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BIM: obbligo esteso alle opere sopra i 50 milioni dal 2020

Il 1° gennaio 2020 troverà applicazione la seconda parte degli obblighi previsti dal Decreto Bim. Il DM 560/2017 ha infatti introdotto, a partire dal 2019, l’utilizzo obbligatorio di metodi e strumenti elettronici di modellazione per le opere pubbliche, rendendo di fatto il Bim strumento obbligatorio.

Le tempistiche previste dal decreto hanno comportato a partire dal 2019 l’obbligo per le opere sopra i 100 milioni di euro. Dal 1° gennaio 2020 l’obbligo si estenderà anche ai lavori che superino i 50 milioni di euro. Gli step successivi saranno lavori oltre i 15 milioni dal 2022, oltre 1 milione dal 2023, fino ad arrivare all’obbligo per ogni tipo di nuova opera dal 2025.

Il Decreto introduce quindi con gradualità l’obbligo di utilizzo di metodi e strumenti specifici in tutte le fasi: dalla progettazione, alla costruzione, fino alla gestione delle opere. Sono tenuti ad uniformarsi le stazioni appaltanti, le amministrazioni concedenti e tutti gli operatori economici.
Le stazioni appaltanti devono inoltre predisporre un piano di formazione interna per il proprio personale.

Per approfondimenti sul percorso normativo potete consultare il nostro precedente articolo a questo link.

Il testo completo del Dm 560/2017 è invece consultabile qui.