Ricostruzione post sisma, le proposte di Assobeton

Osare per ricostruire. È l’appello del presidente di Assobeton Renzo Bullo, a detta del quale la ricostruzione dell’Emilia deve diventare un esempio per dimostrare come sia possibile ripianificare il territorio secondo una maggiore razionalità, ma anche un migliore senso estetico.

Per Bullo, i nuovi insediamenti dovranno rispondere ai requisiti di qualità, sicurezza e durabilità. Allo stesso tempo, afferma, superata la fase di emergenza, pubblico e privato possono fare sistema per rispondere alle esigenze cui un edificio industriale o residenziale deve far fronte su un arco

temporale pari alla propria vita utile di esercizio, che è di decine di anni.

Secondo Bullo, oltre alla resistenza alle sollecitazioni, aspetto importantissimo perché in grado di garantire la sicurezza, il progettista deve assumere altre scelte tecniche ed economiche.

 

Censimento edifici rurali, disponibile il nuovo software

In arrivo un nuovo sofrtware per il censimento dei fabbricati rurali. L’Agenzia del Territorio ha pubblicato la nuova versione della procedura Docfa 4.00.1 per la compilazione dei documenti tecnici catastali ai sensi del DM 26 luglio 2012.

Il sistema prevede due tipi di documento, uno da utilizzare per i fabbricati di nuova costruzione o su cui sono stati effettuati interventi edilizi, l’altro per le dichiarazioni al Catasto Edilizio Urbano di fabbricati rurali già censiti al Catasto Terreni.

Nel sistema è presente  una nuova causale di variazione, chiamata“Richiesta ruralità”, che può essere utilizzata solo in combinazione con la tipologia di documento 1 e permette variazioni semplificate.

Il nuovo software sarà operativo a partire dal 30 novembre, mentre prima si potrà continuare ad utilizzare il vecchio sistema.

 

Fotovoltaico, si abbassano i prezzi dei pannelli

fotovoltaicoContinuano a diminuire i prezzi dei pannelli fotovoltaici. Secondo fonti di stampa specializzata, che riportano i dati di IMS Research, a luglio è stato registrato un meno 2,4% rispetto al mese precedente e -44% su base annuale, mentre per la fine dell’anno ci si aspetta che si arrivi a 0,70 $/Wp.

Il calo si è arrestato nel mese di giugno, quando il prezzo dei moduli in silicio è salito del 3% rispetto al mese precedente per un’impennata della domanda proveniente da Italia e Germania, dove tutti i soggetti interessati hanno fatto una vera e propria corsa alle installazioni e alla messa in esercizio degli impianti per rientrare nel vecchio sistema di incentivazione.

Nel mese di luglio, riferiscono i dati, è stato registrato un calo dei prezzi della componentistica di produzione occidentale, con prezzi che hanno toccato il 44% in meno rispetto all’anno precedente.

Secondo IMS Research il calo dovrebbe continuare. Tra le cause ci sarebbe la sovrapproduzione dei pannelli, che porta a una competizione in termini di convenienza e abbassamento dei prezzi.

Edilizia, la ripresa passa attraverso l’efficienza energetica

Un impegno perché tutti gli Stati Europei mantengano gli incentivi per l’edilizia sostenibile. È la richiesta del vicepresidente della Commissione europea responsabile per l’Industria, Antonio Tajani, per risolvere la situazione di crisi del settore edile e immobiliare che ha visto un calo delle commesse e delle compravendite.

Secondo Tajani, però, in questo contesto la direttiva 2010/31/Ue, che prevede la realizzazione di edifici ad alta efficienza energetica, rappresenta un notevole spiraglio di luce e un’opportunità per il settore.

La strategia proposta da Tajani per stimolare la ripresa del settore si basa su diversi capisaldi. Innanzitutto mira a favorire gli investimenti facilitando l’accesso al credito, ad aumentare i fondi strutturali. Tra le idee spicca inoltre l’incremento di finanziamenti europei a favore della ricerca per promuovere materiali e tecniche più efficienti.

Nel nuovo sistema delle costruzioni si pensa inoltre ad un maggiore accesso delle Pmi nei processi produttivi e alla standardizzazione dei requisiti e della metodologia per valutare l’efficienza energetica degli edifici.

Spese per affitto e manutenzione, quando si ha diritto alla deducibilità dal reddito di impresa

Chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate sulla deducibilità del canone d’affitto di un appartamento per motivi di lavoro.

Gli esperti del Fisco hanno risposto alla domanda di un contribuente, trasferitosi in un’altra città per questioni di lavoro.

A detta delle Entrate, i canoni di locazione, anche finanziaria, e le spese di manutenzione dei fabbricati concessi in uso ai dipendenti sono deducibili dal reddito di impresa per un importo che non può superare quello che costituisce reddito per i dipendenti stessi.

Al contrario, il canone è integralmente deducibile se l’immobile è concesso in uso a un dipendente che per esigenze lavorative ha trasferito la sua residenza anagrafica nel comune dove si svolge la sua attività lavorativa. In questo caso, precisa il Fisco, canoni e spese sono deducibili integralmente per il periodo di imposta in cui si verifica il trasferimento e nei due periodi successivi.

 

IMU, Anci Toscana denuncia scostamento tra gettito atteso e incassato

Giorni di verifica per l’Imu. Dopo il pagamento della prima rata, gli enti locali fanno il punto della situazione sui bilanci dopo l’introduzione dell’imposta che, come deciso dalla Manovra Salva Italia dello scorso dicembre, è stata applicata anche alle abitazioni principali e ha comportato qualche cambiamento rispetto alla vecchia Ici. Secondo Anci Toscana, se a livello nazionale si registra un segno positivo, in Toscana l’Anci segnala uno scollamento tra incasso reale e stime del Ministero dell’Economia e Finanze. All’appello mancherebbe circa il 16% del gettito atteso, per un ammontare pari a circa 160 milioni di euro. Secondo il presidente di Anci Toscana, Alessandro Cosimi, si tratta di un dato preoccupante, che potrebbe costringere i Comuni ad aumentare la pressione fiscale dal mese di settembre. Per Cosimi l’Imu non va a vantaggio dei Comuni, che devono cercare di sopravvivere tra spending review, tagli diretti e indiretti e tesoreria unica.

A detta di Cosimi, lo scostamento tra gettito atteso e incassato potrebbe essere determinato sia da immobili sommersi, ma anche da sovrastime da parte del Ministero dell’Economia, che non combaciano con le proiezioni effettuate da Ifel – Anci. Tra le città considerate, Pisa, con una differenza tra atteso ed effettivo di circa 6 milioni di euro, è il capoluogo che fa registrare la differenza più alta in termini pro-capite.

NTC e costruzioni in zona sismica, no alle deroghe delle Regioni

Le NTC – Norme Tecniche per le Costruzioni sono inderogabili e le leggi regionali non possono contenere disposizioni in contrasto con esse. Lo ha affermato la Corte Costituzionale che con la sentenza 201/2012 ha giudicato parzialmente illegittima una norma della Regione Molise per l’autorizzazione sismica degli interventi edilizi e la prevenzione del rischio sismico mediante la pianificazione urbanistica.

La legge del Molise prevedeva che le modifiche strutturali, planimetriche ed architettoniche al di sotto di determinate soglie, sono possibili se viene depositata la verifica strutturale, che rientra nell’ambito delle responsabilità proprie della direzione dei lavori. Previa denuncia della variante progettuale, la norma consentiva inoltre qualsiasi modifica strutturale che comportasse, rispetto al progetto depositato, modifiche delle dimensioni lineari dei singoli elementi strutturali superiori al 20% e trasversali superiori al 15%. Allo stesso tempo, erano ammesse le modifiche planimetriche che implicano la variazione delle caratteristiche meccaniche del terreno proprie del sito originario o una variazione significativa della pericolosità sismica del sito.

Dopo aver analizzato la norma, la Corte Costituzionale ha affermato che lo Stato ha una potestà normativa concorrente in materia di protezione civile, ma il Dpr 380/2001, Testo Unico dell’edilizia, prevede che solo il Ministero delle Infrastrutture può derogare all’osservanza delle norme tecniche relative alla costruzione nelle zone sismiche. In base alle NTC, poi, qualsiasi modifica con incrementi dei carichi globali superiori al 10% rispetto al progetto originario richiede la valutazione di sicurezza. Il limite del 20% contenuto nella legge del Molise costituisce quindi una deroga illegittima.

Quinto Conto Energia, dal Gse le regole applicative

Il  Gse, Gestore dei servizi energetici, ha pubblicato le regole applicative per l’iscrizione ai registri e il riconoscimento delle tariffe incentivanti previste dal Quinto Conto Energia.

Come stabilito dal Decreto Ministeriale del 5 luglio 2012, che ha introdotto il nuovo sistema di incentivi, il Gse entro trenta giorni dall’entrata in vigore del decreto è stato tenuto a spiegare come accedere agli incentivi ed eventualmente iscriversi al registro degli impianti.

Oltre a fornire un quadro normativo di riferimento, il documento spiega la procedura per la richiesta degli incentivi e la verifica dei requisiti generali perché gli impianti siano ammessi agli incentivi.

Come richiesto dalla delibera Aeeg Arg/elt 4/10, per gli impianti fotovoltaici e gli impianti fotovoltaici a concentrazione di potenza uguale o superiore a 200 Kw è richiesta la compilazione di un modello online per la raccolta delle informazioni tecniche dell’impianto e l’indicazione dei parametri elettrici.

 

Avvalimento, il punto della situazione dell’Authority

Avvalimento e appalti. È il tema di una delle ultime determinazioni dell’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici, che ha fatto il punto della situazione su cosa serve ad un’impresa che intende partecipare ad una gara in avvalimento, cioè facendo affidamento sui requisiti appartenenti ad altri soggetti.

L’Authority con la determinazione 2/2012 del primo agosto scorso ha ricordato che ci sono due tipi principali di avvalimento: quello per la singola gara e quello stabile, con cui si ottiene una qualificazione da poter utilizzare più volte. Esistono inoltre l’avvalimento a cascata, che non consente di avvalersi di soggetti che a loro volta fanno affidamento su un altro soggetto, nei lavori pubblici e nei servizi e forniture.

Come riassunto dall’Autorità di vigilanza, l’avvalimento è contemplato dalla normativa europea perché i requisiti di partecipazione costituiscono un imprescindibile elemento di garanzia, che si possono ottenere anche in via indiretta.

Secondo la normativa nazionale, esiste una documentazione dettagliata da presentare per dimostrare l’avvalimento e poter partecipare ad una gara.

Il Codice Appalti cita ad esempio l’attestazione Soa delle imprese, la dichiarazione sottoscritta dal rappresentante dell’impresa concorrente sul possesso dei requisiti generali, la dichiarazione dell’impresa ausiliaria che la impegni a mettere a disposizione le risorse di cui la concorrente è carente e che dimostri il possesso dei requisiti richiesti, ed infine la dichiarazione con cui l’impresa ausiliaria si impegna a non partecipare alla stessa gara. I documenti vanno allegati alla domanda di partecipazione alla gara.

Come ricorda l’Authority, l’avvalimento comporta la responsabilità  in solido nei confronti della Stazione Appaltante.

Spending review, confermati finanziamenti agevolati all’Emilia

terremoto emiliaSei miliardi per la ricostruzione post sisma in Emilia Romagna, ma anche novità per la ricerca e il settore degli appalti pubblici. È diventata legge la razionalizzazione della spesa pubblica, meglio conosciuta come spending review, che conferma gli aiuti alle imprese danneggiate dal terremoto in Emilia e revoca invece il taglio di 30 milioni ai fondi per la ricerca, inizialmente previsto.
Ricordiamo che nei giorni scorsi anche il Senato aveva approvato finanziamenti agevolati per la ricostruzione, da sommare ai 75 milioni in 3 anni, derivanti da risparmi del Senato, destinati alla ricostruzione dei beni culturali e delle scuole, ma anche la possibilità per i Comuni terremotati di assumere fino a 170 dipendenti, da inquadrare con tipologie contrattuali flessibili, senza tener conto del patto si stabilità.
Tra le altre novità spiccano la proroga al 30 settembre per il riconoscimento degli edifici rurali appartenenti all’azienda agricola e le disposizioni sulle centrali di committenza, in base alle quali sono nulli i contratti stipulati con strumenti d’acquisto diversi da quelli messi a disposizione dalla Consip. Alcune categorie merceologiche avranno un maggiore margine di manovra, come gas, energia, elettricità e telefonia. In questi ambiti le amministrazioni potranno operare al di fuori degli accordi quadro messi a disposizione da Consip a condizione che i corrispettivi risultino inferiori a quelli standard