D-day delle costruzioni, le imprese minacciano decreti ingiuntivi
Imprese e professionisti pronti alla class action contro i ritardati pagamenti. Lo hanno ribadito gli addetti ai lavori al D-day delle costruzioni organizzato a Roma dall’Ance, Associazione nazionale costruttori edili. Il presidente dell’Ance Paolo Buzzetti ha affermato che la manifestazione vuole essere un avvertimento per il rispetto dei principi della legalità, in base ai quali i debiti vanno evasi nei tempi previsti. Dopo l’iniziativa, se nulla accadrà, inizieranno a partire i decreti ingiuntivi.
Nella situazione tracciata durante il D-day emerge un quadro preoccupante, con un numero crescente di fallimenti e conseguenti perdite di posti di lavoro. Molto spesso le imprese si trovano a fronteggiare ritardi che, come mostrato dagli studi dell’Ance, arrivano anche a toccare punte di due anni.
Per risolvere il problema sono state prospettate varie soluzioni, come l’allentamento del patto di stabilità degli enti locali e l’aumento della quota di gettito Imu da far rimanere nelle casse dei Comuni. In questo modo gli enti locali, che spesso non possono spendere le risorse in loro possesso, potrebbero iniziare a sbloccare i pagamenti.