Codice Appalti: approvate le modifiche urgenti
Le modifiche urgenti al Codice Appalti sono già in vigore: il decreto Salva Cantieri è infatti stato approvato ed è già pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Vediamo le novità introdotte.
Appalto integrato
E’ previsto un momentaneo ritorno all’appalto integrato: l’approvazione dei progetti va fatta entro il 31/12/2020 e la pubblicazione dei bandi entro i successivi 12 mesi. Il ruolo di direttore dei lavori e di responsabile del progetto esecutivo sono incompatibili all’interno dello stesso appalto.
Incentivo del 2%
Anche l’incentivo del 2% viene reintrodotto: dopo la limitazione del 2016 alle sole attività di programmazione e controllo, ora l’incentivo per la Pubblica Amministrazione alla progettazione interna è totale
Limiti al subappalto
Nel bando di gara, la stazione appaltante fisserà le condizioni. Deciderò quindi se consentire il subappalto, e la sua quota massima. Il tetto massimo è stato elevato al 50%.
Condizioni di gara
Sia per i lavori che per le gare di progettazione è prevista l’anticipazione del 20% del prezzo.
Per i lavori fino a 200mila euro l’affidamento sarà diretto, previa consultazione di almeno 3 operatori economici. Per importi superiori a 200mila euro il ricorso alle gare è obbligatorio. Fino alla soglia di 5,5 milioni però, si potrà ricorrere al criterio del massimo ribasso. Per dimostrare il possesso dei requisiti richiesti, i costruttori potranno esibire come curriculum i risultati degli ultimi 15 anni, anziché 10 anni come oggi previsto.
Il decreto sblocca cantieri approva le prime modifiche urgenti, che fungono da apripista per una riforma del Codice degli Appalti. Si prevede come imminente il ritorno al regolamento attuativo unico, abbandonato dal Codice del 2016 con risultati deludenti. L’approvazione del Regolamento avverrà entro 180 giorni dallo Sblocca Cantieri.
Nel frattempo, il riferimento sarà quello delle Linee Guida Anac e relativi decreti ministeriali.