Finco: stabilizzazione del 55% come forma di politica industriale
Stabilizzare le detrazioni del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici non per una logica assistenziale, ma per favorire al crescita e ridurre le emissioni di CO2. Lo sostiene Finco, che cita una recente indagine dell’Enea dalla quale emerge che nel 2010, il risparmio energetico conseguito grazie al bonus 55% ha superato i 2 mile GWh/anno in energia primaria, con una conseguente diminuzione delle emissioni di Co2 di circa 430kt/anno. Nel 2010 sono state presentate 405.600 pratiche per un valore totale degli investimenti che supera i 4,6 miliardi di euro, mentre gli importi portati in detrazione ammontano a circa 2,5 miliardi. Ogni intervento ha avuto un costo medio di 11.350 euro, permettendo un risparmio di energia di 5 Mwh/anno.
Secondo Finco, sulla base di questi dati non si spiega il motivo che non ha spinto alla regolarizzazione della detrazione, ma anche la riduzione del bonus dal 55% al 36%.
Secondo Finco la regolarizzazione delle detrazioni non costituiscono un sistema assistenziale, ma una forma di sviluppo industriale, capace di creare posti di lavoro.