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Il tecnico certificatore energetico; chi è e quando è necessario il corso di formazione?

Di Ing. Angela Mastrandrea – Responsabile Scientifico

Una figura professionale che negli ultimi anni è comparsa sul mercato è senza dubbio quella del tecnico certificatore energetico.

La certificazione energetica degli edifici è uno strumento voluto dalla Direttiva 2002/91/CE e prescritto dal DLgs 192/05 per introdurre il parametro “efficienza energetica” come nuovo valore del mercato edilizio e per sensibilizzare tutti gli attori del processo edilizio e in particolare l’utente finale in riferimento alle problematiche energetico-ambientali.

È nata così la figura di un tecnico indipendente e competente in materia energetica. Nonostante la certificazione energetica sia stata introdotta in Italia nel 2005, è il decreto n. 75 del 2013 di attuazione dell’art. 4 , comma 1, lettera C) del DLgs 192/2005 e s.m., concernente l’attuazione della Direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia, che specifica la figura del certificatore energetico, con i criteri per assicurarne l’accreditamento e l’indipendenza.

Vediamo dunque insieme quali sono i requisiti previsti dal decreto per poter essere “accreditati” come certificatori energetici.

Sono tecnici abilitati i tecnici operanti sia in veste di dipendente di enti e organismi pubblici di società di servizi pubbliche o private, comprese società di ingegneria, che di professionista libero o associato. I tecnici abilitati devono rispondere ad almeno uno dei requisiti previsti all’art. 2 comma 3 o comma 4 del suddetto decreto.

Possono quindi eseguire la certificazione energetica anche: enti pubblici, organismi di diritto pubblico operanti nel settore dell’energia, organismi pubblici o privati qualificati ad effettuare attività di ispezione nel settore delle costruzioni edili, opere di ingegneria civile in generale e impiantistica connessa purché accreditati e le società di servizi energetici (ESCO) sempre che svolgano l’attività con un tecnico o con un gruppo di tecnici abilitati.

Ci sono due alternative per poter operare come certificatori: i tecnici iscritti al proprio ordine professionale, abilitati all’esercizio della professione relativa alla progettazione di edifici e impianti ed in possesso di una laurea in ingegneria, architettura, scienza e ingegneria dei materiali, scienze forestali, scienze e tecnologie agrarie, o diplomi di istruzioni tecnica nei settori tecnologici di indirizzo C1 e C3, C9 e C8, possono esercitare l’attività di tecnico certificatore nell’ambito delle proprie competenze.

Invece, i tecnici che non rientrano nelle categorie sopra descritte, devono seguire un corso di formazione specifico con superamento dell’esame finale.

IL tecnico certificatore può operare in tutto il territorio italiano ma per alcune regioni è necessario che richieda l’inserimento in apposito albo istituito da organismi regionali.

Betaformazione è lieta di assistere i professionisti nella scelta del percorso formativo conforme alle proprie competenze e guidarli nell’iscrizione negli albi regionali.