Rigenerazione urbana sostenibile: verso una proposta di riforma

Lo ha annunciato il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori Paesaggisti e Conservatori

All’interno di un convegno internazionale che si è svolto nei giorni scorsi a Padova, il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC) ha annunciato che nel corso dell’autunno – durante un evento in programma a Roma – presenterà ufficialmente al Governo le proprie proposte per una riforma legislativa in tema di rigenerazione urbana sostenibile.

L’obiettivo è trovare soluzioni urbanistiche in grado di modificare un modello di sviluppo ritenuto ormai anacronistico, grazie alla leva del riuso: per trasformare le nostre città dal punto di vista della sostenibilità ambientale, sociale ed economico, il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori Paesaggisti e Conservatori ha infatti dedicato il convegno padovano allo studio di alcune esperienze europee all’avanguardia in quest’ambito (da Amburgo a Essen, da Lubiana a Nantes fino a Bristol), evidenziando come queste città abbiano avviato processi virtuosi, rinnovando al tempo stesso il proprio impegno a livello progettuale.

Senza la ripresa dell’edilizia il Paese non può ripartire – sostiene in sintesi il CNAPPC – ma la ripresa deve avvenire sulla base di strategie nuove, capaci di coniugare riqualificazione, sviluppo locale e coesione sociale: queste sono le parole chiave su cui si baseranno le proposte del Consiglio per una riforma legislativa del settore.

Aggiornamenti antincendio: fuori norma due professionisti su tre

Chi non è in regola verrà cancellato dall’elenco dei Vigili del Fuoco

Cinque anni dopo il riferimento ministeriale (del 2011) che richiedeva appositi aggiornamenti antincendio per determinate categorie di professionisti – ingegneri, architetti, geometri, agrotecnici, chimici, agronomi forestali e periti agrari – quasi due terzi di coloro che avevano l’obbligo di adempiere all’aggiornamento non lo hanno assolto: la percentuale complessiva arriva infatti al 63,6%, come ha evidenziato nei giorni scorsi il Gruppo di lavoro Sicurezza del Consiglio Nazionale Ingegneri a seguito dei risultati di una specifica indagine. Di più: praticamente la metà dei professionisti non in regola (il 49,5%) non ha frequentato neanche un’ora di aggiornamento. E solo il 36% dei professionisti (poco più di 32 mila in tutta Italia) resta regolarmente iscritto negli elenchi. I più “bravi”, per la cronaca, sono gli ingegneri (il 62%) e i periti industriali.

Si trattava, in pratica, di 40 ore di aggiornamento obbligatorio: ora, dopo le segnalazioni del sistema informatico dei Vigili del Fuoco che indicano i professionisti non in regola, saranno i singoli Consigli degli Ordini provinciali, – dopo le necessarie verifiche – a confermare la sospensione del professionista per mancato aggiornamento (con susseguente cancellazione dei nominativi dagli elenchi dei Vigili del Fuoco).

Aperto l’accesso ai contributi per produrre energia da fonti rinnovabili

(Sono esclusi i fotovoltaici)

Come da indicazioni del Decreto Ministeriale dello scorso 23 giugno, si sono aperti il 30 agosto i Registri e le Procedure d’Asta per l’accesso ai meccanismi di incentivazione per la produzione di energia elettrica da impianti a fonti rinnovabili (ma diversi da quelli fotovoltaici). Si tratta di incentivi per complessivi 435 milioni all’anno, riservati a impianti nuovi, integralmente ricostruiti, riattivati, oggetto di interventi di potenziamento o di rifacimento ed entrati in esercizio dal 1° gennaio 2013.

I Registri si chiuderanno alle 21 del 28 ottobre 2016, mentre le Procedure d’Asta si chiuderanno alla stessa ora del 27 novembre 2016.
Verranno accettate soltanto le richieste pervenute in via telematica tramite l’applicazione informatica FER-E (all’indirizzo web https://applicazioni.gse.it/GWA_UI/).

Le graduatorie degli impianti rientranti nei contingenti di potenza incentivabili saranno stilate dal gestore (il GSE) sulla base dei dati dichiarati dai Soggetti Responsabili: nel compilare la dichiarazione sostitutiva, si suggerisce loro di compilare una breve nota riportante le assunzioni in base alle quali la dichiarazione stessa è stata resa, così da circoscrivere le contestazioni e le relative conseguenze in caso di accertata dichiarazione non veritiera.

Questo il dettaglio dei contributi: 105 milioni di euro per la valorizzazione energetica delle biomasse; 98 per tecnologie innovative nel solare termodinamico; 85 milioni per l’eolico on-shore e 10 milioni per l’off-shore; 61 milioni di euro per l’idroelettrico e 37 milioni per la geotermia; 29 milioni infine per i “rifacimenti”, cioè le bonifiche e le riqualificazioni di vecchie centrali.

Corsi gratis per chi abita nelle zone del sisma

Un’iniziativa di solidarietà di Beta Formazione

Confermando la propria volontà di aiutare per quanto possibile le comunità colpite dal terribile sisma che ha coinvolto il centro Italia, Beta Formazione – oltre a devolvere in beneficenza alle zone colpite 5 € per ogni quota versata per i propri corsi di formazione, ha anche deciso di offrire gratuitamente i propri corsi formativi a tutti quei professionisti che abitano nelle zone terremotate, e che quindi vivono in prima persona le conseguenze del sisma.

Beta Formazione in aiuto delle popolazioni terremotate

5€ di ogni quota d’iscrizione ai corsi verrà devoluto in beneficenza

In queste ore drammatiche per tutte le popolazioni delle regioni del centro Italia colpite dal sisma, Beta Formazione ha deciso di contribuire alla beneficenza nei confronti delle comunità terremotate. A partire da oggi, 24 agosto, il 5% di ogni quota di iscrizione a corsi formativi di Beta Formazione verrà devoluto alle popolazioni colpite dal terremoto, nelle forme e nei modi che verranno indicati da chi si occupa dei soccorsi.

12 agosto 2016 In arrivo le nuove Norme Tecniche per le Costruzioni

Il testo dovrebbe essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale entro fine 2016

Dopo un lavoro di definizione durato molti mesi – la presentazione delle prime bozze risale al luglio di tre anni fa – dovrebbero essere pubblicate ufficialmente entro la fine dell’anno le tanto attese nuove Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC), con la relativa Circolare esplicativa. A dare la notizia nei giorni scorsi è stato il Consiglio Nazionale Ingegneri, al termine di una specifica riunione della Commissione del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici andata in scena il 26 luglio: a quanto è emerso in quella occasione, l’ultima tappa dell’iter è la Conferenza Stato-Regioni in programma a fine settembre, dopo di che le NCT dovrebbero avere il “là” definitivo ed essere pubblicate nella Gazzetta Ufficiale. Un traguardo che arriverebbe un anno dopo le previsioni iniziali: originariamente, infatti, il Ministero aveva previsto la pubblicazione delle NCT alla fine del 2015.

Com’è logico, le Norme Tecniche di Costruzione avranno un’importanza fondamentale per tutti i professionisti che si occupano di progettazione e di gestione dei cantieri: la bozza della norma – che nei mesi scorsi ha ricevuto opinioni non sempre positive da parte degli Ordini di Ingegneri, Architetti e Geologi (questi ultimi particolarmente critici) – regola i nuovi principi che devono essere seguiti nelle fasi nel progetto, dell’esecuzione e del collaudo delle costruzioni, nonché le caratteristiche necessarie per gli edifici a livello di resistenza meccanica e stabilità. Particolari novità riguardano le norme antisismiche, e gli standard da seguire nel caso di adeguamento degli edifici esistenti.

In contemporanea, dalla fine del 2014 il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha lavorato alla circolare applicativa delle nuove NTC, che è stata presentata alla Commissione del 26 luglio: dopo le osservazioni dei membri della Commissione stessa, la riunione definitoria è prevista per il 19 settembre per far uscire il testo definitivo della Circolare congiuntamente alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale delle Norme Tecniche. Entro la fine del 2016, come si diceva all’inizio: sperando che questa volta i tempi siano rispettati…

Chiarimenti in merito alla circolare CNG n.10065

In merito al Protocollo CNG n°0010065 inviato in data 03/08/2016, Beta Formazione desidera precisare che la segnalazione si riferisce esclusivamente all’utilizzo del logo CNG, che veniva riportato erroneamente su tutte le pagine generali del nostro sito dedicate ai corsi per Geometri, senza specificare quali fossero i corsi accreditati direttamente da Beta Formazione e quali fossero invece organizzati in maniera congiunta con Collegi Provinciali.
Nel dettaglio infatti, parte dei nostri corsi sono accreditati direttamente dal CNG (come si evince ed è ribadito nel protocollo in oggetto), altri corsi sono invece erogati congiuntamente con il Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Roma, e in quanto tali è il Collegio stesso che in questo caso provvede all’inserimento dei CFP sul SINF.

Si desidera inoltre ribadire che il disguido è già stato chiarito e l’irregolarità nell’utilizzo del logo è già stata sanata: non si è mai posta in discussione la regolarità dei nostri corsi né tanto meno il riconoscimento dei crediti formativi.

61° Congresso nazionale ingegneri

61° Congresso nazionale ingegneri
C’era anche Beta Formazione, unico sponsor tecnico per quanto riguarda il settore della formazione, alla sessantunesima edizione del Congresso Nazionale degli Ingegneri, andato in scena recentemente a Palermo.

L’annuale appuntamento nazionale ha chiamato a raccolta i rappresentanti di tutti gli Ordini Provinciali degli Ingegneri, a confronto sulle principali problematiche che riguardano oggi la categoria: fra queste, un ruolo centrale ha avuto anche il tema della formazione, oggi cruciale per quanto riguarda tutti gli Ordini professionali.

Ecco allora il perché di una presenza importante e strategica per Beta Formazione, che da diversi anni è partner fidata e costante dell’Ordine degli Ingegneri (così come di altri Ordini professionali, dai Geometri agli Architetti, dai Chimici ai Geologi, dai Commercialisti ai Periti Agrari e Industriali), e organizza corsi in tutta Italia: la maggioranza dei quali svolti ormai con la comoda modalità dell’e-learning, tramite la quale il corsista può seguire il corso sul proprio computer, nei tempi e nei modi che desidera, e prepararsi adeguatamente grazie a una serie di lezioni svolte da primari professionisti del settore.

E proprio per promuovere ulteriormente la propria innovativa modalità formativa – Beta Formazione è il primo ente ad essere stato autorizzato dal CNI per la formazione accreditata on line – a tutti gli ingegneri contattati nel corso dell’appuntamento siciliano (circa un migliaio) l’azienda romagnola ha fatto omaggio di una chiavetta contenente tre corsi on line, su alcune delle tematiche più interessanti attualmente per il settore: I Rilievi Gps in ambito topografico (che vale 8 crediti formativi); la Domotica (9 crediti); e Contabilizzazione Termoregolazione e Ripartizione Spese (8 crediti). Ognuno degli ingegneri potrà ora sceglierne uno fra i tre proposti, e seguirlo gratuitamente: valutandone poi liberamente la validità

Le nuove procedure edilizie semplificate

Ecco le principali novità contenute nel decreto Scia 2

Sono ormai stati individuate a livello ministeriale le procedure edilizie semplificate inserite all’interno del decreto “Scia 2”, che spiegano quali procedure seguire in base alle conseguenze che le varie opere edilizie possono avere sull’ambiente. In particolare, la tabella allegata al decreto, sintetizza i titoli abilitativi necessari per ogni intervento edilizio, individua l’iter e le autorizzazioni necessarie per valutare l’impatto delle opere sull’ambiente: individuando 37 diverse attività – autorizzazioni ambientali, VIA, bonifiche, inquinamento in atmosfera, scarichi idrici e via dicendo – e definendo per ognuna di esse il regime amministrativo da seguire e i riferimenti normativi che regolano il caso specifico.

In sintesi: serve l’Autorizzazione integrata ambientale per installare o modificare impianti destinati ad attività energetiche, per la lavorazione dei metalli e i prodotti minerari; serve la VIA per realizzare opere o impianti che possono produrre impatti significativi sull’ambiente e sul patrimonio culturale; serve l’Autorizzazione integrata ambientale per impianti non soggetti ad AIA che necessitano anche di autorizzazione agli scarichi, comunicazione preventiva per l’utilizzo delle acque di vegetazione e reflue, autorizzazione alle emissioni in atmosfera, comunicazioni in materia di rifiuti.

La tabella spiega poi quali sono i comportamenti amministrativi da tenere in caso di emissioni in atmosfera; per quanto riguarda le Bonifiche, vengono introdotte dal Decreto diverse semplificazioni, allo scopo di incentivare le bonifiche da parte di soggetti estranei alla contaminazione. In particolare, è possibile autocertificare l’estraneità alla contaminazione, subentrando nelle attività di bonifica in qualunque momento. Il decreto spiega anche le modalità attuative per poter ottenere sconti fino al 30% sulle garanzie finanziarie da presentare per la realizzazione delle bonifiche.

Ulteriori indicazioni di dettaglio, infine, riguardano gli adempimenti necessari a potersi iscrivere all’Albo dei gestori ambientali e per la realizzazione di impianti di smaltimento, nonché gli accertamenti necessari per quanto riguarda gli impatti acustici (per la costruzione di scuole, ospedali o parchi si valuterà il clima acustico delle aree interessate per capire se la zona è idonea ad ospitare queste strutture).

NUOVO CODICE APPALTI: PROMOZIONE BIM

Qualità della progettazione e amministrazioni più responsabilizzate.

Al fine di concorrere alle gare d’appalto, i progetti dovranno essere compilati tenendo conto delle indagini geologiche preliminari e, utilizzando procedure standard, si eviteranno non solo i contenziosi, ma anche fenomeni di corruzione. Fornendo l’opportuna motivazione, le gare saranno assegnate tenendo in considerazione il prezzo più basso e il fatturato non potrà essere superiore al doppio del valore della stima dell’appalto.

Inoltre, verrà richiesto di dimostrare la capacità tecnica attraverso anche l’esperienza, i servizi degli ultimi tre anni, i tecnici incaricati, le attrezzature a disposizione, il numero dei dirigenti degli ultimi tre anni e la loro la formazione e il titolo di studio.

Fra i requisiti del RUP (responsabile unico del procedimento): la laurea idonea rispetto alla mansione che gli è stata affidata ed essere un dipendente di ruolo dell’amministrazione appaltante; mentre sarà un tecnico ad occuparsi dei lavori riguardanti l’ingegneria e l’architettura e di garantire la sostenibilità energetica e ambientale.

Dopo l’entrata in vigore del nuovo Codice Appalti, si avranno sei mesi di tempo per richiedere l’utilizzo del BIM (building information modeling) anche se non sarà subito obbligatorio. Il BIM è uno degli aspetti più significativi per quanto riguarda la qualità della progettazione del futuro e il nuovo Codice Appalti.

L’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) ha definito una serie di requisiti per le Stazioni Appaltanti e gli enti pubblici, potranno proporre bandi non solo di qualità ma adeguati alle loro capacità.

Stefania Valtancoli