Imu, sulla detrazione per i figli decide la proprietà
È ai nastri di partenza la nuova imposta municipale sugli immobili. La prima rata dell’Imu dovrà essere pagata entro lunedì 18 giugno e intanto i contribuenti chiedono agli esperti del Fisco nuove delucidazioni.
I proprietari di un immobile destinato ad abitazione principale oltre alla detrazione di 200 euro possono usufruire di uno sconto di 50 euro per ogni figlio convivente di età non superiore ai 26 anni. Non è necessario che il figlio sia fiscalmente a carico del genitore. Le uniche condizioni previste dalla normativa sono l’età, la dimora abituale e la residenza anagrafica nell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale.
La detrazione aggiuntiva di 50 euro per figlio è collegata alla proprietà, indipendentemente dalla quota detenuta. Ad esempio, due coniugi proprietari al 50 per cento dell’abitazione usufruiscono entrambi del bonus. La situazione non cambia se uno dei due coniugi possiede una quota di proprietà minore, ad esempio il 25 per cento.
Al contrario, come specificato di recente in una circolare esplicativa del Ministero dell’Economia, non gode di nessun beneficio il proprietario di un’abitazione che vi risiede e dimora con la convivente non proprietaria, neanche in quota parte, e il figlio di lei.