Decreto Scia 2: i dubbi dei professionisti
“Distinguere le varianti non essenziali dai veri abusi”
In questi giorni dovrebbe incassare il via libera della Camera il decreto “Scia 2”.
Intanto, i rappresentanti della Rete delle Professioni Tecniche, hanno espresso dubbi sull’effettiva portata semplificatoria del decreto, che senza gli opportuni aggiustamenti rischia di tradursi in un nulla di fatto.
La Rete delle professioni Tecniche (RPT) ha evidenziato che i professionisti spesso hanno difficoltà a produrre la SCIA a causa di piccole difformità riscontrabili con l’elaborato tecnico assentito. Per questo è necessario distinguere tra gli abusi veri e propri e le varianti non essenziali in termini di superficie e volume e quindi senza alcuna rilevanza ai fini urbanistico edilizi.
RPT ha inoltre chiesto la correzione di una contraddizione presente nello “Sblocca Italia” in materia di manutenzione straordinaria. Secondo i rappresentanti delle professioni, la norma da un lato include gli interventi di frazionamento o accorpamento, dall’altra non prevede nessuna semplificazione delle procedure di modifica ai prospetti.