Sicurezza edifici: mercato in espansione

Anciss, associazione aderente a Confindustria Anie, che rappresenta le associazioni operanti nella sicurezza e automazione degli edifici, presenta una analisi sulla situazione dell’industria italiana del settore.

Nel 2011 il fatturato è aumentato del 4,9%. Ad aumentare sono state sia le vendite interne che le esportazioni in Europa.

Il mercato della sicurezza ha avuto origine negli anni ’70, momento in cui si sono delineate anche figure professionali specifiche, per raggiungere il massimo sviluppo negli anni ’80. nel 2000 il giro d’affari è cresciuto del 5% per estendersi anche alla protezione dei beni culturali. Nel frattempo i cambiamenti investono anche il settore della normativa tecnica.

Nell’ultimo periodo, un nuovo impulso è dato dallo sviluppo della home automation. Per il futuro si stima una ulteriore crescita nel senso dell’integrazione dei sistemi per la razionalizzazione complessiva del sistema urbani e il ripensamento dell’edilizia con il concetto di edificio intelligente.

 

Cnappc, il Pgt di Milano come esempio di sviluppo sostenibile

Il Pgt di Milano può essere una occasione perché la città esca dalle logiche urbanistiche regolatorie per incidere sulla qualità dell’habitat e della vita quotidiana. È il monito di Leopoldo Freyrie, presedente del Cnappc, Consiglio nazionale architetti pianificatori paesaggisti e conservatori.

Così come dovrebbe avvenire anche nelle altre città, il Pgt dovrebbe introdurre norme innovative sulla rigenerazione urbana, azzerrare il consumo di suolo e puntare sul recupero di case e quartieri, con edifici in classe A, capaci di utilizzare materiali ecologici, riciclare l’acquaseparare i rifiuti.

L’incentivo dovrebbe essere costituito dai premi volumetrici e dallo sconto sugli oneri di urbanizzazione per le ristrutturazioni e le nuove edificazioni, che dovrebbero far riferimento a concorsi di architettura, banditi anche da privati.

 

Cessazione attività Soa, l’Authority spiega come ottenere l’attestazione

L’Autorità di Vigilanza sui contratti publici spiega come, ai sensi del Regolamento attuativo del Codice Appalti, nel caso in cui alcune Soa decadano dall’autorizzazione, l’Authority possa designare un’altra Soa e trasferirle i documenti dell’impresa precedentemente curata dalla Soa che perde il titolo.

La Soa è tenuta a comunicare la cessazione dell’attività alle imprese qualificate e a quelle in attesa della qualificazione entro 15 giorni. Le imprese possono indicare un’altra Soa cui trasferire la documentazione. Se l’impresa non provvede, l’Authority entro 45 giorni designa la nuova Soa. La designazione avviene per sorteggio nel rispetto del criterio dell’equità.

 

Detrazione Iva per acquisto di immobile, no ai limiti delle norme nazionali

La normativa nazionale non può limitare la detrazione dell’Iva. Lo ha affermato la Corte di Giustizia Europea, che si è pronunciata sul caso di una fattura intestata ai soci di una società costituenda, emessa per l’acquisto di un immobile destinato all’attività di impresa. L’anno dopo viene costituita la società e l’amministrazione finanziaria rileva irregolarità nella dichiarazione dell’Iva. In particolare, non riconosce la detrazione per l’acquisto dell’immobile, né per le spese di costituzione della società.

Dopo una serie di ricorsi, la Corte di Giustizia Europea afferma che, ai fini Iva, anche gli atti preparatori costituiscono attività economica. Le spese per gli investimenti utili all’attività di impresa possono usufruire quindi della detrazione.

Edilizia e appalti, chieste strategie anticrisi

Un tavolo col governo per risolvere la crisi delle costruzioni. È la richiesta che i sindacati di categoria hanno avanzato al Governo per arginare la chiusura di imprese e la perdita di posti di lavoro. Secondo Bonanni, segretario nazionale delle Cisl, l’edilizia potrebbe essere la leva per far ripartire l’economia, evitando il meccanismo del massimo ribasso.

Tra i problemi del settore emergono gli incidenti sul lavoro, i cantieri fermi e le difficoltà nella gestione degli appalti. Situazioni che, secondo quanto emerge da fonti di stampa, dovrebbero essere risolte con la qualificazione delle imprese, la patente a punti, lo sblocco dei pagamenti, su cui pesano consistenti ritardi, e la disponibilità dei fondi stanziati dal Cipe. Tra i settori di possibile intervento per far ripartire il settore spiccano la messa in sicurezza del territorio dal rischio sismico e idrogeologico, così come gli incentivi alla riqualificazione degli edifici.

Imu e Patto di Stabilità: i Comuni chiedono più autonomia

Più elasticità nella gestione del patto di stabilità. È la richiesta avanzata da Anci Toscana. L’associazione dei comuni lamenta tagli nell’immediato, che impediscono il mantenimento di servizi, ma anche l’impossibilità di spendere i soldi presenti in cassa.

Secondo il presidente Alessandro Cosimi, così si perde una potenziale iniziativa economica di 459 milioni. Anci Toscana propone quindi di uscire dal patto di stabilità per una serie di servizi, come la manutenzione delle scuole e la gestione del rischio idraulico.

L’associazione dei comuni chiede inoltre di abolire la tesoreria unica, che fa perdere una leva economica attraverso la quale agire a sostegno delle imprese locali, e di far rimanere nelle casse comunali i proventi dell’Imu, che devono invece essere ripartiti con lo Stato.

Grandi gare, nuovi modelli per una realizzazione più spedita

Più partecipazione per la realizzazione delle grandi gare. Il Governo ha deciso di seguire il modelli francese della consultazione, in grado di ridurre dell’80% i contenziosi sull’impatto ambientale delle gare. Su queste basi potrebbe essere redatto un testo di legge entro la fine del mese.

Il debat public dovrebbe garantire la democrazia partecipativa. Prima di avviare l’iter per la realizzazione di un’opera, il promotore deve presentare uno studio di fattibilità che consideri le possibili tensioni socioeconomiche e ambientali, i costi, i tempi di consegna e le conseguenze per l’occupazione. Successivamente, un’autorità di controllo convoca i possibili interessati, i sindaci, gli abitanti e le associazioni ambientaliste ed entro 6 mesi si effettuano le consultazioni. Se il promotore non accetta i suggerimenti emersi, deve essere consapevole che non potrà contare sull’appoggio delle istituzioni in caso di contestazioni.

Costruzioni e titoli abilitativi, i chiarimenti della Cassazione

Nuovi chiarimenti della Corte di Cassazione per gli operatori del settore edile. Con la sentenza 5624/2012 la Corte ha ribadito che nel concetto di nuova costruzione rientrano tutti gli interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia che non possono essere assimilate alle categorie della manutenzione, del restauro o del risanamento conservativo.
Le nuove costruzioni, specifica la Corte di Cassazione, implicano come conseguenza della loro realizzazione la trasformazione permanente del suolo in edificato.
Qualunque manufatto tridimensionale che comporta una occupazione ben definita del terreno e dello spazio aereo deve quindi essere autorizzata col rilascio preventivo del permesso di costruire.

Liberalizzazioni, al riparo gli investimenti sul fotovoltaico in area agricola

Fotovoltaico in area agricola al riparo dalla retroattività. È stato modificato l’articolo del decreto sulle liberalizzazioni che, come lamentato da diverse associazioni di categoria, poteva colpire investimenti già avviati. Per non rientrare nell’applicazione della nuova norma, è sufficiente che l’impianto entri in esercizio entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto.
Come spiegato da articoli di stampa specializzata, prima del decreto sulle liberalizzazioni il decreto Romani del 3 marzo 2011 prevedeva il limite di 1 Mwp e del 10% di utilizzo del terreno per gli impianti a terra su suolo agricolo entrati in esercizio dopo il 28 marzo 2012.
La prima versione di decreto liberalizzazioni accorciava questo termine, impedendo l’accesso agli incentivi per gli impianti che non potevano entrare in esercizio entro il 24 gennaio. Il rischio che gli impianti già realizzati, per cui erano già stati sostenuti investimenti, non potessero beneficiare degli incentivi è stato però cancellato con la nuova versione del decreto.

Lavoro e controlli, semplificazioni per le imprese

Il Ministero del lavoro e il Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro hanno sottoscritto un protocollo di intesa per semplificare gli accertamenti sulle imprese. Il personale ispettivo non potrà richiedere i documenti già in possesso del Dicastero. Rientrano tra questi le denunce Inail e il Durc.
La semplificazione si colloca nella scia di rilancio e snellimento delle procedure perseguita dal Governo.
Gli obiettivi dell’alleggerimento degli oneri burocratici sono ad esempio presenti nel decreto sulle semplificazioni, che riduce i controlli sulle imprese per consentire attività più spedite in grado di favorire la ripresa.
Le facilitazioni non si applicano però né al settore fiscale né tantomeno a quello della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro.