Arrivano gli indici di affidabilità fiscale
Arrivano gli indici di affidabilità fiscale
I professionisti sotto la lente del fisco
Tra i vari provvedimenti contenuti nella “Manovrina” del Governo vengono abbandonati i contestati “studi di settore” che prevedevano dei range di credibilità per le dichiarazioni dei redditi dei professionisti. Questi indici però erano spesso sballati rispetto alla realtà perché non prendevano in considerazione le molte varianti ed eccezioni che si presentano nel settore.
I nuovi criteri prenderanno in considerazione le passate dichiarazioni che saranno congiunti con i dati posseduti dall’Inps e dall’Ispettorato del Lavoro riguardo a debiti o irregolarità compiute in passato.
La nuova regolamentazione potrebbe entrare in vigore già dall’anno prossimo.
Per i contribuenti “virtuosi” saranno applicate agevolazioni come l’esonero dall’apposizione del visto di conformità per la compensazione di crediti per un importo non superiore a 50mila euro annui relativamente all’Iva e per un importo non superiore a 20mila euro annui relativamente alle imposte dirette e all’Irap; l’esonero dall’apposizione del visto di conformità ovvero dalla prestazione della garanzia per i rimborsi Iva per un importo non superiore a 50mila euro annui; l’esclusione dell’applicazione della disciplina delle società non operative; l’esclusione degli accertamenti basati sulle presunzioni semplici previste dal Dpr 600/1973 e dal Dpr 633/1972; l’anticipazione di almeno un anno dei termini di decadenza per l’attività di accertamento del comparto delle imposte dirette e per l’Iva e l’esclusione della determinazione sintetica del reddito complessivo a condizione che il reddito complessivo accertabile non ecceda di due terzi il reddito dichiarato.
I professionisti e le aziende avranno una pagella in cui ci sarà un voto sulla propria affidabilità fiscale che va da 1 a 10.