le nuove edificazioni, che dovrebbero far riferimento a concorsi di architettura, banditi anche da privati.

 

Cessazione attività Soa, l’Authority spiega come ottenere l’attestazione

L’Autorità di Vigilanza sui contratti publici spiega come, ai sensi del Regolamento attuativo del Codice Appalti, nel caso in cui alcune Soa decadano dall’autorizzazione, l’Authority possa designare un’altra Soa e trasferirle i documenti dell’impresa precedentemente curata dalla Soa che perde il titolo.

La Soa è tenuta a comunicare la cessazione dell’attività alle imprese qualificate e a quelle in attesa della qualificazione entro 15 giorni. Le imprese possono indicare un’altra Soa cui trasferire la documentazione. Se l’impresa non provvede, l’Authority entro 45 giorni designa la nuova Soa. La designazione avviene per sorteggio nel rispetto del criterio dell’equità.