Abusivismo: divisione tra “tollerabili” e non
Abusivismo: divisione tra “tollerabili” e non.
Il DDL Falanga divide in due categorie per priorità di demolizione.
Il parlamento ha approvato lo stanziamento di 45 milioni di euro per le demolizioni delle opere abusive. Con il DDL Falanga, approvato il 17 maggio in Senato, il parlamento ha sancito che ci sarà da ora in poi distinzione tra abusivismo di necessità e abusivismo di speculazione. Questo significa che l’abusivismo che rientrerà nei canoni della “necessità” sarà tollerato, mentre si interverrà nel caso di “speculazione”.
L’abbattimento è previsto per gli immobili di rilevante impatto ambientale o costruiti su area demaniale o in zona soggetta a vincolo ambientale e paesaggistico o a vincolo sismico o a vincolo idrogeologico o a vincolo archeologico o storico-artistico; gli immobili che costituiscono un pericolo per la pubblica e privata incolumità; gli immobili sottratti alla mafia. La priorità sarà data agli immobili non ultimati o non abitati.
I costi saranno coperti dai comuni e dal fondo di 45 milioni del Ministero delle Infrastrutture.
I commenti politici della maggioranza sottolineano che il provvedimento renderà “Più veloci e più fluidi gli abbattimenti”, mentre i senatori di Sel e 5stelle che hanno votato contro sottolineano che il ddl “rallenta le demolizioni, legalizza l’abusivismo edilizio e incentiva gli illeciti”.