Le linee guida Enea sull’efficienza energetica
Oltre 350 milioni di buoni motivi per la riqualificazione energetica degli edifici
L’Enea ha reso note le linee guida per rispettare l’obbligo europeo del 3% dell’efficientamento energetico.
Nei giorni scorsi l’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) ha fornito le indicazioni operative per il rispetto dell’obbligo dell’efficientamento di almeno il 3% annuo della superficie utile del patrimonio edilizio dello Stato, sulla base del contenuto della Direttiva 2012/27/Ue sull’efficienza energetica.
Secondo tali linee guida, sono due gli elementi attraverso i quali ottenere maggiore efficienza e risparmio energetico per quanto concerne gli edifici della Pubblica Amministrazione: l’applicazione di tecnologie, componenti e sistemi più o meno complessi e un comportamento responsabile e consapevole delle Pubbliche Amministrazioni. Queste linee guida, di fatto, illustrano i criteri generali e le indicazioni operative per la predisposizione e la presentazione delle proposte progettuali ai fini dell’ammissione al ‘Programma per la Riqualificazione Energetica degli edifici della Pubblica Amministrazione Centrale‘. Il documento, in pratica, descrive gli interventi e le spese ammissibili, illustra i criteri adottati per la valutazione delle proposte progettuali e fornisce le indicazioni operative sulla valutazione dei consumi energetici, l’utilizzo delle fonti rinnovabili e le modalità previste per il calcolo del risparmio energetico.
Secondo quanto contenuto nel documento dell’Enea, ripreso dal quotidiano Italia Oggi, le principali inefficienze nel settore civile sono dovute a basse efficienza energetica dei sistemi impiantistici e ad alti livelli di dispersione termica dell’involucro edilizio. Il fabbisogno termico è legato alla necessità di riscaldare gli ambienti e di produrre acqua calda mentre il fabbisogno elettrico si lega alla climatizzazione in estate, all’illuminazione, al funzionamento delle apparecchiature e dei dispositivi. E’ possibile, secondo le linee guida tracciate dall’Enea, ridurre significativamente i consumi energetici con interventi che rendano efficiente l’involucro edilizio o con l’utilizzo di impianti più efficienti oppure di fonti rinnovabili.
Il D.lgs. 102/2014, con cui è stata recepita la direttiva europea, ha previsto per questi obiettivi uno stanziamento complessivo di 355 milioni di euro per il periodo 2014-2020.