Se vi state chiedendo se esista un metodo che certifichi i risparmi energetici e faccia economizzare anche sulla bolletta, non potete non conoscere i certificati bianchi o titoli di efficienza energetica. Tali documenti si ottengono mediante specifici interventi realizzati negli impianti di casa, tra cui quelli di riqualificazione energetica.
Attestato il risparmio di energia, questi titoli prevedono il riconoscimento di un contributo economico per l’utente, che si realizza in una bolletta economicamente meno pesante. Secondo ciò che il decreto ministeriale prevede, sono i gestori dei mercati energetici a rilasciare i certificati bianchi, sulla base di risparmi ottenuti e sulle certificazioni.
Ma cosa si intende per riqualificazione energetica e quali possono essere altre opportunità di ricavo?
Se parliamo di riqualificazione energetica di un edificio intendiamo tutte quelle operazioni di tipo tecnico e gestionale che vanno a migliorare la qualità dell’immobile stesso sotto un profilo strettamente energetico. Qualsiasi tipo di accorgimento che migliori la prestazione dell’edificio e che sia quindi volto ad ottimizzare la sostenibilità ambientale, è ben accolto dalle politiche internazionali che, in ambito edilizio, promuovono la salvaguardia dell’ambiente e la salute dell’essere umano. In linea generale, gli interventi che si adoperano sull’edificio hanno lo scopo di migliorarne la qualità dell’ambientazione interna, ridurre gli sprechi di energia, contenere l’inquinamento ed usufruire delle risorse energetica in maniera più consapevole mediante l’uso di fonti rinnovabili.
E’ bene sapere che, per gli interventi volti a migliorare la prestazione energetica di un edificio, si può beneficiare di agevolazioni fiscali vantaggiose. Infatti, di recente sono state introdotte alcune novità, come la detrazione fiscale che passa dal 55% al 65%. Esiste però una distinzione tra privati e condomini. I primi possono sfruttare la detrazione fiscale 65% già dal primo luglio fino al 31 dicembre dell’anno corrente. I condomini che invece vorranno usufruire di questa agevolazione per le parti comuni dell’edificio, avranno tempo fino a tutto il mese di giugno 2014. La detrazione del 65% si suddivide in dieci quote all’anno, tutte del medesimo importo.
Tra gli incentivi per la riqualificazione energetica spunta anche il conto termico, un meccanismo diverso ed alternativo rispetto agli incentivi fiscali. Si tratta di un nuovo strumento che può dare impulso all’uso dell’energia rinnovabile. In questo caso, gli investimenti che si sosterranno verranno rimborsati del 40%, con quote ogni sei mesi. Possono usufruire di questi benefici sia i privati sia coloro che abitano in un condominio, nonchè le imprese. Ogni anno, il Decreto prevede un tetto di 900 milioni di euro a cui si potrà attingere.
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