Corsi gratis per chi abita nelle zone del sisma

Un’iniziativa di solidarietà di Beta Formazione

Confermando la propria volontà di aiutare per quanto possibile le comunità colpite dal terribile sisma che ha coinvolto il centro Italia, Beta Formazione – oltre a devolvere in beneficenza alle zone colpite 5 € per ogni quota versata per i propri corsi di formazione, ha anche deciso di offrire gratuitamente i propri corsi formativi a tutti quei professionisti che abitano nelle zone terremotate, e che quindi vivono in prima persona le conseguenze del sisma.

Beta Formazione in aiuto delle popolazioni terremotate

5€ di ogni quota d’iscrizione ai corsi verrà devoluto in beneficenza

In queste ore drammatiche per tutte le popolazioni delle regioni del centro Italia colpite dal sisma, Beta Formazione ha deciso di contribuire alla beneficenza nei confronti delle comunità terremotate. A partire da oggi, 24 agosto, il 5% di ogni quota di iscrizione a corsi formativi di Beta Formazione verrà devoluto alle popolazioni colpite dal terremoto, nelle forme e nei modi che verranno indicati da chi si occupa dei soccorsi.

12 agosto 2016 In arrivo le nuove Norme Tecniche per le Costruzioni

Il testo dovrebbe essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale entro fine 2016

Dopo un lavoro di definizione durato molti mesi – la presentazione delle prime bozze risale al luglio di tre anni fa – dovrebbero essere pubblicate ufficialmente entro la fine dell’anno le tanto attese nuove Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC), con la relativa Circolare esplicativa. A dare la notizia nei giorni scorsi è stato il Consiglio Nazionale Ingegneri, al termine di una specifica riunione della Commissione del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici andata in scena il 26 luglio: a quanto è emerso in quella occasione, l’ultima tappa dell’iter è la Conferenza Stato-Regioni in programma a fine settembre, dopo di che le NCT dovrebbero avere il “là” definitivo ed essere pubblicate nella Gazzetta Ufficiale. Un traguardo che arriverebbe un anno dopo le previsioni iniziali: originariamente, infatti, il Ministero aveva previsto la pubblicazione delle NCT alla fine del 2015.

Com’è logico, le Norme Tecniche di Costruzione avranno un’importanza fondamentale per tutti i professionisti che si occupano di progettazione e di gestione dei cantieri: la bozza della norma – che nei mesi scorsi ha ricevuto opinioni non sempre positive da parte degli Ordini di Ingegneri, Architetti e Geologi (questi ultimi particolarmente critici) – regola i nuovi principi che devono essere seguiti nelle fasi nel progetto, dell’esecuzione e del collaudo delle costruzioni, nonché le caratteristiche necessarie per gli edifici a livello di resistenza meccanica e stabilità. Particolari novità riguardano le norme antisismiche, e gli standard da seguire nel caso di adeguamento degli edifici esistenti.

In contemporanea, dalla fine del 2014 il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha lavorato alla circolare applicativa delle nuove NTC, che è stata presentata alla Commissione del 26 luglio: dopo le osservazioni dei membri della Commissione stessa, la riunione definitoria è prevista per il 19 settembre per far uscire il testo definitivo della Circolare congiuntamente alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale delle Norme Tecniche. Entro la fine del 2016, come si diceva all’inizio: sperando che questa volta i tempi siano rispettati…

Chiarimenti in merito alla circolare CNG n.10065

In merito al Protocollo CNG n°0010065 inviato in data 03/08/2016, Beta Formazione desidera precisare che la segnalazione si riferisce esclusivamente all’utilizzo del logo CNG, che veniva riportato erroneamente su tutte le pagine generali del nostro sito dedicate ai corsi per Geometri, senza specificare quali fossero i corsi accreditati direttamente da Beta Formazione e quali fossero invece organizzati in maniera congiunta con Collegi Provinciali.
Nel dettaglio infatti, parte dei nostri corsi sono accreditati direttamente dal CNG (come si evince ed è ribadito nel protocollo in oggetto), altri corsi sono invece erogati congiuntamente con il Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Roma, e in quanto tali è il Collegio stesso che in questo caso provvede all’inserimento dei CFP sul SINF.

Si desidera inoltre ribadire che il disguido è già stato chiarito e l’irregolarità nell’utilizzo del logo è già stata sanata: non si è mai posta in discussione la regolarità dei nostri corsi né tanto meno il riconoscimento dei crediti formativi.

61° Congresso nazionale ingegneri

61° Congresso nazionale ingegneri
C’era anche Beta Formazione, unico sponsor tecnico per quanto riguarda il settore della formazione, alla sessantunesima edizione del Congresso Nazionale degli Ingegneri, andato in scena recentemente a Palermo.

L’annuale appuntamento nazionale ha chiamato a raccolta i rappresentanti di tutti gli Ordini Provinciali degli Ingegneri, a confronto sulle principali problematiche che riguardano oggi la categoria: fra queste, un ruolo centrale ha avuto anche il tema della formazione, oggi cruciale per quanto riguarda tutti gli Ordini professionali.

Ecco allora il perché di una presenza importante e strategica per Beta Formazione, che da diversi anni è partner fidata e costante dell’Ordine degli Ingegneri (così come di altri Ordini professionali, dai Geometri agli Architetti, dai Chimici ai Geologi, dai Commercialisti ai Periti Agrari e Industriali), e organizza corsi in tutta Italia: la maggioranza dei quali svolti ormai con la comoda modalità dell’e-learning, tramite la quale il corsista può seguire il corso sul proprio computer, nei tempi e nei modi che desidera, e prepararsi adeguatamente grazie a una serie di lezioni svolte da primari professionisti del settore.

E proprio per promuovere ulteriormente la propria innovativa modalità formativa – Beta Formazione è il primo ente ad essere stato autorizzato dal CNI per la formazione accreditata on line – a tutti gli ingegneri contattati nel corso dell’appuntamento siciliano (circa un migliaio) l’azienda romagnola ha fatto omaggio di una chiavetta contenente tre corsi on line, su alcune delle tematiche più interessanti attualmente per il settore: I Rilievi Gps in ambito topografico (che vale 8 crediti formativi); la Domotica (9 crediti); e Contabilizzazione Termoregolazione e Ripartizione Spese (8 crediti). Ognuno degli ingegneri potrà ora sceglierne uno fra i tre proposti, e seguirlo gratuitamente: valutandone poi liberamente la validità

Le nuove procedure edilizie semplificate

Ecco le principali novità contenute nel decreto Scia 2

Sono ormai stati individuate a livello ministeriale le procedure edilizie semplificate inserite all’interno del decreto “Scia 2”, che spiegano quali procedure seguire in base alle conseguenze che le varie opere edilizie possono avere sull’ambiente. In particolare, la tabella allegata al decreto, sintetizza i titoli abilitativi necessari per ogni intervento edilizio, individua l’iter e le autorizzazioni necessarie per valutare l’impatto delle opere sull’ambiente: individuando 37 diverse attività – autorizzazioni ambientali, VIA, bonifiche, inquinamento in atmosfera, scarichi idrici e via dicendo – e definendo per ognuna di esse il regime amministrativo da seguire e i riferimenti normativi che regolano il caso specifico.

In sintesi: serve l’Autorizzazione integrata ambientale per installare o modificare impianti destinati ad attività energetiche, per la lavorazione dei metalli e i prodotti minerari; serve la VIA per realizzare opere o impianti che possono produrre impatti significativi sull’ambiente e sul patrimonio culturale; serve l’Autorizzazione integrata ambientale per impianti non soggetti ad AIA che necessitano anche di autorizzazione agli scarichi, comunicazione preventiva per l’utilizzo delle acque di vegetazione e reflue, autorizzazione alle emissioni in atmosfera, comunicazioni in materia di rifiuti.

La tabella spiega poi quali sono i comportamenti amministrativi da tenere in caso di emissioni in atmosfera; per quanto riguarda le Bonifiche, vengono introdotte dal Decreto diverse semplificazioni, allo scopo di incentivare le bonifiche da parte di soggetti estranei alla contaminazione. In particolare, è possibile autocertificare l’estraneità alla contaminazione, subentrando nelle attività di bonifica in qualunque momento. Il decreto spiega anche le modalità attuative per poter ottenere sconti fino al 30% sulle garanzie finanziarie da presentare per la realizzazione delle bonifiche.

Ulteriori indicazioni di dettaglio, infine, riguardano gli adempimenti necessari a potersi iscrivere all’Albo dei gestori ambientali e per la realizzazione di impianti di smaltimento, nonché gli accertamenti necessari per quanto riguarda gli impatti acustici (per la costruzione di scuole, ospedali o parchi si valuterà il clima acustico delle aree interessate per capire se la zona è idonea ad ospitare queste strutture).

NUOVO CODICE APPALTI: PROMOZIONE BIM

Qualità della progettazione e amministrazioni più responsabilizzate.

Al fine di concorrere alle gare d’appalto, i progetti dovranno essere compilati tenendo conto delle indagini geologiche preliminari e, utilizzando procedure standard, si eviteranno non solo i contenziosi, ma anche fenomeni di corruzione. Fornendo l’opportuna motivazione, le gare saranno assegnate tenendo in considerazione il prezzo più basso e il fatturato non potrà essere superiore al doppio del valore della stima dell’appalto.

Inoltre, verrà richiesto di dimostrare la capacità tecnica attraverso anche l’esperienza, i servizi degli ultimi tre anni, i tecnici incaricati, le attrezzature a disposizione, il numero dei dirigenti degli ultimi tre anni e la loro la formazione e il titolo di studio.

Fra i requisiti del RUP (responsabile unico del procedimento): la laurea idonea rispetto alla mansione che gli è stata affidata ed essere un dipendente di ruolo dell’amministrazione appaltante; mentre sarà un tecnico ad occuparsi dei lavori riguardanti l’ingegneria e l’architettura e di garantire la sostenibilità energetica e ambientale.

Dopo l’entrata in vigore del nuovo Codice Appalti, si avranno sei mesi di tempo per richiedere l’utilizzo del BIM (building information modeling) anche se non sarà subito obbligatorio. Il BIM è uno degli aspetti più significativi per quanto riguarda la qualità della progettazione del futuro e il nuovo Codice Appalti.

L’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) ha definito una serie di requisiti per le Stazioni Appaltanti e gli enti pubblici, potranno proporre bandi non solo di qualità ma adeguati alle loro capacità.

Stefania Valtancoli

Obbligatorio il BIM per le opere pubbliche

Indispensabile secondo il nuovo Codice degli Appalti, dopo un periodo sperimentale di 12/14 mesi.

Il Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio, è intervenuto in un convegno presso Montecitorio, focalizzando l’attenzione non solo sull’introduzione del BIM (Building Information Modeling), ma sull’esigenza di applicazione di nuove tecnologie nel Codice Appalti.

Il BIM sarà incluso nel Codice per quanto riguarda i lavori della Pubblica Amministrazione, dopo una sperimentazione di 12/14 mesi.
L’intervento di Delrio ribadisce l’importanza del BIM, benchè il testo del Codice non si ancora stato approvato in via definitiva e anche le imprese dovranno interessarsi e comprenderne il valore, cioè quanto sarà determinante, attraverso il BIM, il rinnovamento di tutto il sistema delle costruzioni.
La direttiva 2014/24/EU sugli Appalti Pubblici, specifica chiaramente di inserire il BIM all’interno delle procedure degli Stati Membri: l’obiettivo è che in Europa, il BIM diventi un modello standard per gli edifici e i contratti pubblici.

In Svezia molte aziende fin dal 2000 lo utilizzano pur non essendo ancora obbligatorio, in Norvegia invece è obbligatorio per tutti quei progetti sia di costruzione che di riqualificazione, istituiti dall’ente che ha in gestione il patrimonio immobiliare dello Stato.
In Francia e in Germania stanno cercando di incoraggiare e promuovere l’utilizzo del BIM; la Gran Bretagna già da qualche anno, ha lanciato la libreria digitale e gratuita National BIM Library, alla quale i professionisti possono facilmente accedere online.

In Europa, l’immissione del BIM in edilizia viene considerata in diversi settori produttivi, come la quarta rivoluzione industriale.

Stefania Valtancoli

CONTABILIZZAZIONE TERMOREGOLAZIONE DEL CALORE:LA UNI 10200

La norma di riferimento è la UNI 10200:2015:che definisce modalità e criteri di ripartizione spese.
Entro il 31 dicembre 2016, ogni unità immobiliare che faccia parte di un condominio o di un edificio che abbia un impianto termico centralizzato, dovrà adottare contatori individuali per la termoregolazione e la contabilizzazione del calore e di acqua calda: ciò consentirà di regolare la temperatura del proprio appartamento e di pagare solo il calore realmente consumato.
La UNI 10200 offre una linea guida per la progettazione e per la conduzione dell’impianto.

Al fine di un’equa ripartizione delle spese e a tutela della qualità della vita, sarà possibile dunque distinguere il consumo volontario di energia della singola unità immobiliare, dagli altri consumi: mantenendo costante la temperatura e riducendo gli sprechi.
L’utente dunque sarà in grado di gestire autonomamente il riscaldamento della propria abitazione, pur non avendo un impianto autonomo.

La segreteria tecnica della Comitato Termotecnico Italiano, sta cercando di mettere in comunicazione il professionista del settore con l’utente finale con l’obiettivo di migliorare l’applicazione della norma: grazie anche ai corsi di formazione.
Beta Formazione propone il nuovo corso con rilascio di CFP, su “Contabilizzazione Termoregolazione e Ripartizione spese”: esso si rivolge a Ingegneri Architetti Installatori e Amministratori, a tutti quei professionisti che hanno necessità di acquisire sull’argomento, le conoscenze tecniche e giuridiche.

Stefania Valtancoli

3000 euro ai professionisti per la formazione.

Fin dal 2016, potrebbe entrare in vigore la proposta oggi contenuta in un emendamento alla Legge di Stabilità, secondo il quale saranno previsti incentivi fino a 3000 euro per chi utilizza strumenti BIM (building information modeling) nell’edilizia.

Progettare in modalità BIM, significa conoscere anche la funzionalità di tutti gli oggetti presenti del progetto, poiché il BIM contiene proprio tutte le informazioni sull’edificio, ma non è un software.
Il vantaggio dunque è che in un unico modello avremo a disposizione non solo tutte le informazioni architettoniche, strutturali, energetiche ma anche gestionali e impiantistiche.

In quest’ottica, si evince che la conoscenza ma soprattutto la familiarità con questo metodo, diventerà indispensabile per il professionista che dovrà evidentemente migliorare la propria competenza in conformità delle normative vigenti, sempre attente all’innovazione…
Stefania Valtancoli.