CFP PER GLI ARCHITETTI

Il 31 dicembre scade il primo triennio di aggiornamento continuo obbligatorio per gli architetti. Per chi non riuscisse a terminare i 60 crediti formativi obbligatori dal 2014 sono previste sanzioni che arrivano alla censura e alla sospensione.

Il Consiglio Nazionale ha infatti approvato la modifica all’articolo 9 del Codice deontologico, in modo da consentire un’applicazione uniforme delle sanzioni sul territorio nazionale. Prima della modifica, infatti, il Codice si limitava a considerare il mancato adempimento come illecito disciplinare, senza stabilire le modalità delle sanzioni che ora sono certe per tutti.

L’applicazione della censura o della sospensione verrà decisa in base al numero di crediti formativi non raggiunti. Entra, però, in gioco anche il ravvedimento, che dà la possibilità di mettersi in regola entro il 30 giugno. Sarà solo dopo tale data che le segnalazioni arriveranno ai Consigli di disciplina, ai quali spetta il compito di avviare le procedure disciplinari.

Le modifiche al codice deontologico, che introducono le sanzioni, hanno già efficacia: sono diventate operative con l’invio di un’apposita circolare che il Consiglio nazionale degli architetti ha inviato a tutti gli Ordini provinciali.

In arrivo anche una proposta di modifica al regolamento della formazione, che abbassa da 90 a 60 il minimo di crediti formativi per il secondo triennio.