La Formazione per i Formatori della sicurezza: il nuovo corso di aggiornamento

La Formazione per i Formatori della sicurezza: il nuovo corso di aggiornamento.

Tra le ultime novità di questo mese, tutti gli architetti, ingegneri, geologi, geometri periti agrari e industriali regolarmente iscritti al nostro pacchetto formazione continua possono ora disporre di un nuovo corso di aggiornamento per i formatori della sicurezza.

Il nuovo corso di aggiornamento per formatori della sicurezza.

Rivolto in particolare a chi già riveste il ruolo di Docente Formatore in materia di salute e sicurezza sul lavoro, il corso propone un aggiornamento soprattutto dal punto di vista delle tecniche di comunicazione. In sole 8 ore, frequentabili online da qualsiasi dispositivo, si potranno infatti acquisire nuove competenze sulle corrette modalità per gestire al meglio le relazioni con i partecipanti ai corsi.

Il nostro corso è suddiviso in due moduli, con una prima parte (2 ore) dedicata a un approfondimento teorico del quadro normativo e dei requisiti per ottenere la qualifica di formatore in sicurezza lavoro. Nella seconda parte (6 ore) si scende invece nel dettaglio delle tecniche di interpretazione della comunicazione non verbale. Il docente insegnerà infatti a comprendere il grado di coinvolgimento e di interesse dei partecipanti attraverso la lettura del linguaggio del corpo; ancora, dedicherà uno spazio apposito alle tecniche per parlare in pubblico in modo efficace e disinvolto.

Un percorso, quindi, che oltre ad essere utile per i Formatori della sicurezza del lavoro, lo diventa anche per l’attività professionale di tutti i giorni.

Modalità di erogazione del corso e crediti formativi riconosciuti.

Il corso è già disponibile da ora sulla nostra piattaforma online di e-learning. Compreso all’interno dei pacchetti di Formazione Continua rivolti a Geometri, Geologi, Architetti, Ingegneri, Periti Industriali e Agrari, il corso non permette di accumulare CFP, ma è utile per i Docenti Formatori per vedere loro riconosciuto il requisito di esperienza didattica previsto dal Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Ministero della Salute del 6 marzo 2013.

Per maggiori informazioni sul corso, visita il link: “Aggiornamento per formatori per la sicurezza”.

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Autorizzazione paesaggistica semplificata

Autorizzazione paesaggistica semplificata.

Nuove esenzioni per velocizzare i lavori.

Il nuovo decreto DPR 31/2017 toglie la necessità di richiedere il nullaosta per diversi tipi di interventi e velocizza l’iter procedurale.

Gli interventi sono ora divisi in tre categorie: intervento libero, intervento semplificato e intervento ordinario.
L’intervento libero è senza obbligo di autorizzazione paesaggistica, ma richiede solo il titolo edilizio. Interventi che richiedono l’autorizzazione paesaggistica semplificata potranno usufruire di modelli unificati e iter procedurale da concludersi entro il termine massimi di 60 giorni. Gli interventi che necessitano l’autorizzazione paesaggistica ordinaria saranno quegli interventi significativi e con iter procedurale più lungo, al massimo quattro mesi.

Sono esclusi dall’autorizzazione paesaggistica i lavori per il consolidamento statico e il miglioramento della prestazione energetica che non comportano modifiche sostanziali, ma anche le opere indispensabili per il superamento delle barriere architettoniche. Potranno usufruire della procedura semplificata gli interventi antisismici e di miglioramento energetico che comportano innovazioni nelle caratteristiche morfologiche dell’edificio, ma anche della realizzazione di tettoie e porticati. La procedura semplificata sarà applicata anche alle istanze di rinnovo di autorizzazioni paesaggistiche scadute da non più di un anno e relative ad interventi in tutto o in parte non eseguiti, a condizione che il progetto risulti conforme al progetto approvato.

Albi tecnici: novità per l'iscrizione

Albi tecnici: novità per l’iscrizione.

Consiglio Universitario Nazionale, con parere del 7 aprile 2017, ha chiarito che l’accesso agli albi professionali per i laureati triennali deve essere aperto anche per coloro che sono in possesso di un percorso di studio quinquennale, specialistico o conseguito con il vecchio ordinamento. Il recente parere va ad invertire la tesi espressa lo scorso anno dal ministero dell’istruzione dell’università e della ricerca che aveva escluso che i laureati magistrali potessero iscriversi in uno degli albi che già consentivano l’accesso ai laureati triennali, ovvero l‘albo degli agrotecnici ed agrotecnici laureati, dei geometri, dei periti agrari e dei periti industriali.

Ribaltata, dunque, la decisione del MIUR di escludere i laureati magistrali dalla possibilità di accesso agli esami di stato per l’iscrizione agli albi che già iscrivevano i laureati triennali. Scelta che aveva portato a richieste di chiarimento sempre più pressanti da parte delle categorie interessate e che aveva indotto il Consiglio Nazionale degli Agrotecnici ad appellarsi alla giustizia amministrativa con successo, anche se ad esami abilitanti già conclusi. Tale vicenda ha però avuto l’effetto di suggerire al Ministero di richiedere un intervento del Consiglio Universitario Nazionale in via preventiva, per scongiurare il proliferare di ricorsi. Dal CUN è arrivata conferma del fatto che i laureati con cinque anni di studio non devono aver minori possibilità professionali rispetto ai laureati triennali.

Criteri Ambientali Minimi – Beta Tour Cosenza 2017

Criteri Ambientali Minimi – Beta Tour Cosenza 2017

Il Beta Tour 2017 procede con la seconda tappa a Cosenza.

Il format gratuito di Beta Imprese, rivolto a professionisti e imprese, dopo il primo appuntamento di successo a Catania approda ora a Cosenza. L’appuntamento è il 20 aprile all’Hotel Europa, per un nuovo incontro dedicato alle novità normative sull’acustica ambientale, ed in particolare ai “CRITERI AMBIENTALI MINIMI – DD MM 24/12/2015 e 11/01/2017“.

Il convegno di Beta Tour rappresenterà un grande momento di aggiornamento professionale e di dibattito: un’occasione che vuole muovere il confronto imprese, produttori e istituzioni sui temi più importanti del panorama italiano. Per questo saranno presenti diverse figure autorevoli, che si renderanno disponibili al dibattito con il pubblico.

Beta Formazione di nuovo sponsor di Beta Tour 2017.

Ancora una volta, Beta Formazione sarà main sponsor dell’evento, e riconoscerà l’acquisizione di Crediti Formativi a tutti i professionisti che prenderanno parte alla giornata. Le categorie coinvolte sono:
– Ingegneri
– Architetti
– Geometri
– Geologi
– Periti Industriali
– Periti Agrari
– Chimici.

Beta Formazione, inoltre, rilascerà in omaggio un corso accreditato in e-learning, secondo le seguenti modalità: Ingegneri (8 CFP), Architetti (8 CFP), Geometri (16 CFP), Periti Industriali (11 CFP), Geologi (12 CFP), Periti Agrari (12 CFP).

Se vuoi partecipare alla seconda tappa del Beta Tour 2017, consulta il link di Event Brite.
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AE: il bonus energetico è cumulabile

AE: il bonus energetico è cumulabile

La detrazione si può sommare alla “detrazione per immobile ristrutturato”

L’Agenzia delle Entrate ha spiegato in una nota che è possibile sommare i due incentivi: il bonus energetico e la detrazione per immobile ristrutturato.
Seguendo questa indicazione sarà quindi possibile per l’acquisto di case in classe energetica A o B, direttamente dalle imprese di costruzione o di ristrutturazione, usufruire della detrazione Irpef pari al 50% dell’Iva pagata. Questo significa che se si potrà recuperare circa il 2% del costo totale della abitazione. Ad esempio per una abitazione da 400 mila euro se ne potranno recuperare 8 mila.

Inoltre se l’abitazione è ad alta efficienza energetica si potrà sommare a questa somma la detrazione del 50% dell’Iva calcolata sull’intero acquisto di fabbricati a uso abitativo ristrutturati su una spesa massima di 96.000 euro.

Codice Appalti, pronti i correttivi

Codice Appalti, pronti i correttivi

Cosa cambia per professionisti e tecnici.

E’ attesa entro il 19 aprile la pubblicazione in Gazzetta del Correttivo del Codice Appalti; si tratta di un centinaio di correzioni e modifiche al testo entrato in vigore un anno fa che riguardano alcuni importanti aspetti, a cominciare dalle procedure per consentire alla PA di acquistare innovazione digitale. Poi c’è l’appalto integrato per cui si vieta di ricorrere all’affidamento di progettazione ed esecuzione lavori quando ci sono necessità di urgenza e si fissa a 12 mesi il termine per mandare in gara i progetti definitivi già approvati. E ancora, i vincoli sul subappalto: il Parlamento ha chiesto che la terna dei subappaltatori sia indicata obbligatoriamente per i contratti di importo superiore alle soglie comunitarie e nei settori a rischio infiltrazione criminale, mentre le Commissioni si sono dette favorevoli al mantenimento del tetto del 30% al subappalto, calcolato sull’intero importo del contratto.

Infine, l’apertura ai tecnici diplomati dipendenti pubblici non abilitati, che potranno firmare i progetti, nei limiti previsti dagli ordinamenti professionali, se in possesso di un’esperienza di cinque anni, e risultano inquadrati in un profilo professionale tecnico e hanno svolto o collaborato ad attività di progettazione. Sembra quindi scartata l’ipotesi di richiedere ai dipendenti pubblici l’iscrizione all’Albo professionale, una richiesta arrivata dai Consigli professionali per garantire la qualità della progettazione e assicurare parità di trattamento tra i professionisti.

Promuoversi sul web con un sito WordPress

Promuoversi sul web con un sito WordPress.

Promuovere la propria attività di professionista sul web è diventato oggi molto importante. Tantissimi sono gli utenti che ogni giorno interpellano i motori di ricerca per trovare una soluzione ai loro bisogni e alle loro esigenze. Per questo è fondamentale che un professionista possieda un sito internet. Essere presente sul web, infatti, significa aumentare le possibilità di incontro con nuovi clienti, con effetti benefici, diretti e indiretti, sul proprio business.

Il nostro corso per promuoversi con un sito professionale su WordPress.

Il nostro corso di formazione è rivolto a tutti quei professionisti, siano essi dipendenti, liberi professionisti, imprenditori, interessati ad esplorare un canale di business molto efficace per la loro attività. Pensato in particolare per architetti, ingegneri, periti industriali e agrari, geometri e geologi, il nostro corso pone le basi per la creazione e la gestione di un sito web realizzato sulla famosa piattaforma CMS WordPress.

WordPress è uno degli strumenti più utilizzati per la creazione di un sito professionale. Questa piattaforma software permette infatti di creare e distribuire contenuti, testuali o multimediali, in modo semplice e dinamico. Dalla teoria alla pratica, dall’installazione alla configurazione, passando per l’amministrazione e l’ottimizzazione dei contenuti, il corso “WordPress per un sito professionale” concentra in 2 ore tutte le nozioni principali per migliorare la propria presenza online. Alla fine del corso, il professionista sarà in grado di gestire tutto il processo in autonomia, grazie anche al supporto del materiale didattico e delle dispense fornite dal docente.

Modalità di erogazione del corso e crediti formativi riconosciuti.

Il corso è disponibile da ora sulla nostra piattaforma online di e-learning. Compreso all’interno dei pacchetti di Formazione Continua rivolti a Geometri, Geologi, Architetti, Ingegneri, Periti Industriali e Agrari , il corso permette il riconoscimento di 5 CFP ai Periti Industriali.

Per maggiori informazioni sul corso, visita il link: “WordPress per un sito professionale”.

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Un geologo in ogni Comune: la proposta del CNG

Un geologo in ogni Comune: la proposta del CNG

Il Consiglio Nazionale dei Geologi chiede una nuova legge che disciplini meglio un settore strategico per la sicurezza dei territori.

Un geologo in ognuno dei 6.633 comuni italiani con edifici e infrastrutture in aree ad alto rischio idrogeologico. E’ quello che chiede il Consiglio Nazionale dei Geologi, ritenendo maturi i tempi per il varo di una legge che disciplini meglio un settore strategico per la sicurezza della popolazione e dei territori. L’appello parte dal presidente del CNG, Francesco Peduto, in un comunicato stampa nel quale si legge che “il 90 per cento del territorio italiano è a rischio sismico, due regioni presentano estese aree a rischio vulcanico e quasi nessun comune ha in organico un geologo”. Sono maturi i tempi, dunque, secondo il CNG, per avere “una presenza stabile di geologi, alla pari di altri professionisti come geometri, architetti e ingegneri, negli enti locali, per garantire la sicurezza del costruito e delle persone nelle aree a rischio, come adeguata misura da affiancare a Casa Italia e a Italiasicura per realizzare la Prevenzione Civile come auspicato dallo stesso Governo”.

L’appello del numero uno del CNG si fonda anche sulla considerazione che in Parlamento oggi sono fermi ben due disegni di legge che prevedono il ‘geologo di zona’ o il ‘presidio territoriale’, perché entrambe presuppongono l’impegno di ingenti risorse economiche. Una legge in materia permetterebbe, tra le altre cose, di sanare anche una situazione anomala. “Oggi – aggiunge nella nota stampa Raffaele Nardone, tesoriere del CNG – per l’esecuzione dei lavori in zona sismica non è sufficiente il solo titolo abilitativo edilizio, ma è indispensabile il rilascio della specifica autorizzazione, ma in Italia su circa 152 sedi preposte al rilascio delle autorizzazioni sismiche/depositi sismici, sono presenti solo 35 geologi. In dieci Regioni viene rilasciata l’autorizzazione sismica solo per opere strategiche, mentre in cinque si procede con il solo deposito sismico dei progetti. Solo sei Regioni prevedono la dichiarazione di conformità anche da parte del geologo, al pari degli altri progettisti”.

La messa in sicurezza dell’Italia, per il CNG, è una priorità che i comuni italiani non possono rimandare: ecco perché è necessario che gli uffici tecnici si dotino anche di “quei profili tecnici necessari per definire, con maggiore efficacia, la programmazione e la priorità degli interventi di messa in sicurezza, il controllo del territorio e della progettazione, la gestione e il monitoraggio”.

Verso una cabina di regia sulle linee guida del rischio sismico

Verso una cabina di regia sulle linee guida del rischio sismico

La richiesta, avanzata tra l’altro dal CNI, segue le prime modifiche al testo ministeriale .

A quasi un mese dalla definizione ufficiale delle linee guida sulla classificazione del rischio sismico degli edifici, che rendono operativi i nuovi maxibonus fiscali per l’adeguamento sismico di case, capannoni e condomini (il cosiddetto sismabonus), si punta a passare rapidamente all’azione. Ed è di questi giorni la richiesta, avanzata tra gli altri dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri, di creare una cabina di regia per favorire l’attuazione di queste linee guida per conciliare le diverse esigenze dei numerosi attori che saranno coinvolti nelle classificazioni e negli adeguamenti.

Le linee guida, come si evince dal Decreto Ministeriale firmato lo scorso 28 febbraio, individuano otto classi di rischio che vanno da A+ (massima) a G (che contrassegna gli immobili a rischio elevato). Vengono individuati due metodi per determinare il livello di un edificio: il metodo convenzionale, che può essere applicato su qualunque edificio e nel quale la classe sismica viene assegnata sulla base dell’indice di sicurezza della struttura e sul costo di riparazione dei danni provocati dagli eventi sismici, e il metodo semplificato, indicato per una valutazione rapida ed economica, che può essere usato sia per una diagnosi preliminare orientativa sia per l’adozione di interventi locali sugli edifici in muratura. La classificazione, in realtà, è stata poi rivista nella parte in cui limitava a ingegneri e architetti, escludendo quindi tutte le altre categorie professionali, la possibilità di mettere a punto gli attestati necessari per il sismabonus.

Ora, con questa modifica, tutti gli ordini professionali possono predisporre diagnosi e asseverazioni e attestare la classe di rischio di un edificio. Il progetto degli interventi antisismici va poi allegato alla Scia e presentato allo sportello unico competente, insieme alle attestazioni del direttore dei lavori e del collaudatore statico.

In arrivo oltre 2 milioni per l’efficienza energetica nelle aziende

La misura riguarda le piccole e medie imprese. Dal 10 aprile sarà possibile inoltrare domanda.

2 milioni e 288 mila euro: è questo l’ammontare delle risorse che la Regione Emilia-Romagna mette a disposizione delle piccole e medie imprese che realizzano diagnosi energetiche o adottino sistemi di gestione dell’energia. A partire dal 10 aprile – e fino al 30 giugno – sarà possibile inoltrare la domanda di accesso alle risorse, a copertura del 50% dei costi ammissibili sostenuti per migliorare o aumentare l’efficienza energetica, per l’esecuzione di diagnosi energetiche, finalizzate alla valutazione del consumo di energia e al risparmio energetico conseguibile con specifici interventi (il contributo massimo è di 5 mila euro al netto dell’Iva), ma anche per l’attuazione di sistemi di gestione dell’energia, comprensivi di diagnosi energetiche, e rilascio della certificazione di conformità del sistema (il contributo massimo è di 10 mila euro al netto dell’Iva).

Le richieste dovranno essere inviate esclusivamente online, attraverso l’applicativo web “Pride” (Programma regionale diagnosi energetiche) che sarà messo a disposizione delle imprese a partire dalla data di apertura dello sportello. I contributi verranno assegnati fino a esaurimento delle risorse e secondo l’ordine cronologico dell’invio della richiesta.

“Questa misura contribuisce al risparmio energetico delle imprese emiliano-romagnole – dice l’assessore regionale alle Attività produttive e Piano energetico, Palma Costi, nel comunicato diramato dalla Regione – ed è in grado di favorirne lo sviluppo rendendole sempre più attrattive, più green e per questo più competitive”.