Codice Appalti, pronti i correttivi
Codice Appalti, pronti i correttivi
Cosa cambia per professionisti e tecnici.
E’ attesa entro il 19 aprile la pubblicazione in Gazzetta del Correttivo del Codice Appalti; si tratta di un centinaio di correzioni e modifiche al testo entrato in vigore un anno fa che riguardano alcuni importanti aspetti, a cominciare dalle procedure per consentire alla PA di acquistare innovazione digitale. Poi c’è l’appalto integrato per cui si vieta di ricorrere all’affidamento di progettazione ed esecuzione lavori quando ci sono necessità di urgenza e si fissa a 12 mesi il termine per mandare in gara i progetti definitivi già approvati. E ancora, i vincoli sul subappalto: il Parlamento ha chiesto che la terna dei subappaltatori sia indicata obbligatoriamente per i contratti di importo superiore alle soglie comunitarie e nei settori a rischio infiltrazione criminale, mentre le Commissioni si sono dette favorevoli al mantenimento del tetto del 30% al subappalto, calcolato sull’intero importo del contratto.
Infine, l’apertura ai tecnici diplomati dipendenti pubblici non abilitati, che potranno firmare i progetti, nei limiti previsti dagli ordinamenti professionali, se in possesso di un’esperienza di cinque anni, e risultano inquadrati in un profilo professionale tecnico e hanno svolto o collaborato ad attività di progettazione. Sembra quindi scartata l’ipotesi di richiedere ai dipendenti pubblici l’iscrizione all’Albo professionale, una richiesta arrivata dai Consigli professionali per garantire la qualità della progettazione e assicurare parità di trattamento tra i professionisti.