Riforma professioni, Inarsind propone regole chiare

Regole generali chiare e specifiche per le singole aree professionali. È la richiesta avanzata da Inarsind, sindacato degli Architetti e degli Ingegneri liberi professionisti alla vigilia della riforma che dovrebbe essere completata entro il 13 agosto. Inarsind non ha invece apprezzato le notizie circolate sulla possibilità che il Ministro della Giustizia emani alcune regole chiave, demandando poi agli Ordini la regolamentazione più approfondita.

Secondo il sindacato bisognerebbe porre rimedio alla situazione attuale, in cui si consente a dipendenti pubblici o docenti di esercitare anche la libera professione, che in futuro potrebbe rappresentare non uno spazio di impresa e crescita, ma il rifugio obbligato di una condizione di precarietà intellettuale.

Per far fronte a queste problematiche Inarsind propone quindi la creazione di un Ordine unico regionale di architetti e ingegneri, l’individuazione di compiti specifici per gli Ordini, come la tenuta dell’albo e rilascio delle le relative certificazioni, l’apertura di commissioni deontologiche, l’obbligo di assicurazione professionale per chiunque svolge atti di libera professione e del tirocinio da svolgere all’esterno delle università. Nello scenario immaginato da Inarsind, gli interessi dei liberi professionisti saranno curati da libere associazioni sindacali a cui ci si potrà iscrivere solo su base volontaria. Allo stesso tempo, la qualità del professionista potrà essere certificata, con iscrizione volontaria, da Associazioni di tipo tecnico-culturale.

 

Riqualificazioni energetiche, le dimenticanze che non fanno venir meno il bonus

Cosa succede se un contribuente che effettua lavori per la riqualificazione energetica dell’edificio e intende usufruire delle detrazioni del 55% dimentica di inviare all’Enea i documenti entro 90 giorni dal termine dei lavori? Lo chiarisce l’Agenzia delle Entrate, che ha risposto ai dubbi di un contribuente. Continua a leggere

Partite Iva, si ammorbidisce la riforma del lavoro

partita ivaSi delinea sempre più la riforma del lavoro. Nei giorni scorsi è stato stabilito che se i professionisti guadagnano più di 18 mila euro all’anno possono essere considerate vere partite Iva. Si ammorbidiscono quindi le previsioni del testo del disegno di legge, in base al quale il rapporto di lavoro regolato da Partita Iva viene considerato collaborazione coordinata e continuativa se l’ottanta per cento dei corrispettivi dell’anno derivano dallo stesso datore di lavoro, se si possiede una postazione fissa di lavoro presso la sede dell’azienda e se la durata del rapporto è superiore agli otto mesi.

La presunzione che si tratti di finta partita iva non opera però se la prestazione lavorativa è caratterizzata da elevate competenze tecniche e teoriche, acquisite attraverso percorsi formativi o precedenti esperienze.

Allo stesso tempo, non si può passare automaticamente dal rapporto con partita Iva al contratto di collaborazione se le prestazioni sono svolte nell’esercizio di attività per le quali è richiesta l’iscrizione ad un ordine professionale o ad un albo.

 

Imu, scaduto ieri il termine per il pagamento

E’ scaduto ieri il termine ultimo per il pagamento della prima rata dell’Imu. I proprietari di prima casa corrisponderanno una quota pari al 50 per cento o a un terzo, a seconda che scelgano l’opzione in due o tre rate. Ma mentre il tempo stringe, i contribuenti continuano a chiedere chiarimenti al Fisco. Se due coniugi risiedono in due immobili diversi dello stesso comune, uno di questi sarà considerato seconda casa e non godrà delle agevolazioni previste. La situazione cambia se gli immobili si trovano in due comuni diversi, quindi se i due coniugi risiedono in due case diverse non per eludere le norme tributarie, ma per esigenze lavorative. In presenza di figli di età inferiore a 26 anni, godrà delle detrazioni aggiuntive il coniuge col quale ifigli dimorano e risiedono.

Nel caso in cui due persone siano comproprietarie di un immobile, ma una viva in un’altra abitazione, solo quella che vi risiede e dimora potrà usufruire delle detrazioni come prima casa. L’altro comproprietario dovrà corrispondere l’imposta piena per la quota di sua competenza.

 

 

Ristrutturazioni, ossigeno alle imprese con l’aumento dei bonus al 50%

ristruttarzioneImpennata degli interventi di ristrutturazione con l’aumento della detrazione dal 36% al 50%. È la previsione che Angasia ha fatto dopo l’annuncio del probabile innalzamento degli incentivi e del tetto di spesa incentivabile fino al 2014, contenuto nel decreto urgente predisposto dal Ministro delle Infrastrutture per la ripresa e lo sviluppo. Il decreto, che contiene anche la proroga di un anno del bonus fiscale del 55% per gli interventi di riqualificazione energetica, deve essere discusso in questi giorni per fare i conti con le risorse pubbliche a disposizione. Se le aspettative degli addetti ai lavori venissero confermate col varo definitivo del decreto legge, per Angaisa le ristrutturazioni aumenterebbero del 12%. In particolare verrebbero “ripescati” i grandi interventi, che solitamente sono a maggiore rischio di evasione. Tenendo conto anche delle componenti negative congiunturali, l’impatto complessivo per l’edilizia potrebbe aggirarsi sui 4 miliardi di euro.

Efficienza negli impianti della PA, dal Consip bando da 1 mld

Circa un miliardo di euro per il miglioramento energetico degli impianti termici e di quelli per il raffrescamento della Pubblica Amministrazione. Potrebbe ammontare a tanto la cifra che, come emerge da indiscrezioni di stampa, dovrebbe essere messa a disposizione dal Consip, società del ministero dell’Economia che agisce come centrale acquisti della PA, in un bando per l’affidamento del Sie, Servizio Integrato Energia per le Pubbliche amministrazioni.

Il bando mira a dotare la Pubblica Amministrazione di una manutenzione efficiente degli impianti, elemento che consentirebbe di raggiungere un risparmio di circa 91 milioni di euro l’anno, affidando a un unico gestore le attività di gestione, conduzione e manutenzione degli impianti.

La gara, da aggiudicare secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, è suddivisa in 12 lotti geografici, il cui valore massimo totale è pari a 895 milioni di euro. Per ogni lotto è prevista la possibilità di ordinativi aggiuntivi fino a 89,5 milioni di euro. In questo modo, quindi, il valore del bando sale a 984,5 milioni di euro.

Sarà stipulata una convenzione con l’aggiudicatario di ciascun lotto ai sensi della quale il fornitore si impegna ad accettare gli ordinativi di fornitura principali e quelli eventuali supplementari emessi dalle pubbliche amministrazioni.

In tutto, l’appalto avrà una durata di 24 mesi dalla data di attivazione della convenzione, mentre i singoli contratti di fornitura, avranno una durata di 6 anni.

Durc, le Stazioni Appaltanti non possono valutare la gravità delle violazioni

durc moduloIl Durc è insindacabile. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato con la sentenza 8/2012 con cui è stato ribadito che le violazioni degli obblighi contributivi possono essere accertate solo dall’ente previdenziale competente.

In caso di violazione non grave, l’ente previdenziale rilascia il Durc. Ad ogni modo il giudizio dell’ente competente è vincolante per le Stazioni Appaltanti, che a detta del CdS non hanno né la competenza né il potere di valutare, caso per caso, la gravità della violazione previdenziale.

In caso di violazione grave il documento unico di regolarità contributiva non viene rilasciato e in ogni caso la Stazione Appaltante deve rimettersi a quanto deciso, senza poter avanzare ipotesi che possano indurre all’esclusione di un’impresa da una gara.

Per confermare la sua tesi, il CdS ha affermato che il DM 4 ottobre 2007 del ministero del lavoro aveva già chiarito le competenze per la valutazione degli obblighi contributivi. Sulla stessa lunghezza d’onda si è posto il Decreto legge Sviluppo 70/2011, che ha precluso alle Stazioni Appaltanti il potere di sindacare il contenuto del documento unico di regolarità contributiva, non solo per le gare successive alla sua entrata in vigore. Ciò non significa che la norma abbia una efficacia retroattiva, ma un orientamento comune di Consiglio di Stato e Tar ha esteso l’insindacabilità del Durc e l’impossibilità di determinare cosa si intenda per violazione grave anche agli appalti precedenti all’entrata in vigore del decreto.

Imu, sulla detrazione per i figli decide la proprietà

È ai nastri di partenza la nuova imposta municipale sugli immobili. La prima rata dell’Imu dovrà essere pagata entro lunedì 18 giugno e intanto i contribuenti chiedono agli esperti del Fisco nuove delucidazioni.

I proprietari di un immobile destinato ad abitazione principale oltre alla detrazione di 200 euro possono usufruire di uno sconto di 50 euro per ogni figlio convivente di età non superiore ai 26 anni. Non è necessario che il figlio sia fiscalmente a carico del genitore. Le uniche condizioni previste dalla normativa sono l’età, la dimora abituale e la residenza anagrafica nell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale.

La detrazione aggiuntiva di 50 euro per figlio è collegata alla proprietà, indipendentemente dalla quota detenuta. Ad esempio, due coniugi proprietari al 50 per cento dell’abitazione usufruiscono entrambi del bonus. La situazione non cambia se uno dei due coniugi possiede una quota di proprietà minore, ad esempio il 25 per cento.

Al contrario, come specificato di recente in una circolare esplicativa del Ministero dell’Economia, non gode di nessun beneficio il proprietario di un’abitazione che vi risiede e dimora con la convivente non proprietaria, neanche in quota parte, e il figlio di lei.

Cantieri Italia, annunciati 100 miliardi per la ripresa

E’ nato Cantieri Italia, il nuovo sito web che fa capo al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per favorire la crescita e colmare il ritardo infrastrutturale. Su Cantieri Italia sono pubblicate le normative di settore e tutte le opere finanziate dal Cipe, con la descrizione delle tempistiche e degli stati di avanzamento dei lavori, in modo che i cittadini possano capire come vengono usate le risorse pubbliche.
L’impegno per la ripresa economica attraverso le infrastrutture è stato confermato dal Ministro Passera, che ha annunciato iniziative legislative che hanno come obiettivo l’attivazione di 100 miliardi di euro, cioè circa il 5-6% del pil. Come riferito dal Ministro, al momento i progetti approvati dal Cipe, con opere confermate, e il piano per il Sud riguardano 27,7 miliardi di euro, con una ricaduta positiva in termini di 400 mila posti di lavoro. Tra il 2012 e il 2013 si prevedono altri lavori per 24,5 miliardi, di cui circa 6,7 miliardi ancora da reperire. Per opere identificate e in corso di approfondimento per essere cantierabili tra il 2014 e il 2015 si prevedono infine altri 50,9 miliardi.

Progettisti, disponibile nuova convenzione assicuratuva

Firmata la convenzione tra Inarcassa, Lloyd’s e Willis per la copertura assicurativa Responsabilità Civile Professionale degli ingegneri e architetti libero professionisti . Continua a leggere